Visualizzazione post con etichetta Antipasti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Antipasti. Mostra tutti i post

lunedì 1 giugno 2020

Ravioli cinesi per Kung Fu Panda

jiaozi Cooking Movies
Jiaozi!!

Ieri mi sono svegliata ispirata e in vena di cibo orientale : ho voluto preparare i ravioli cinesi, i famosi Jiaozi. Li conoscete? Quando vado al cinese li ordino sempre, potrei fare un pasto solo di questi, magari variando i gusti, anche se i miei preferiti restano quelli di carne alla griglia. Li avevo fatto solo un'altra volta in passato perché è una ricetta che richiede un po' di tempo pazienza più che altro per l'assemblamento, ma ne vale la pena perché sono buonissimi!
Di seguito vi lascio subito la ricetta e qualche tips imparata sul campo per cucinarli.

domenica 28 gennaio 2018

A spasso con Bob: polpettine di tonno e ricotta


Ho un debole per i gatti. E' una passione che ho sviluppato da adulta: da piccola non ho mai fatto follie per gli animali e quando andavo a casa di mia nonna, dove c'era un cane, evitavo accuratamente incontri troppo ravvicinati (avevo pure un po' paura). I cani, per quanto ora mi facciano simpatia, non mi hanno mai del tutto conquistato, mentre i gatti mi piacciono proprio. Sarà che sono così buffi che basta guardarli per ridere, sarà che fanno un po' quel che gli pare e il loro amore te lo devi sudare. Sarà. Ora sono nel periodo "medito di prenderne uno". Per ora non ho avuto il coraggio: l'altra sera, però, ho guardato il film A spasso con Bob, tratto dalla storia vera di James Bowen, un ragazzo inglese la cui vita è stata letteralmente salvata dall'incontro con il gatto rosso Bob.

mercoledì 5 febbraio 2014

Le videoricette cinefile di Cooking Movies su Youchef.tv. Per il vostro San Valentino!


Sorpresa! Cooking Movies diventa una star del cine... ops, del web! Scherzi a parte, grazie ai ragazzi di Youchef.tv abbiamo preparato due favolose ricettine tutte da guardare, perfette per il vostro menu di San Valentino! Naturalmente le trovate su Youchef.tv, ma anche qui sotto!

Io mi sono divertita a girarle e spero che vi piacciano e vi ingolosiscano :-)
Attendo i vostri commenti... siate clementi, è la mia prima volta in video! 
Ecco i video: 

martedì 2 luglio 2013

Gazpacho rosso sangue per la crudele poesia di Stoker



Stoker, il nuovo film di Chan-wook Parkè una crudele poesia. E' un tripudio di immagini perfette, di inquadrature meravigliose, di scelte visive spiazzanti che mi hanno totalmente conquistata. La storia, a pensarci, ha un po' di lacune, alcuni dettagli assolutamente inverosimili, eppure il film riesce a mantenere alta la tensione e, proprio quando sembra che sia finita la magia, colpirti in viso con nuove svolte, richiamando nuovamente la tua attenzione. 
Durante la visione si resta ammirati da una simbologia carica di significati, dalle scelte curate dei setting, della musica e dei costumi indossati dai protagonisti, che riescono nel quasi impossibile intento di ricreare le atmosfere hitchcockiane, senza per questo ridurre il film a una brutta copia delle pellicole del maestro. 
Ma qui c'è molta più violenza e perversione che in Hitchcock, anche se il sangue appare di rado, solo in qualche pennellata. Piuttosto domina il buio, il silenzio, la sensazione di pelle d'oca che si ha entrando in una bellissima casa troppo grande per chi ci vive.
Come domina il pallore sul volto della protagonista India (Mia Wasikowska), unito ai suoi vestiti anni 50 e ai capelli insolitamente scuri, tanto scialbi da farla sembrare una specie di Mercoledì cresciutella. 
Nicole Kidman, dalla bocca irrimediabilmente compromessa in seguito agli interventi estetici che lei nega, è tuttavia ancora elegante e soave, perfetta nei panni della vedova un po' annoiata e superficiale, una madre che non riesce ad amare sua figlia perché non la comprende. 
Forse il "cattivo" Matthew Goode non è la scelta più azzeccata del cast, ci sono visi più sensualmente inquietanti di quello di un ragazzone con gli occhi azzurri come biglie, ma certo non si può dire che se la cavi male nella parte.
In due parole, la trama: il giorno del 18esimo compleanno di India, lei e la madre scoprono che il capofamiglia Stoker è morto. Ha avuto un incidente e l'auto si è carbonizzata con lui all'interno. Al funerale si palesa Charlie, fratello più giovane di Stoker, di cui nessuno ha mai sentito parlare. La moglie, lusingata dall'avere intorno un bell'uomo giovane di grandi maniere, lo invita a rimanere. Da subito fra lui e India si crea un ambiguo e inspiegabile legame, fatto di attrazione e repulsione. Con la vicinanza dello zio, India scoprirà cose inimmaginabili su di sé e, camminando su tacchi alti e con il fucile in spalla, farà il suo personale percorso verso l'età adulta.
Gelosia, paura, violenza, morte, pulsioni oscure: tutto si fonde in questo film, che vi consiglio di vedere, anche se non subito prima di andare a dormire, mi raccomando!



Cosa c'è di meglio di un gazpacho rosso sangue da abbinare a questo film? Certo niente a che vedere con gli schizzi alla Tarantino, ma il sangue si prende in un certo senso la sua rivincita anche in questo film (prima di giudicare, guardatelo fino alla fine).
Non indugio oltre e vi lascio la ricetta!


Gazpacho
1 kg di pomodori maturi
1 cetriolo
1 peperone verde
1 peperone rosso
1 cipolla
olio evo
sale
pepe
aceto (opzionale)
aglio (opzionale)
peperoncino


Lavare le verdure, sbucciare i pomodori. Sbucciare il cetriolo e metterne metà in un frullatore insieme ai pomodori. Idem per i peperoni (qui potete fare anche due terzi nel frullatore, un terzo a dadini). Aggiungere anche la cipolla, un po' di peperoncino fresco (o in polvere) e se vi piace anche l'aglio (io non l'ho messo, crudo per me è troppo forte). Unire 4-5 cucchiai di olio di oliva, frullare il tutto per bene. Salare e pepare. Lasciare riposare in frigo almeno tre ore. Servire in ciotoline fonde, accompagnato dalla verdura a dadini che andrà aggiunta nel gazpacho fresco. A piacere aggiungere un altro filo d'olio. Se è troppo denso per i vostri gusti oppure avete intenzione di servirlo come bevanda fredda per l'aperitivo, potete diluirlo con acqua fredda fino a raggiungere la consistenza desiderata. 

sabato 9 febbraio 2013

Plumcake salato con prugne e pistacchi di Rachel Khoo, dalla Ville Lumiere




Rachel Khoo è una giovane cuoca britannica che vive a Parigi. E' diventata celebre proprio per la sua scelta di abbandonare la vita che conduceva a Londra, dove si occupava di pr e di moda, per trasferirsi, senza lavoro o altri appoggi, nella capitale francese. Qui ha seguito un corso di pasticceria di tre mesi al Cordon Bleu mentre lavorava come au pair girl in una famiglia e poi ha cominciato a mantenersi organizzando workshop di pasticceria e lavorando in una libreria. Oggi ha all'attivo tre libri di cucina, due pubblicati in francese e l'ultimo, The Little Paris Kitchen, in inglese. Quest'ultimo, presto diventato best seller mondiale, le ha aperto le porte della BBC, che l'ha ingaggiata per un omonimo programma dedicato alle ricette parigine rivisitate dalla ragazza.
Le sue fattezze carine, frutto di una mescolanza etnica tra Cina, Malesia e Austria, unite all'adorabile accento inglese e all'allure shabby chic della sua minicucina parigina rendono davvero piacevoli i suoi video e invogliano a testare le sue ricette. E così ho fatto, con un plum cake salato davvero particolare, perfetto per un aperitivo o come stuzzichino da servire con l'antipasto. 
Ecco a voi la ricetta.



Plumcake salato con prugne, pistacchi e formaggio
250 grammi di farina 00
1 bustina di lievito per torte salate (15 gr circa)
80 grammi di pistacchi, spezzettati grossolanamente (io: 40 grammi di pistacchi, 40 grammi di mandorle)
100 grammi di prugne, a pezzetti (io 70 grammi, ne avevo poche)
150 grammi di formaggio di capra (io Brie)
4 uova
150 ml di olio di oliva 
100 ml di latte (io ho messo 70 ml di olio + circa 150 ml di latte)
50 grammi di yogurt bianco
aggiunta mia: una manciata di olive nere (per compensare la scarsità di prugne) 
1 cucchiaino di sale
1 grattugiata di pepe

Preriscaldate il forno a 180 gradi e rivestite una teglia da plum cake con carta da forno. Tagliate il formaggio a tocchetti, sminuzzate grossolanamente i pistacchi e le prugne secche. In una ciotola mescolate la farina, il lievito, il formaggio, le prugne e i pistacchi. In un altro contenitore sbattete le uova fino a che non saranno chiare e gonfie. Versate quindi gradualmente l'olio, il latte e lo yogurt. Salate e pepate. Unite gli ingredienti solidi ai liquidi, mescolate velocemente come fareste per dei muffin, perché l'impasto deve risultare un po' grezzo. Versate il tutto nella teglia da plum cake, cuocete per circa 40 minuti (controllate la cottura con uno stecchino di legno). Lasciate raffreddare nella teglia. Una volta freddo sformate, tagliate a fette e servite. Bon appetit. 

Parigi è certamente una città di grande fascino, culinario e non. Il suo stile regale ma anche un po' decadente, la rende nell'immaginario collettivo la città più romantica al mondo, un luogo dove la modernità non ha cancellato del tutto le buone abitudini del passato e dove il ritmo non è mai eccessivamente frenetico. Impressione forse valida solo per chi non vive lì? Può essere, sta di fatto che la Ville Lumiere rimane una delle città d'Europa dove tutti noi accetteremmo a occhi chiusi un trasferimento per lavoro.. o sbaglio? Per il momento, eccovi una carrellata di film che hanno reso omaggio a questo luogo meraviglioso (anche per la sua cucina). 

Julie & Julia
Julia Child impara a cucinare proprio nella capitale francese


Ratatouille
E' ambientata a Parigi la storia del topolino Remy, il cui sogno era cucinare


Parigi
Vite di persone normali che abitano nella capitale francese


French Kiss
Un'americana (quasi) canadese vola a Parigi decisa a riprendersi il fidanzato che l'ha abbandonata per una francesina. Qui incontrerà il ladro Luc.


Il favoloso mondo di Amelie
Amelie vive in un mondo tutto suo e è in cerca di amore.


Midnight in Paris
Un meraviglioso viaggio di fantasia di uno scrittore americano nella Parigi della Belle Epoque 


Moulin Rouge
La storia d'amore tra Christian e Satin, tra ballerine e bohemiens, all'epoca d'oro del Mouline Rouge


Les Miserables
Ora al cinema il musical tratto dal romanzo di Victor Hugo, per cui Hugh Jackman e Anne Hathaway sono candidati all'Oscar

martedì 8 gennaio 2013

Panettone gastronomico, antipasto ...astronomico



Avete finito di mangiare? Io sì.. almeno credo.. Da ieri sto cercando di darmi una regolata.. cose leggere, verdura, frutta e niente dolci. Ma prima di affogare in un mare di dispiacere per mancanza di serotonina vi lascio la ricetta del panettone gastronomico. Mica pizza e fichi. Quello che se lo comprate dal panettiere vi costa più di 10 euro e in pasticceria o in gastronomia già farcito.. non lo voglio nemmeno sapere.
Farlo è semplice. Orsù dunque, al prossimo cenone di Capodanno (o perché no, settimana prossima se avete la fortuna di avere il fisico a-la-Kate Moss) fatelo voi. Ecco gli ingredienti!

Panettone gastronomico (per 8-10 persone)

250 grammi di farina forte (Manitoba)
250 grammi di farina 00
15 grammi di lievito di birra fresco
1 cucchiaio colmo di zucchero
250 grammi di latte parzialmente scremato
100 ml di acqua
2 uova
100 grammi di burro
10 grammi di sale
+ 1 uovo per spennellare
+ 10 gr di burro per la cupola

Scaldare leggermente il latte con l'acqua e togliere il burro dal frigo. Nella ciotola della planetaria sciogliere il lievito in poco latte con un cucchiaio di zucchero, unire le uova sbattute e una prima parte di farina, amalgamare a bassa velocità. Aggiungere i restanti liquidi e la farina setacciata. Impastare bene per circa 5 minuti a velocità due (nel kitchen aid) e poi concludere con un minuto a velocità 4. A questo punto l'impasto sarà ben incordato. Aggiungere il burro a pezzetti, gradualmente, unendo il successivo solo dopo che il pezzo precedente è stato assorbito. Aggiungere il sale e amalgamare ancora. Dopo una decina di minuti l'impasto sarà pronto. Lasciare nella ciotola a lievitare in un posto tiepido e asciutto.
Dopo circa tre ore, sgonfiare delicatamente l'impasto (che sarà come nella prima foto sotto) e impastarlo su una spianatoia con poca farina. Effettuare due o tre pieghe all'impasto e poi questo movimento che (ho scoperto) si chiama pirlatura e consente di raccogliere l'impasto in una palla perfetta senza molta fatica. Mettere il panettone nello stampo, coperto, a lievitare nuovamente.
Dopo un paio d'ore l'impasto sarà come questo che vedete nella terza immagine del collage.


Una volta lievitato, spennellate un po' di uovo sbattuto suulla cupola del panettone e operate delicatamente una incisione a croce al centro, dove posizionerete un cubetto di burro. E' ora di cuocere il panettone: dritto in forno preriscaldato a 180 gradi, per circa 50 minuti. Il risultato lo vedete nella quarta foto sopra!
L'ho conservato nella carta di un altro panettone, il giorno dopo l'ho tagliato (questo l'ha fatto mio padre, veramente.. non è tanto semplice affettare bene gli strati) ricavando 10 fette. Era bello morbido, profumato ma non pesante, adattissimo alla farcitura.
Abbiamo guarnito con strati di maionese e salmone affumicato, salsa tonnata (maionese, tonno e capperi frullati) e mascarpone con patè di olive. Mi raccomando, non si farciscono tutti gli strati ma si fa uno strato farcito, uno liscio a coprire, un altro liscio che costituisce da base per lo strato successivo.. e via dicendo. Sembra banale, ma mi è capitato di andare decisa su un panettone e tirare su una sfilza di dieci strati alta come un grattacielo perché era stato farcito su tutti i livelli... ingestibile! Quando prendete un pezzetto deve essere un piccolo sandwich, insomma: lo vedete qui sotto nelle foto dove lo sto farcendo (con mani unte, eh eh eh)



Ovviamente potete farcirlo come più vi piace: gamberetti e salsa rosa, uova di lompo e burro, ma anche crema di prosciutto e ricotta (o altri formaggi morbidi), verdure e caprino, crudo e maionese e via dicendo. Chi più ne ha più ne metta. Una volta iniziato sarà difficile smettere di mangiarlo perché, come le ciliegie, un pezzetto tira l'altro (ma è un po' più deleterio delle ciliegie!). Oggi niente film.. sono di fretta.. godetevi il panettone! :-)


mercoledì 21 novembre 2012

ChickenCrock a.k.a. pollo supercroccante alle patatine

Ho pensato e ripensato a un film da abbinare alla ricetta che vi propongo oggi, ma l'unica cosa che mi veniva in mente era questa.....


Lo so, lo so, questo è pesce, la ricetta è a base di pollo, non c'entrano nulla! Ma la copertura di patatine mi fa irrimediabilmente pensare allo spot di "Giulio!" Chi di voi se lo ricorda?
Io putroppo sono abbastanza vecchia per avere questa reminiscienza piuttosto vivida nella mia memoria!

Al di là dello spot super anni 80 dei Fish & Crock Findus, ho solo una parola per descrivere questo pollo: buonissimo! La ricetta è una creazione della mia collega Anna, che ringrazio per la condivisione. Vi consiglio di provarla non subito, immediatamente. Scoprirete un modo insolito e alternativo per mangiare il solito petto di pollo.



ChickenCrock aka Pollo alle patatine
Per 2 persone
300 grammi di petto di pollo
patatine (quelle del sacchetto, per intenderci)
1 uovo
senape
olio
latte
sale
farina 

Tagliare il petto pollo a tocchetti e metterlo a marinare in 2 cucchiai di senape, un po' d'olio evo e un goccio di latte per stemperare, per almeno un'ora. Sgocciolare il pollo e passarlo nella farina. Sbriciolare le patatine con le mani, in un piatto. In un piatto fondo sbattere l'uovo, insaporito con un cucchiaino di senape. Passare i tocchetti di pollo prima nell'uovo e poi nelle patatine, premendo bene in modo da farle aderire alla superficie. Adagiare i tocchetti di pollo su una teglia coperta di carta forno. Infornare in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 15 minuti. Salate il pollo, mescolate e impiattate. Ora potete fare crock! 
Anna suggerisce di intingere i pezzetti di pollo in una salsina sfiziosa fatta con senape e maionese e un goccio di miele (yum). Io ho accompagnato solo con un po' di senape e un letto di radicchio al forno. Da leccarsi le dita, garantisco!

sabato 22 settembre 2012

Scrigno dorato di Babybel

Martedì scorso sono stata invitata a partecipare a un evento per foodblogger organizzato da Bel nella nuova scuola di cucina allestita al terzo piano dello store Mondadori di Piazza Duomo, a Milano.
Io, altre 10 ragazze/signore + l'unico foodblogger uomo, Pasquale, ci siamo "sfidati" a colpi di formaggini Babybel (sì, quelli rotondi con la buccia rossa) prima ideando una decorazione e poi realizzando, con le indicazioni dello chef Roberto Maurizio, due ricette pensate per piacere ai bambini.
La cosiddetta "gara" di decorazioni ci ha visti all'inizio un po' perplessi (almeno a me e ai miei nuovi amici Francesca, Angela e il già citato Pasquale): ci è stato chiesto di sbizzarirci tra peperoni, uova sode, carote e insalatine e creare una composizione a nostro piacere.
Io mi sono data alla vita campestre, creando un prato di insalata popolato da Babybel-coccinelle che  si trastullano al sole sotto una specie di ombrellone (ne avevo fatto uno più carino di ombrellone, con la testa del peperone, ma pesava troppo e non stava su, sigh).


Sullo sfondo vedete alcune creazioni dei miei compari
Alla fine tra tutte le nostre creazioni è stata scelta una vincitrice (che ovviamente non sono io, ahhaha!), la quale con i Babybel aveva realizzato un percorso di Pac-man.
Se siete lettori di Sale & Pepe Kids potrete ammirare tutti i nostri pasticci in una doppia pagina dedicata all'evento, che sarà pubblicata a fine novembre.
Per il momento, vi lascio la ricetta che abbiamo realizzato subito dopo: una sfiziosità fritta e filante, forse un po' calorica, ma decisamente buona, che sicuramente piacerebbe anche ai bambini....

Scrigno dorato di Babybel
Ingredienti per 4 persone

4 Babybel
200 grammi di patate
2 uova
200 gr di pan grattato
50 gr di farina
1 lt di olio per friggere
2 zucchine
4 carote

Versate le patate con la buccia in acqua bollente salata, portatele a cottura. Una volta cotte, spelatele e passatele nello schiacciapatate. Condite il composto con un pizzico di sale e un uovo.
Con il composto ottenuto rivestite i Babybel cercando di mantenere inalterata la forma e impanateli passandoli prima nella farina, poi nell'uovo sbattuto, poi nel pangrattato.
Mondate carote e zucchine e ricavate dei bastoncini regolari di circa 6 cm di lunghezza, sbollentateli in abbondante acqua salata, scolateli e raffreddateli subito per farli rimanere croccanti.
Scaldate l'olio e friggete gli scrigni finché non saranno dorati da entrambi i lati. Serviteli adagiandoli su un letto di misticanza d'insalata ed intorno adagiate prima due bastoncini di zucchine e poi due di carote continuando fine a coprire lo scrigno. 



Il mio gruppo si è divertito a decorare lo scrignetto con una zucchina un po' artistica :)

domenica 13 maggio 2012

Spring party: menu di primavera


Ieri sera ho dato una festa a casa per celebrare la primavera tardiva di quest'anno (anche se ieri faceva talmente caldo che più che Spring party avrei potuto chiamarlo Pareo party): gli invitati dovevano portare un fiore e questo che vedete qua sopra è il mio caminetto con i trofei floreali della serata. Bello, no?
Se fossi una foodblogger seria proseguirei questo post offrendovi un servizio fotografico che si rispetti: location, tavola imbandita, portate su portate.. E invece no!
Questa + una foto scattata al volo dalla mia amica Lorenza al dolce sono le uniche testimonianze fotografiche che ho, perché presa dalle mille cose da preparare, spostare, mettere in tavola, servire, stappare e buttare non ho avuto neanche per un secondo il pensiero di tirare fuori la macchina fotografica e scattare. Ho preferito godermi gli attimi liberi chiacchierando con i miei invitati! Se nonostante questo avrete voglia di seguire il post, ho intenzione di lasciarvi qualche spunto interessante per i menu di eventuali cene/feste/buffet che abbiate in programma in questa stagione. 

1) Idee rubate a i Menu di Benedetta. Non storcete il naso, perché sono due salsine buonissime e anche io che ero scettica ho dovuto ricredermi.

La prima è una salsa verde, che a guardarla potrebbe sembrare una guacamole o gelato al pistacchio... invece no!

400 grammi di fave (tolte dal baccello)
timo (io: origano)
parmigiano grattuggiato qb
1 spicchio d'aglio (io non l'ho messo)
1 pizzico di sale
olio evo

Sguciare le fave e metterle a bollire in acqua salata. Una volta che la pellicina comincerà a raggrinzire, potete scolarle. Lasciare raffreddare, sgusciare le fave e tritarle in un mixer con l'aglio -se volete, io ho omesso per il bene sociale dei miei ospiti- olio, timo (o origano). Aggiungere il parmigiano grattugiato e frullare ancora un po'. La Benni suggerisce di servirlo in accompagnamento a crostini di pane e salame.
Io l'ho servito così, ma sulla tavola c'erano anche focaccia, provolone e un'altra salsina che ora vi illustro.


2 barbietole medie (o una grande)
50 grammi di tonno
2 filetti di acciuga
1 cucchiaio colmo di capperi
olio
pane carasau

Benedetta definisce "tartare" - a mio avviso impropriamente - questa preparazione che in realtà è una salsa o al massimo un pesto. Facilissima è molto d'effetto per il colore fucsia bellissimo.. se poi lo accostate al verde del marò è ancora meglio!
Tagliare a pezzetti la barbabietola, frullarla nel mixer con tonno, capperi e acciughe. Servirla accompagnata da pane carasau, eventualmente unto d'olio.

2) Lasagna vegetariana con zucchine, carote, asparagi e piselli. Ma di questa vi parlerò in un altro post. 

3) Cous cous di verdure (in collaborazione con Francesca)

4) Girelle di pasta sfoglia (ripiene di scarmorza, zucchine e speck)

5) Focacce: ho preparato la liscia con rosmarino e sale grosso, quella pugliese con i pomodorini, una con pomodorini e acciughe, una alle cipolle.

6) Per finire, brownies ai lamponi. Serviti con una pallina di gelato gentilmente offerta da questa invitata.

I brownies non hanno bisogno di presentazioni, sono dolcetti squisiti, con crosticina esterna e interno umido e morbido, trionfo di burro e cioccolato e goduria allo stato puro. Per renderli più "primaverili" mi sono ispirata alla versione pubblicata da Gaietta qualche giorno fa. Ma per la ricetta ho utilizzato la mia solita base per i brownie, unendo poi i lamponi al posto di noci o nocciole. 
A me l'abbinata cioccolato forte e dirompente + dolcemente asprigno del lampone è piaciuta, e anche assai!
E gli ospiti non hanno disdegnato (l'alzatina che vedete qui sotto è stata spazzolata in toto). Voi che ne dite?



Brownies ai lamponi
400 grammi di cioccolato fondente
350 grammi di burro
200 grammi di zucchero
400 grammi di farina 00
1 cucchiaino di lievito in polvere
4 uova
250 grammi di lamponi (freschi o congelati)

Con questa dose riempirete la classica leccarda nera del forno: ne escono circa 40 -50, a seconda di come preferite tagliarli.
Sciogliete a bagnomaria il cioccolato a pezzi con il burro. Una volta sciolti e amalgamati, spegnete il fuoco e aggiungete le uova, un uovo sbattuto alla volta, mescolando bene il tutto. Unite lo zucchero e infine versate il composto in un recipiente molto capiente e aggiungete la farina setacciata e il lievito. Amalgamate e infine aggiungete i lamponi. Versate sulla teglia rettangolare del forno, ricoperta di carta forno, e cuocete per circa 35-40 minuti a 180 gradi, non di più o il brownie si secca e l'interno non rimane umido e cremosino come piace a noi! 

Ora vi saluto, stay tuned per la lasagna!

venerdì 6 gennaio 2012

New Year Cleanse: dopo i panettoni, per il "panettone"

Buon Anno e Buona befana a tutti! Spero che per tutti voi il 2012 sia iniziato nel migliore dei modi. Io sono andata a coccolarmi tre giorni alle terme e da lì ci siamo mossi facendo un paio di gitarelle. Quando non eravamo in acqua (o in treno, o in giro per deliziose cittadine), mangiavamo. 
Tra cene in albergo, cenoni e pranzi con i parenti e gli amici e avanzi golosi che vagano per casa, tutti i miei buoni propositi sono crollati. Ora mi ritrovo gonfia come non mai e sento l'esigenza di disintossicarmi.
Come già fatto l'anno scorso, vi segnalo a questo proposito l'ultimo numero della newsletter Goop, che porta la firma di Gwyneth Paltrow, la bellissima attrice che abbiamo visto sugli schermi ultimamente in Contagion, il thriller catastrofico di Soderbergh, e che ha appena finito di girare il terzo episodio di Iron Men 3 e a The Avengers.



Ora, il programma completo si chiama Clean e prevede l'acquisto di un kit con complessi multivitaminici, integratori proteici e polverine con cui prepararsi gli smoothie mattutini e zuppe serali... ma, visto che non siamo qui per farci infinocchiare, vi segnalo semplicemente qualche spunto e ricetta per disintossicarvi.
Il regime di "ripulisti", infatti, prevede, una "elimination diet" che vieta tutti gli alimenti allergizzanti, cause di sensibilità e problemi digestivi.
La lista completa la potete leggere su questo documento a pagina 9 e contiene parecchie sorprese, perché tra gli alimenti da evitare ci sono anche alcuni frutti e vegetali.
Riassumendo, dobbiamo eliminare:
- tutti i latticini, compresi latte, yogurt, burro e formaggi magri
- uova
- salumi, carne di maiale, carne di manzo, crostacei
- prodotti a base di soja
- riso bianco, frumento, mais, farro, kamut, avena (anche senza glutine)
- arance, banane, uva, fragole
- pomodori, melanzane, peperoni e patate
- tutti i grassi animali e idrogenati (no burro, no margarine, no maionese)
no anche a zucchero raffinato, cioccolato, caffè, bibite e salsine varie.

Ora avrete gli occhi sbarrati e vi chiederete.. e quindi cosa possiamo mangiare?
- tutte le altre verdure, bollite, al vapore o grigliate.
- al posto del latte di mucca, vari tipi di latte vegetale: latte di cocco, latte di riso e di mandorla, in pratica.
- riso selvaggio, integrale e rosso. Miglio, amaranto, tapioca
- pesci di acque fredde come salmone, trota, tonno, sardine, aringhe
- carne di coniglio, agnello, anatra, pollo e tacchino bio
- piselli, lenticchie, alga bruna
- semi di sesamo, zucca, noci pecan, noci, nocciole, mandorle, pistacchi
- come condimenti: olio evo, olio di girasole, olio di cocco e di mandorle, aceto
- da bere, oltre all'acqua, tè bianco e nero, succhi di frutta.

OK, dopo l'elenco vi sembra ancora più difficile, vero? Anche a me, ma se l'intero programma detox prevede 21 giorni così con beveroni mattina e sera, io credo che un paio di settimane di questa Elimination diet siano più che sufficienti per ripulirsi ben bene!
A pagina 21 del doc, inoltre, spiega come individuare i cibi che per noi sono effettivamente allergizzanti o dannosi, reintroducendo uno degli alimenti eliminati alla volta, e osservando eventuali reazioni del corpo (mal di testa? muco? stanchezza? sonno agitato?). Allora dovreste procedere a un secondo test. Nel documento trovate uno schema da seguire.
In ogni caso, che vogliate iniziare il cleanse o no, eccovi un paio di ricettine piuttosto facili e fattibili e che, dopo le mangiate delle feste, male certamente non fanno :-)

da Goop
Pollo e broccoli al salto
(x 1 persona)
1 testa di broccolo
120 grammi di pollo a pezzettini
1 cucchiaino di zenzero grattugiato
1 spicchio di aglio
2 cucchiaini di olio di sesamo
1 cucchiaino di tamari (salsa di soja senza glutine)
1 manciata di semi di sesamo 

Tagliare i broccoli in cimette, lessarli per qualche minuto e tenerli da parte. In un wok saltare il pollo con l'olio di sesamo e lo zenzero, poi i broccoletti e il tamari. Servire coprendo di semi di sesamo.

Da Goop
Involtini di cavolo e salmone 
250-300 grammi di salmone tagliato a pezzi rettangolari
3 grosse foglie di cavolo verde
2 fogli di alga nori (tagliati in 8 rettangoli)
1 finocchio, affettato finemente
2 carote, affettate finemente
1 pezzo di zenzero, sminuzzato
1 spicchio di aglio, tritato
120 ml di olio di sesamo
120 ml di aceto di riso
coriandolo
senape

Preparate la marinata mescolando olio, aceto, senape, aglio e zenzero in una terrina. Mettete il salmone a insaporire nella marinata per circa mezz'ora.
Preparare dei rotolini con le foglie di cavolo tagliate a metà, coperte con il salmone, un po' di striscioline di finocchio e carote irrorate di marinata e arrotolate. Cuocete a vapore per 5 o 6 minuti e servite con riso selvaggio e lime. Secondo me vengono buoni anche al forno!
Buon detox!

domenica 11 dicembre 2011

Falafel di lenticchie con salsa piccantina: il contest Pedina


Nel periodo delle feste è tradizione mangiare lenticchie: si dice infatti che portino soldi e così, in particolare durante il cenone di San Silvestro e a Capodanno, si riempiono i piatti con cucchiaiate di questi legumi in umido abbinate al cotechino o allo zampone. Buone, anzi buonissime, ma le lenticchie possono essere preparate in molti altri modi dando vita a ricette molto stuzzicanti! 
Per far conoscere le proprietà di questo alimento nutrizionalmente ottimo, che in una sola porzione al giorno assicura il 63% delle fibre necessarie all'organismo oltre a vitamina B, proteine, fosforo e ferro, Pedon ha organizzato un concorso, che scade proprio oggi (lo so, arrivo sempre all'ultimo), che ha come protagonista la Lenticchia Pedina.


La raccolta di ricette vuole inoltre dare rilievo a un'iniziativa etica: per ogni confezione Lenticchia Pedina venduta saranno infatti devoluti 15 centesimi al progetto del CESVI "Casa del Sorriso" in Brasile. Qui potete leggere maggiori dettagli sul progetto.

Per la raccolta, io ho deciso di cimentarmi con un finger food.
Avete presente i falafel? Sì, quelle polpettine di ceci speziate che si mangiano come sfizio "da strada" in tutto il mondo arabo? Beh, questa è una versione alternativa, con le lenticchie. 


Mini Falafel di lenticchie con salsa piccantina

Per 4 persone, come antipasto

Per i falafel
100 grammi di lenticchie secche 
mezza cipolla 
mezza carota 
mezzo spicchio d'aglio (o anche intero, se vi piace)
coriandolo fresco 
1 cucchiaino di curry 
1 cucchiaino di paprika 
sale qb
farina di grano duro qb 
olio di arachidi per friggere qb 

Per la salsa 
Passata di pomodoro 
paprika
peperoncino  
sale 
olio evo 


Ammollate le lenticchie in acqua per almeno 12 ore, l'ideale è durante la notte. Preparate un trito di cipolla, aglio e carote, unite le lenticchie scolate, il coriandolo fresco, un cucchiaino di curry, un cucchiaino di paprika e salate. 
Frullate il tutto e mettete il composto a riposare in frigo per un'ora. Trascorso il tempo necessario, formate delle palline del composto, passate le polpette su tutti i lati nella farina di grano duro. 
Nel frattempo preparate una salsina di accompagnamento cuocendo per pochi minuti in un pentolino la salsa di pomodoro con poco olio, sale, un pizzico di peperoncino secco, un pizzico di paprika 
Friggete le polpettine da entrambi i lati nell'olio di arachidi ben caldo (usate un pentolino piccolo ma abbastanza alto, in modo che le polpettine siano completamente immerse). Asciugate sulla carta assorbente, servite caldi su piattini da finger food accompagnati da un po' di salsa di pomodoro. 

Alternativa 1: potete cuocere le polpettine in forno; disponetele su una teglia rettangolare sopra un foglio di carta forno unta di olio di arachidi, spennellate d'olio anche la superficie e infornate a 200 gradi per 15 minuti. 
Alternativa 2: al posto della salsa piccante potete abbinare la tradizionale salsa araba allo yogurt, fatta semplicemente con yogurt bianco, succo di limone, un goccio d'olio, sale e origano (deliziosa!).

Vi lascio un film natalizio (come promesso ieri) e in linea con le tradizioni culinarie dell'Arabia e del Medio Oriente (dove le lenticchie sono conosciute e utilizzate da millenni... ricordate tutti il piatto di lenticchie per cui Esaù cedette la sua primogenitura a Giacobbe!): Il Principe d'Egitto un cartone animato che racconta la storia di Mosè, il profeta che condusse il popolo ebraico dall'Egitto, dove era ridotto in schiavitù, verso la Terra promessa



Un cartone un po' datato ormai (è del 98), molto serio e "drammatico" e per questo forse più apprezzato da un pubblico adulto che dai bambini. Menzione a parte merita la canzone "When you believe", interpretata da Mariah Carey e Whitney Houston, che vi lascio da ascoltare. 


Con dispiacere mi sono accorta che invece è terminato ieri il contest organizzato da Silvia di Rumore di fusa, sempre legato alle lenticchie, pensato per aiutare la Lipu.
Vi rimando comunque alla lettura del suo post e all'acquisto delle lenticchie della Lipu, per tutelare gli uccellini abitanti dei nostri boschi!

lunedì 6 giugno 2011

Miti francesi: Coco Chanel e il croissant, ma salato (e mignon)


E' quasi estate e, si sa, di questi tempi il palinsesto va in vacanza. Oggi però, con il proliferare di canali digitali, c'è la speranza di una programmazione che lasci più spazio ai film. E infatti capita che anche Rete 4 passi qualcosa di relativamente nuovo. Ieri c'era Coco Avant Chanel, l'amore prima del mito, una pellicola del 2009 che ripercorre la giovinezza e i primi passi nel mondo della moda da parte di colei che ha rivoluzionato il modo di vestire delle signore di Francia, prima, e del mondo poi. 
Chi non sa nulla della donna che ha abolito i corsetti, introdotto il nero, intuito il rivoluzionario uso del morbido jersey per gli abiti femminili, si guardi questo film: è una storia intensa come solo le vite straordinarie sanno essere, realistiche e al tempo stesso più audaci dei romanzi. Il vero protagonista del film è il carattere di questa donna: la sua voglia di rivalsa, la necessità di trovare un posto nel mondo, sfruttando le proprie arti, senza lasciar calpestare la propria dignità, eppure accettando i compromessi che la condizione di orfana, nullatenente e popolana, le imponevano. Perché sullo sfondo della vita della giovane Gabrielle-Coco, c'è la Francia di inizio 900, ancora avviluppata in ruoli rigidi e distinzioni di classe, nella fame -fisica e figurata- che divorava chi cercava il riscatto. 






Il film è elegante, come la donna che ritrae, la cui essenza venne subito colta da quel Boy Capel di cui lei si innamorerà suo malgrado. "Lei è elegante" è infatti la sua sentenza, pochi secondi dopo aver conosciuto Coco. Non mi inoltro nella trama, che potete tranquillamente leggere su qualsiasi recensione, come questa per esempio: il film ha per protagonista Audrey Tatou, è un biopic che soddisfa i curiosi e non è troppo buonista. Il triangolo amoroso, se così si può definire, al centro della storia, e l'amore di Coco per l'inglese Boy, fortunatamente non sono banalizzati e "ripuliti" come nella fiction di qualche anno fa, con Barbora Bobulova nei panni della stilista.
Dopo averlo visto avrete voglia di correre in Rue de Cambon, a visitare la prima boutique aperta da Coco, di indossare il vostro tubino nero -anche se non è griffato-, di versarvi addosso una bottiglia di profumo N° 5 e soprattutto di mangiare un croissant
E allora stando in tema di croissant, vi lascio una versione flash che potete imbastire in 5 minuti per un aperitivo imprevisto con gli amici, oppure come antipastino fatica zero. :-)  Io li avevo preparati qualche tempo fa per un pranzo in famiglia.


Mini croissant mari e monti
1 confezione di pasta sfoglia rotonda
per il ripieno
1 mozzarella
pasta di alici
prosciutto cotto e crudo

Srotolare la pasta sfoglia, tagliarla a spicchi (dovrebbe bastare per 12 spicchi). Tagliare a dadini la mozzarella e a pezzetti il prosciutto. Riempire ogni spicchio con un pezzetto di mozzarella insieme a una goccia di pasta di acciughe oppure con un pezzetto di prosciutto, cotto o crudo. Arrotolare su se stesso lo spicchio e piegare all'ingiù le due punte. Cuocere in forno a 180 gradi per 10 minuti su un foglio di carta da forno. E il mini croissant è servito!
Ovviamente potete sbizzarrirvi con ciò che più vi sconfinfera, io medito di provare una versione con peperoni arrostiti e provola o altra verdura/formaggio. :-)

giovedì 6 gennaio 2011

Befana, l'ultima festa: con il salmone e Hook Capitan Uncino

Triangolini sfiziosi al salmone
Buona Befana a tutti! Ok ammetto di essere un po' in ritardo... ma la Befana non è mai stata la mia festa preferita, anzi... era l'ultimo giorno delle vacanze e significava "è finita la pacchia!". Devo però ammettere che non vedevo l'ora di ribaltare il mio calzino alla scoperta di caramelle, torroncini, cioccolatini e frutta secca. Quei tempi sono ormai lontani, ma stasera per riappropriarmi del fanciullino che c'è in me riguarderò Hook- Capitan Uncino (su Rete4).


Ve lo ricordate? Peter Pan (Robin Williams) è cresciuto e ha dimenticato l'Isola che non c'è e i suoi amici. Ma il perfido Capitan Uncino (un meraviglioso Dustin Hoffman) è tornato per dargli la caccia e rapisce i suoi figli: Peter dovrà ricordare, riscoprire se stesso e le magie della sua infanzia per battere Hook e liberare i marmocchi. Forse un po' prolisso nella prima parte, questa fiaba di Spielberg ci regala una fantastica incarnazione dell'Isola che non c'è e sottolinea l'importanza del mantenere vivi i sogni e la fantasia.. per ricordare che siamo stati tutti bambini!
E per non dimenticare che oggi è un giorno di festa, ho preparato un pranzo a base di salmone affumicato, che si mangia sempre in questo periodo. Vi lascerò la ricettina facile facile che mi sono inventata per delle tartine da mangiare come antipasto.


Triangolini sfiziosi al salmone 
(Dosi per 12 tartine)
6 fette di pancarrè
100 gr di robiola
2 cucchiai di latte
6-8 foglie di radicchio rosso
mezza cipolla dorata piccola
120 gr di salmone affumicato
sale e pepe

Sminuzzare finemente la cipolla e farla soffriggere con 2-3 cucchiai di olio extra vergine di oliva. Tagliare a fili sottilissimi anche le foglie di radicchio, aggiungerle alla cipolla e lasciar stufare per qualche minuto. Salate e pepate. Nel frattempo prendete le sei fette di pancarré, levate i bordi e tagliatele a metà in diagonale; passatele in forno per qualche minuto di grill. In una ciotola stemperate la robiola con due cucchiai di latte, aggiungete il radicchio saltato e mescolate fino a ottenere una crema omogenea e mettetela in frigo per qualche minuto. Intanto tagliate a pezzetti le fette di salmone affumicato. Ora è il momento di assemblare le tartine. Su ognuna versate un cucchiaino della crema di formaggio e radicchio e adagiatevi sopra un pezzetto di salmone affumicato arrotolato. Disponete su un piatto o un vassoio e gustateli con un bicchiere di vino bianco mosso, magari un prosecco di Valdobbiadene. Auguri!

Con questo antipasto partecipo al contest indetto da La renna in cucina




Chi ben comincia... il mio parere sui film visti tra fine e inzio anno

Il tempo per scrivere dei film che guardo scarseggia sempre, così ho deciso di fare un post riepilogativo dei tioli visti nell'ultimo p...