giovedì 30 dicembre 2010

Indecisi su Capodanno? Potrebbe finire così...

Siete indecisi su cosa fare domani sera, la notte di San Silvestro, convinti che se andrete a una festa non vi divertirete e se opterete per la piazza congelerete? Vi ha addirittura sfiorato la tentazione di starvene chiusi in casa, a sgranocchiare biscotti davanti alla tv, mentre il mondo fuori fa conti alla rovescia e trenini con musica latinoamericana? Beh... pensateci bene! Potreste avere anche voi una piacevole sorpresa.. Guardate com'è finita per Meg Ryan e Billy Crystal nel mitico Harry ti presento Sally.....


Come ve la immaginate la torta nuziale al cocco di cui parla Sally? Io ne ho cercate un po' e ho scovato queste meraviglie.. certo, difficile sapere quale di queste sarà stata servita con "crema di cioccolato a parte..."
Tanti auguri di buon anno nuovo!








mercoledì 29 dicembre 2010

La promessa dell'assassino: un tuffo nella Russia del Borscht


Ieri sera ho rivisto un film che mi aveva colpito la prima volta e che mi ha "disturbato" anche a una seconda visione. Si tratta de La promessa dell'assassino (Eastern Promises, 2007) di David Cronenberg. Un thriller noir che mette in scena un intreccio dove la scelta morale, ardua, si scontra con una spirale di violenza crescente. Anna (Naomi Watts) è un'ostetrica che si trova a far nascere una bambina mentre la giovane ragazza russa che la porta in grembo sta morendo. La madre, Tatiana, ha solo 14 anni e il corpo segnato dall'abuso di eroina. Non ha documenti, solo un diario. E per tradurlo dal russo e ottenere qualche informazione sulla famiglia della ragazza, che potrebbe adottare la bambina, Anna bussa al ristorante di cui la giovane conservava un biglietto. Ma la mossa si rivelerà un azzardo.
Sullo sfondo una Londra bagnata e fredda, protagonista è il mondo della mafia russa, incarnato da un patriarca senza scrupoli, dal figlio delinquente senza la stessa freddezza e abilità (Vincent Cassel), e da Nikolai (Viggo Mortensen), lo sgherro tuttofare, unico a mostrare uno spiraglio di umanità e di pietà. E poi scopriremo perché.
Non è un film leggero e se vi da fastidio la vista del sangue probabilmente non sarà di vostro gradimento. Ma la regia intensa di Cronenberg, la sua capacità di creare un continuo stato di tensione e la recitazione perfetta di Mortensen vi terranno con il fiato sospeso. Epica la scena in cui Mortensen nella sauna lotta, nudo e a mani nude, contro due aggressori armati. 
Un film forte, come i sapori della cucina russa. Come il borscht che il mafioso offre ad Anna, la prima volta che si incontrano. E' una zuppa diffusa in tutta l'Europa centrale, a base di barbabietole e per questo dal colore rosso rubino: ne esistono diverse varianti, in base alla provenienza geografica, e in quella russa è previsto l'uso della carne di vitello e il cavolo. Per i curiosi, riporto la ricetta 

Foto di Ginger & Tomato
Ingredienti (per 6 persone)
400g di bocconcini di vitello

100 gr di salsiccia
250g di barbabietole
1 cipolla grossa
200ml polpa di pomodoro
250g cavolo bianco
1 carota
2 cucchiai di aceto
pepe nero
1 foglia di alloro
2 rametti di prezzemolo
burro

200ml panna acida








Fate cuocere i bocconcini di vitello in un litro di acqua salata per un'ora. Una volta cotta, tagliate la carne a dadini, filtrare il brodo e tenere da parte. Tritate la cipolla e soffriggetela nel burro. Unite le barbabietole tagliate a cubetti e le carote a fette, condite con aceto e pepe nero e lasciate cuocere per qualche minuto.
A questo punto unite la polpa di pomodoro, il cavolo tagliato a striscioline e il brodo di carne fino a coprire le verdure. Lasciate sobbollire per circa 45 minuti. Tagliate la salsiccia a pezzetti e aggiungetela alle verdure assieme ai dadini di carne, l'alloro, il prezzemolo e l'altro brodo: proseguite la cottura per un'altra mezzora. Prima di servire togliete l'alloro. Portate in tavola la zuppa accompagnata da panna acida, servita a parte.

Dasvidania!

martedì 28 dicembre 2010

Dragon Trainer e il panino coi peperoni: inaspettatamente piacevoli

La locandina originale di Dragon Trainer
Ogni Natale mi piace dedicarmi a rivedere i cartoni animati più belli. In tivù passano i Classici Disney, ovviamente, ma anche le novità in digitale di Pixar e DreamWorks. Il film che ho visto la sera della vigilia rientra in quest'ultima categoria e si intitola Dragon Trainer. Lo ammetto, ero molto scettica, perché di solito preferisco gli intramontabili La Spada nella roccia, Robin Hood e La carica dei 101 alle novità che sembrano realizzate solo per sfruttare la tecnologia 3D. Mia sorella più piccola ha invece insistito garantendomi che sarebbe stato divertente. E infatti è stato così! In due parole, la storia. Siamo nel medioevo in un villaggio vichingo infestato dai draghi. I guerrieri, armadi a sei ante con l'elmetto cornuto, passano la vita a cacciarli via dai cieli sopra le loro case. Hicupp, figlio del capo Stoick, è un ragazzino gracile e maldestro che vorrebbe abbattere i draghi con le sue invenzioni meccaniche, non potendo contare sulla prestanza fisica. Ma i suoi tentativi finiscono sempre per creare danni, più che aiutare, e il padre è disperato. Una sera tenta di acchiappare un drago con uno dei suoi arnesi e, insperatamente, ci riesce. Il drago non è un rettile qualsiasi, ma una Furia Buia, un drago nero che nessuno ha mai visto perché troppo abile a mimetizzarsi. Vi lascio immaginare come potrà evolvere il rapporto tra i due, ragazzino reietto e draghetto ferito. Dragon Trainer è un cartone divertente, pieno di ritmo e di momenti comici che vi faranno dire "non me l'aspettavo!"
A questo proposito devo rendere omaggio a mia sorella piccola, che mi ha fatto cambiare idea non solo su questo film ma anche su un certo panino. Una mattina di inizio dicembre in cui ero casualmente in ferie, non riuscendo a raggiungere l'Università a causa di uno sciopero dei mezzi, mia sorella si è fermata a casa mia. Aveva con sè un panino, che sarebbe stato la sua schiscetta....
Lei "Cosa faccio del panino, lo taglio e lo mangiamo?".
Io "Cosa c'è dentro?"
Lei "Beh.. a casa non c'era niente... così... Philadelphia e peperoni!"
Io :-O "Ma che orrore!"
Lei "ma guarda che è buonissimo!"
Io "Ohhhh!"
Poi ho scoperto che i peperoni in questione non erano quelli del vasetto, come temevo, ma quelli preparati in padella da mia madre la sera prima. Per farvela breve, l'ho assaggiato... e ho cominciato a ridere, perché era veramente buonissimo! tanto che ho voluto immortalarlo per voi.
Insomma, la morale è... non giudicare mai troppo in fretta un panino con i peperoni... ma nemmeno i cartoni! :)

Da Casella personale

lunedì 27 dicembre 2010

Star Food: le ricette detox di Gwyneth Paltrow

 
Gwyneth Paltrow

Da qualche giorno il mio corpo si sta ribellando. Forse nell'ultimo mese ho esagerato con la preparazione di torte e biscotti, risottini, vol au vent... e non ha certo aiutato l'intermezzo natalizio a base di salmone affumicato, insalata russa e panettone. Sta di fatto che un senso di nausea si è impossessato del mio (ammetto, alquanto fragile) stomaco e non sembra volerlo abbandonare facilmente. Forse anche voi, dopo pranzi e cene natalizi a base di portate ipercaloriche, avete voglia di qualcosa che faccia riposare il vostro povero apparato digerente. E allora ecco a voi alcune ricettine detox rubate nientemeno che a Gwyneth Paltrow.
La bellissima attrice inglese, da sempre molto attenta all'alimentazione e alla forma fisica ha un sito carinissimo, Goop, dove dispensa consigli di cibo, moda, benessere e tempo libero. Tra le varie newsletter che ho spulciato alla ricerca di piatti light ma non troppo lugubri, ho trovato un programma settimanale detox.
Il menu prevede uno smoothie la mattina per colazione, un'insalata o un secondo superlight a pranzo e una zuppa per cena. Come spuntini tè e tisane varie, acqua di cocco, semi di zucca, centrifugati e zuppe miso.
Eccovi le ricette del giorno UNO (ho tradotto i pesi)

Blueberry & almond milk smoothie di Goop
Colazione
h7 un bicchiere di acqua al limone (a temperatura ambiente)
h8 un tè alle erbe o tisana
h10 Smoothie di mirtillo e mandorle

Ingredienti
250 gr di mirtilli
450 ml di latte di mandorla
Lei aggiunge inoltre:
1 misurino di proteine in polvere
1 misurino di un integratore chiamato ProGreens, con i probiotici.
Io dico: chissenefrega se non è perfettamente bilanciato con proteine e tutto, potete anche frullare semplicemente i mirtilli con il latte di mandorla. La stessa preparazione si può fare con altri frutti (lamponi, mango, etc) e sostituendo il latte di mandorle con quello di riso (che io però non amo) o di cocco (che magari è l'ideale se come frutto scegliete l'ananas, che sulle tavole natalizie non manca mai).

h 11e30: spuntino con acqua di cocco (senza zuccheri aggiunti)

Insalata con salsa di carote e zenzero
Pranzo
h 1: 30
Insalata con salsa di carote e zenzero

Per la salsa
1 carota grande, sbucciata e tagliata a tocchetti
1 scalogno grande, a pezzi
2 cucchiai di zenzero fresco a fettine
2 cucchiaio di miso bianco dolce
2 cucchiaio di aceto di riso bianco
1 cucchiaio di olio di semi di sesamo
60 ml di olio di vinaccioli
2 cucchiai di acqua
Io ritengo sostituibile l'olio di vinaccioli con un altro olio di semi leggero, ad esempio mais o girasole -più facile da trovare!

Per l'insalata
1 pianta di lattuga giovane o altro tipo di insalata, tagliata grossolanamente
1/4 di cipolla rossa (sceglierei quella di Tropea, voi che dite?), affettata molto sottile
1/4 di avocado, tagliato a dadini

Frullate la carota, lo zenzero e lo scalogno, aggiungete il miso, l'aceto e frullate di nuovo: mentre il mixer è in funzione aggiungete l'olio e l'acqua a filo: otterrete una crema densa. Mettete l'avocado a dadini, l'insalata e la cipolla in una terrina e condite con metà della salsa. Le dosi della salsa sono infatti per due porzioni: così il giorno dopo potrete rifarla in velocità.

h4: spuntino Una manciata di semi di zucca e di girasole mescolati

Zuppa di broccoli e rucola
Cena
Lei la segna alle 6. Ok Gwyneth che sei inglese, ma noi non ce la possiamo proprio fare. Diciamo almeno le 7!!
Zuppa di Broccoli e rucola
1 cucchiaio di olio di oliva (io aggiungo: evo)
1 spicchio d'aglio tagliato sottile
mezza cipolla gialla, a dadini
1 testa di broccolo, ridotta a ciuffetti (circa 300 grammi)
360-80 ml di acqua
1 pizzico di sale e di pepe nero
180 gr di rucola
mezzo limone

Scaldate l'olio di oliva in una padella antiaderente a fuoco medio. Aggiungete l'aglio e la cipolla e soffriggete finché imbiondiscono. Aggiungete i broccoli e cuocete per circa 5 minuti. Unite l'acqua, il sale, il pepe e portate a ebollizione, poi abbassate il fuoco e lasciate cuocere per altri 8 minuti, finché il broccolo sarà tenero. Versate il tutto in un mixer e frullate insieme alla rucola finchè non sarà cremoso. Gwyneth ci consiglia di fare attenzione quando mescoliamo liquidi caldi :-). L'operazione va eseguita piano, un po' per volta se necessario. Servite la zuppa con un po' di limone fresco a fettine.

Mangiare solo questo in un'intera giornata può sembrare una follia. Ma si tratta di un programma breve per depurarsi più che altro dalle tossine e dalla ritenzione idrica... E poi "se bella vuoi apparire" (e di stomaco non vuoi soffrire).... valutate voi!

Ecco il link al programma completo su Goop.


sabato 25 dicembre 2010

Un augurio per un Natale... meraviglioso



Vi mando i miei migliori auguri, lasciandovi la scena finale del film cult di Frank Capra, La vita è meravigliosa... con James Stewart e Donna Reed. Un classico per il giorno di Natale. E ricordate che.. quando un campanello suona, un angelo mette le ali!

giovedì 23 dicembre 2010

Cinericette natalizie, siamo online!

Come promesso, ecco a voi il documento che raccoglie le Cinericette dei food (e non) blogger che hanno scelto di partecipare all'iniziativa.
Condividetelo, scaricatelo, sfogliatelo e prendete spunto per qualche serata comodi in poltrona con un dvd, accompagnato da una calda zuppa, un toast inusuale, un dolce sfizioso, un croccante biscotto....
Per scaricarlo basta cliccare sullo "scaricami" sotto l'immagine qui sotto o sulla sidebar, vi rimanderà a Scribd dove è caricato il pdf.
Buone Cinericette a tutti!
Ps: non ho fatto grandi magie grafiche-fotografiche... diciamo che l'importante è la sostanza!!
Scaricami!


martedì 21 dicembre 2010

Cinericette di Natale, -1

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Un brevissimo reminder per ricordarvi che fra circa 24 ore si chiude la nostra raccolta di Cinericette Natalizie.
Se vi siete persi i dettagli, trovate il post di riferimento cliccando sul banner qui in alto.
Si accentano anche ricette già presenti sul vostro blog, purché le abbiniate a un film che vi piace riguardare sotto Natale. Chi non ha un blog, può postare la sua idea nei commenti del post dedicato (sempre da banner)
Grazie a coloro che hanno già pubblicato la loro cinericetta! a presto e buonanotte :-)

lunedì 20 dicembre 2010

Tanti Zenzy per Natale, come quelli di Shrek


Ricordate l'omino di pan di zenzero amico di Shrek, Zenzy (Gingy, nella versione originale)? Un biscottino tanto carino, ma dal carattere tosto... come il suo sapore! Ebbene, ieri ho deciso che per Natale avrei preparato tanti Zenzy, ma anche alberelli e pupazzi di neve, da regalare alle mie amiche. Eccovi la ricetta dei gingerbread!

Gingerbread cookies
Ingredienti per circa 50 biscotti
350 gr di farina
1 cucchiaino di bicarbonato
2 cucchiaini rasi di cannella in polvere
2 cucchiaini rasi di zenzero in polvere
mezzo cucchiaino di noce moscata in polvere
mezzo cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
100 gr di melassa (o miele)
120 grammi di zucchero
1 pizzico di sale
150 gr di burro
2 uova

Per la glassa
100 grammi di zucchero a velo
2 cucchiai di acqua (circa)

Setacciare la farina e lo zucchero in una ciotola capiente, aggiungere le spezie e il bicarbonato e infine il burro freddo a pezzettini. Io ho dovuto fare tutto a mano, perché il mio minipimer ha deciso di abbandonarmi qualche giorno fa (spero di riuscire a farlo riparare e non doverlo ricomprare...), però potete amalgamare gli ingredienti nel robot. Io, come vi dicevo, ho lavorato farine e burro con le mani fino a creare un impasto sbricioloso. Poi aggiungete il miele (o la melassa, se l'avete) e le uova sbattute. 
Lavorate il tutto fino a ottenere una palla, esattamente come con la pasta frolla tradizionale. Avvolgete nella pellicola, mettete in frigo e lasciatela riposare per circa 3-4 ore. Quando la pasta avrà riposato, stendetela con un mattarello (io l'ho stesa un po' troppo spessa, perché per venire come i gingerbread tradizionali (quelli che si comprano alla gastronomia Ikea, per intenderci :)) dovete tirarla sottile, direi 4 millimetri. 
Ricavate le formine che più vi piacciono, io ho usato alberelli, pupazzini di neve e omini presi dal set di 100 formine che mi ha regalato il mio fidanzato settimana scorsa. Siete curiosi di sapere come sono? Potete trovarli sul sito di DMAIL! Ecco il LINK al sito. Cuoceteli a 180 gradi per circa 10 minuti. Se vi va potete decorarli con la glassa, fatta semplicemente con zucchero a velo e un paio di cucchiai d'acqua. Per decorare potete usare un piccolo sac a poche in cui metterete la glassa, con bocchetta dal buco piccolo. Questa glassa va lasciata asciugare almeno un paio d'ore.
Poi potete confezionarli come più vi piace, in scatole di latta o sacchetti trasparenti, chiusi da un nastro colorato. 
Nel frattempo, eccovi il trailer di Shrek, e vissero felici e contenti, l'ultimo episodio (il quarto) della saga di Shrek, l'orco verde che vive a Far Far Away con Fiona, ciuchino, gatto con gli stivali... e Zenzy, ovviamente! Le recensioni non sono entusiaste... ma Shrek si lascia sempre guardare volentieri. Magari addentando uno Zenzy!

domenica 19 dicembre 2010

Domenica: Simon's cat e la pasta al forno vegetariana


Oggi pranzo con genitori, sorelle e fidanzato. Come primo ho preparato questa pasta al forno, di cui vi lascio la ricetta.

Pasta al forno vegetariana per 6 persone 
500 gr di pappardelle all'uovo (ma noi le abbiamo avanzate, potete farne anche 400 gr, rendono)
besciamella fatta con un litro di latte e 2 cucchiai di farina (versione light, senza burro!)
2 grosse zucchine
3 carotine
piselli
mezza cipolla
2 sottilette
parmigiano grattugiato

Per prima cosa, preparate le verdure, tagliandole a tocchetti. Mettete a soffriggere la cipolla tagliata fine e aggiungete prima le carote, poi i piselli e infine le zucchine. Lasciate cuocere circa 15 minuti, salate e pepate e se ce l'avete aggiungete anche qualche foglia di basilico. Nel frattempo preparate la versione light della besciamella, con 1 litro di latte parzialmente scremato, 2 cucchiai di farina, sale e noce moscata. Lessate le pappardelle, scolatele al dente e passatele un minuto nella padella delle verdure, per condirle. Aggiungete la besciamella, mescolate e versate in una pirofila. Spolverizzate di abbondante parmigiano grattugiato e, se vi va, un paio di sottilette a pezzetti per facilitare la formazione della "crosticina". 
E per allietarvi la serata, ecco un video fenomenale del gatto più dispettoso del mondo, alle prese con l'Albero di Natale.. sto parlando di Simon's Cat!


Enjoy!


sabato 18 dicembre 2010

Cinericetta di Natale: ancora 5 giorni

Ciao a tutti
ringrazio chi ha già "creato" la sua cinericetta natalizia e ricordo che il termine per postare la propria è mercoledì 22 dicembre a mezzanotte! Così riuscirò a creare il pdf da mandarvi entro la vigilia di Natale. 
Mi raccomando, partecipate numerosi e... passate parola!
Chi vuole saperne di più, trova tutti i dettagli cliccando sul banner qui sotto... :)

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venerdì 17 dicembre 2010

La neve cade sui cedri... canditi. La torta paesana.

Nevica senza sosta, in tutta Italia, da questa mattina. Fiocchi bellissimi, asciutti e piumati, non come quelli di qualche settimana fa, acquosi e inconsistenti. Certo è che con questa situazione metereologica l'ultima cosa di cui ho voglia è uscire. E se come me questa sera avete intenzione di accoccolarvi sul divano di casa, con la copertina e una tisana calda, vi consiglio un film molto intenso, che vidi per caso l'anno scorso, proprio in una fredda sera d'inverno. Si tratta de La neve cade sui cedri, con Ethan Hawke (L'attimo fuggente, Giovani carini e disoccupati...).


Il film è del 1999, si tratta di una piccola perla tratta da un romanzo di David Guterson che mescola elementi del giallo con la storia dimenticata della prigionia e della segregazione razziale di cui furono vittime i giapponesi emigrati in America dopo l'attacco a Pearl Harbour. Fa da sfondo un amore di gioventù, mai dimenticato ma impossibile perchè tra due persone appartenenti a mondi troppo distanti, e la difficoltà di scegliere la cosa giusta, quando quella sbagliata sembra più facile e naturale. 



I cedri, chiaramente, in questo caso sono una bellissima varietà di abete, alberi maestosi e imponenti... ma la parola a me fa irrimediabilmente pensare agli agrumi, e in particolari ai canditi, che mia nonna mette nella sua versione della torta paesana (una tipica ricetta brianzola, ottima).
Siete curiosi di provarla? Eccovi la ricetta, direttamente dalla saggezza della mia nonna. Non avendo gli ingredienti, rimando però la preparazione a tempi migliori (chi esce oggi per fare la spesa???)

Ingredienti per 2 torte da 26 cm
1 litro di latte
500 gr di pane secco
500 gr di amaretti
4 uova + 1 per la superficie
250 gr di uvetta
150 gr di pinoli
2 pacchetti di cacao amaro (da 75 gr)
150 gr di zucchero (o anche 200, a seconda dei gusti)
150 gr di cedro candito
100 grammi di burro

Mettete il pane a pezzi a macerare nel latte tiepido (se il latte non basta, aggiungete acqua bollente, fino a coprire completamente il pane). Ogni tanto mescolate per farlo inzuppare per bene: va lasciato a bagno per almeno 3-4 ore. Quando sarà pronto, scolatelo e passatelo con lo schiacciapatate o con il passaverdure per evitare che rimangano degli "occhielli di pane" nella torta. Sbriciolare finemente gli amaretti e ammollare l'uvetta in acqua tiepida. Unite quindi gli ingredienti al pane: amaretti, cacao, zucchero, l'uvetta strizzata, i pinoli e il cedro a pezzetti) amalgamandoli bene. Imburrate le teglie, versate il composto, livellatelo e copritelo con l'uovo sbattuto che farà la crosticina e qualche pinolo per decorare. Infornate a 180° gradi per circa un’ora. La torta deve essere abbastanza morbida e "umida", ma vale la prova stecchino. Buona merenda!

Becoming Jane. Austen compie 235 anni.. Auguri!


E' tardi -e sono abbastanza distrutta-, ma non posso andare a letto prima di ricordare che il 16 dicembre di 235 anni fa, nel 1775, nasceva Jane Austen, la più celebre scrittrice britannica. Google oggi (ormai ieri) le ha fatto omaggio con un logo dedicato. 
Di film ispirati ai suoi romanzi ce ne sono diversi, anche in più adattamenti (Orgoglio e Pregiudizio, Ragione e Sentimento, Persuasione...), ma questi li posterò con calma, con tanto di abbinamento culinario. 
Per ora la ricordo con il trailer di un carinissimo film con Anne Hathaway, Becoming Jane, che ci racconta un po' della sua (breve) vita e la storia d'amore sfortunata con Tom Lefroy (James McAvoy).  
Auguri Jane!

Anne Hathaway è Jane Austen

mercoledì 15 dicembre 2010

Cinericetta di Natale: un cuore di frolla per Edward mani di forbice


Winona Ryder (Kim) balla nella neve creata da Edward
Avendo lanciato l'iniziativa delle Cinericette di Natale, non posso che postare la mia!
Ogni inverno, precisamente attorno Natale, in tivù passano Edward mani di forbice, uno dei film più poetici di Tim Burton e io non mi stanco mai di guardarlo. Edward (Johnny Deep) è un ragazzo speciale: è nato dal genio di un eccentrico scienziato che, non avendo figli propri, ha deciso di crearne uno su misura. Purtroppo, dopo aver costruito Edwards pezzo per pezzo, con capelli, occhi, bocca, denti e pelle, lo scienziato muore prima di montargli le mani umane, lasciandolo con delle forbici al posto delle dita. Una signora lo trova, abbandonato nel gotico castello di suo padre, e lo accoglie in casa.
I vicini saranno in parte affascinati ma diffidenti nei confronti di Edward. Dopo un iniziale idillio fatto di barbecue, giardinaggio ed estrosi tagli di capelli alle "desperate housewives" del circondario, le forbici di Edward saranno additate come pericolosi strumenti diabolici e il ragazzo costretto a fuggire al castello, dove, scolpendo statue di ghiaccio in onore della bella Kim (Winona Ryder) di cui è innamorato, farà conoscere per la prima volta la neve alla piccola cittadina "wasp" che lo ospitava.
Il film è una favola sulla diversità, sui meravigliosi talenti che può nascondere, sull'amore che non ne tiene conto e sulla paura che invece ci porta a rifiutarla e a spingerla lontano... Un messaggio bellissimo che coincide con lo spirito del Natale!
E la cucina, che c'entra? Molte volte nella storia appare il cibo: a cena, per sottolineare le difficoltà di Edward a mangiare come tutti gli altri, al barbecue con i vicini, dove il ragazzo viene rimpinzato di insalata russa, flan e timballi dalle quarantenni annoiate del quartiere. Ma la scena più bella è un ricordo: un ricordo di quando lo scienziato papà aveva creato con i suoi portentosi macchinari dei biscotti a forma di cuore, avendo proprio in quel momento -forse- l'idea di trasformare un piccolo robot in un figlio in carne e ossa. 
Per questo vi lascio la ricetta di questi semplici Cuori di frolla, ottimi da regalare per le feste natalizie. Ecco il biscotto nel film:


Ingredienti 
200 gr di zucchero a velo
300 gr di burro
3 tuorli d'uovo + 1 uovo intero
500 gr di farina
60 gr di mandorle in polvere
scorza di limone
sale

Lasciar ammorbidire il burro, ma non troppo, deve essere ancora freddo o l'impasto non verrà. Lavorarlo nel robot da cucina insieme a tuorli d'uovo, zucchero a velo, farina, mandorle in polvere, un po' di scorza di limone e un pizzico di sale, per pochissimi minuti (quanto basta per farla solidificare e amalgamare). Se la frolla si sbriciola recuperatela con un po' d'acqua fredda.
Formate una palla, avvolgetela nella pellicola trasparente e riponetela a riposare almeno un paio d'ore. Dopo stendetela con il mattarello creando uno strato spesso circa due centimetri e ritagliate dei cuori con un apposito stampino. Cuocere in forno a 180 gradi per circa 10 minuti.
Buon Natale!

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giovedì 9 dicembre 2010

A.A.A. Cinericette di Natale cercansi

L'8 dicembre è la giornata in cui tradizionalmente si preparano le decorazioni per il Natale; ma oltre ad aver predisposto  presepi, alberi, candeline, fili argentati, piccole renne e babbi natali, stiamo già pensando a qualcosa di speciale da cucinare e gustare tra feste e cenoni con familiari e amici... e a qualche bel film natalizio con cui ci coccoleremo insieme a loro in una serata nevosa di vacanza, senza preoccupazioni lavorative, immerse nell'atmosfera della più bella festa dell'anno. Allora perchè non condividere una CINERICETTA DI NATALE
Partecipare è semplice. 
Scegliete un film che per voi si lega al Natale e che rivedreste all'infinito; legatelo alla ricetta di un piatto che si in abbina in qualche modo alla pellicola. L'ispirazione è libera: può essere un cibo citato nel film, o un piatto tipico della nazione del film o ancora qualcosa ispirato a un particolare, un personaggio, una situazione. 
Per chi ha un blog: scrivete un post intitolato CINERICETTA DI NATALE e indicate chi vi ha suggerito di partecipare. Chi non ha una pagina web può comunque partecipare commentando questo post!
Avete tempo fino al 22 dicembre. In questo modo entro Natale creerò un piccolo archivio di ricette e film natalizi da condividere con voi (l'idea è creare un pdf che invierò a tutti i partecipanti).
Aderite numerose! 
Ecco il bannerino da riportare sul vostro blog/post! Trovate il codice da copiare qui a fianco.


  

mercoledì 8 dicembre 2010

Ricetta del buonumore... tra pizza e Piccole Donne

Oggi è una giornata pessima dal punto di vista meteo, piovosa, fredda e nebbiosa. Per cui ho deciso di accantonare per un solo giorno il consueto film+ricetta e partecipare all'iniziativa lanciata da Mezzaluna, ovvero descrivere la mia ricetta del buonumore.
Le cose che mi fanno stare bene?
Un luogo
Mare, mare, mare. La semplice vista mi rilassa e mi fa sognare. E poi, ovviamente, il mio rifugio personale, la mia casina!
Un profumo
Il profumo di una torta di mele alla cannella che lievita nel forno caldo.. impagabile. E quello dei gelsomini fioriti, d'estate.
Un cibo o una bevanda
Non sarò molto originale, ma direi la pizza! Alta, bassa, casalinga o di pizzeria, la adoro in ogni modo.
Un suono
Un gatto che fa le fusa.... l'acqua che scorre nella doccia... le onde del mare...
Un film
Impresa ardua sceglierne uno, soprattutto per me che sono sempre alla ricerca di nuovi film da scoprire! Dato che ci avviciniamo a Natale, però, per questo momento pescherò dalla lista di film che si rivedono volentieri durante le feste... e dico Piccole Donne, ma non quello del 1994 con Wynona Rider (che pure mi piacque), ma la versione del 1949, con June Allison (Jo), Elizabeth Taylor (Amy), Janet Leigh (Meg) e Margaret O'Brien (Beth). Se anche voi amate neve, romanticismo e buoni sentimenti, unito al fascino dei vecchi film in bianco e nero, non potete perdervelo.







martedì 7 dicembre 2010

In cucina come le Desperate Housewives: due torte di pere

Questo pomeriggio mi sono sentita una delle Desperate Housewives, per la precisione un incrocio tra Brie Van De Kamp e Susan Mayer: alle prese con fornelli e la volontà che fosse tutto perfetto come la prima, ma un po' pasticciona (dovevate vedere come avevo ridotto la cucina) come la seconda. 
Mi sono infatti dedicata a due torte, una dolce e una salata, e poi ho preparato la cena (pollo al curry+ riso e panna cotta al caffè). 

Torta di pere e mandorle & torta salata di pere e taleggio

Ecco le due torte sorelline, entrambe ancora nella teglia, perché domani verranno trasportate a casa dei miei genitori, ed entrambe a base di pere
La prima è la ricetta della torta di pere e mandorle che ho copiato a Strawberry Blonde, seguendola con dovizia (poiché le ricette tramandate dalle nonne non si discutono!). La trovate qui.
La seconda invece è una torta semi salata... Vi ricordate quel detto "al contadino non far sapere quant'è buono il formaggio con le pere"... Beh, avendo in casa ancora un pezzo del taleggio (inaugurato ieri con il condimento degli gnocchi), che è uno dei formaggi che meglio si sposa con la pera, ho preparato una torta molto facile e veloce, con una base di pasta sfoglia. 

Ingredienti per la torta di pere e taleggio
Pasta sfoglia tonda fresca
2 pere (Abate o Conference)
50 gr di taleggio
50 gr di crescenza
zenzero
Stendete la base in una teglia, bucherellate il fondo, mettete il taleggio e metà della crescenza a pezzettini. Dopo aver sbucciato le pere, tagliatele a fettine sottili e cospargetele con un cucchiaino di polvere di zenzero. Disponetele a raggiera sopra il formaggio, coprite con la crescenza rimasta, abbassate il bordo della pasta e infornate a 180 gradi per circa 40 minuti: sarà pronta quando bordo e crescenza fanno la crosticina. Potete servirla come antipasto... oppure a fine pasto come "alternativa" a formaggio e frutta!
Per i curiosi della serie Desperate Housewife, stiamo parlando di un successo planetario della ABC, arrivato alla settima stagione. Protagoniste Eva Longoria, Teri Hatcher, Felicity Huffman e Marcia Cross, che grazie alle "Casalinghe disperate" hanno visto decollare le loro carriere (in particolare la Longoria e la Huffman). Il centro di tutte le vicende è Wisteria Lane, il quartiere residenziale di una città immaginaria dove le quattro casalinghe vivono, amano, scoprono segreti, combinano guai. Una sorta di mix tra drama, commedia, giallo e soap opera. E voi, a quale housewife siete più simili?

L'ultima serie ha visto l'arrivo di una nuova casalinga, interpretata da Vanessa Williams

lunedì 6 dicembre 2010

Gnocchi di zucca con crema di taleggio e verdure. Da gustare con un classico a piacere

Stasera ho inventato questa ricetta, che in realtà non è difficile né d'avanguardia, semplicemente sono andata a ispirazione. Avevo una zucchetta da circa mezzo chilo e ho pensato di farci degli gnocchi, ma poiché il solito burro e salvia mi annoiava, ho pensato a un sugo di verdura e formaggio. Ecco come preparare questi gnocchi di zucca e patate, con crema di taleggio e verdurine. Le dosi sono per 4 persone.

Per gli gnocchi
500 gr di zucca
3 patate medie
200 gr di farina
1 uovo
sale
noce moscata
Per il sugo
2 zucchine
2 carota
1 cipolla piccola (o metà)
40 gr di taleggio
40 gr di formaggio philadelphia
sale
pepe
1 po' di latte
olio e.v.o.

Cuocete a vapore in pentola a pressione la zucca e le patate (circa 10 minuti dal fischio). Passatele con lo schiacciapatate, aggiungete alla purea sale, noce moscata a piacere, 200 gr di farina setacciata e un tuorlo d'uovo per amalgamare il tutto. Create una palla e poi procedete a stendere sulla spianatoia infarinata (o su un foglio di carta da forno, se non volete sporcare) delle strisce di pasta, che taglierete grossolanamente a quadratini. Nel frattempo: fate un soffritto con la cipolla, grattuggiate alla julienne carote e zucchine e cuocete per dieci minuti; salate, pepate. Frullate con il minipimer metà della verdura insieme al taleggio, il Philadelphia e qualche cucchiaio di latte. Cuocete gli gnocchi un po' alla volta in acqua salata, togliendoli con una schiumarola quando vengono a galla naturalmente. Saltateli con la metà della verdura in padella e poi versateli in una terrina o pirofila. Aggiungete la crema di formaggio e verdure, mescolate et voilà, il gioco è fatto.
Ve li consiglio per una cenetta rilassata, gustandoli insieme a un buon vino rosso e un classico indimenticabile in bianco e nero, come Casablanca... o a una novità assoluta come Nowhere Boy, di cui vi ho parlato ieri. Buon appetito! 

domenica 5 dicembre 2010

Nowhere boy, il giovane Lennon tra chitarre e fish&chips



Venerdì è uscito nelle sale italiane Nowhere Boy (regia di Sam Taylor-Wood), il film che ripercorre l'adolescenza di John Lennon, gli anni prima che, insieme con l'amico Paul McCartney, costituisse i Beatles e si trasformasse in una leggenda. Avvertenza: chi si aspetta un film infarcito di riferimenti musicali o di "dietro le quinte" sulle canzoni, resterà deluso. Chi spera di trovare la prova provata, l'epifania della genialità di Lennon, resterà ugualmente deluso. Nowhere Boy, semmai, sfronda il mito per restituirci, semplicemente, un ragazzo. Un ragazzo che dietro una corazza di sfrontatezza, strafottenza e spregiudicatezza, nasconde un animo fragile e profondamente toccato dalle proprie vicende familiari: dalla morte dello zio George, unica figura simile a un padre che John conosca; da zia Mimi, che vorrebbe educarlo al classico contegno inglese e lotta per lui contro la sorella, ai suoi occhi madre indegna. E da questa madre, Julia, che dopo anni di assenza all'improvviso torna nella vita di John e come un uragano la sconvolge, con entusiasmi esagerati alternati a vortici di tristezza o con il suo ammiccare di fronte agli amici, il suo parlare di sesso e rock'n'roll e le cene improvvisate a base di fish & chips nella carta assorbente. Se vi interessa la storia di un ragazzo "con la fame", che si fa strada attraverso l'adolescenza e arriva ai confini della vita adulta grazie alla musica, allora Nowhere Boy vi piacerà. Nel frattempo, ecco la ricetta per preparare voi stessi i fish & chips della migliore tradizione inglese. 

foto da http://www.londra.at/web/it/londra/
Fish & chips per 4 persone.
800 gr di filetti di merluzzo deliscati
succo di 1 limone
salsa Worchester
1 cucchiaio di senape
1 chilo di patate
Per la pastella: 
200 gr di farina 00,
2 uova,
1 cucchiaio di zucchero,
mezzo cucchiaino di sale,
6 cucchiai di acqua gasata,
6 cucchiai di birra,
6 cucchiai di latte

Il segreto dei fish & chips sta nella particolare pastella, molto corposa. Per prepararla bisogna sbattere i tuorli di uovo con la birra, lo zucchero, il sale, l'acqua e il latte. A questo punto incorporate la farina setacciata, pian piano per non creare grumi: dovrà risultare un composto omogeneo e liscio, che farete riposare mezz'oretta. Alla fine, montate gli albumi e uniteli alla pastella. Marinate i filetti di pesce in una salsa fatta con senape, succo di limone e salsa Worchester. Scolateli e immergeteli nella farina e poi nella pastella. Friggeteli in olio di semi finché non sono dorati. Il pesce va accompagnato a patate fritte tagliate spesse. 

Gossip. L'attore che fa John Lennon si chiama Aaron Johnson, ha 20 anni ed è in questo momento al cinema anche con il film Kick-Ass. Ma soprattutto, sta con la regista Sam Taylor-Wood incontrata sul set di Nowhere Boy, classe 1967; e lei ora è incinta. Mah. Misteri dell'amore (?). Vi invito a vedere la loro foto insieme su IMDB.

venerdì 3 dicembre 2010

Che fine hanno fatto i Morgan? Esperimento (culinario) non riuscito



Avete presente quando lo sformato si sgonfia, la torta non lievita, la maionese impazzisce o la frittata si attacca tutta alla pentola? Guardando "Che fine hanno fatto i Morgan?" proverete più o meno la stessa sensazione: delusione mista ad amarezza per un'occasione mancata. 
Hugh Grant è invecchiatissimo e imbarazzante, con la sua recitazione a mossette, un continuo digrignar di denti cavallini e lo sguardo sempre altrove quando parla diretto a Sara Jessica Parker. Quest'ultima appare sciupata, spogliata delle mise da passerella a cui ci ha abituato in Sex & The City, e anche un po' noiosetta.
Tra i due non c'è la benché minima alchimia e infatti le scene romantiche, così come quelle dei litigi, risultano artefatte. La storia, poi, è una somma di cliché; a partire dalla presentazione della coppia, due-newyorkesi-di-successo-in-crisi-matrimoniale-per-infedeltà-di-lui, che poi si scopre essere causata dall'isterismo di lei, che da tempo cercava di rimanere incinta senza successo.
Per farla breve, i due si stanno separando, ma dopo una cena insieme assistono a un omicidio e vengono spediti nel Wyoming all'interno del programma protezione testimoni dell'FBI. Lì troveranno ad attenderli uno stereotipato paesino rurale dove gli uomini girano vestiti da cow boy, le donne assomigliano a Sarah Palin e tutti passano il tempo tra Bingo e rodei o sparando ai cervi e agli orsi. Se almeno questa trama inconsistente fosse infarcita di battute esilaranti, ci godremmo il film senza tante storie. Invece non si ride mai e il buonismo impera, culminando in un lieto fine che causa il diabete. E nemmeno sul  fronte cibo il film brilla: troviamo solo la scena di una colazione, quando gli ospiti campagnoli preparano alla Parker uova e bacon, ma lei è vegetariana e non mangerà nulla. Peccato.

giovedì 2 dicembre 2010

L'arte di arrangiarsi: gattò di patate rivisitato e Matrimonio all'italiana

Dopo la torta, vi lascio la "nordic version" di un altro piatto a base di patate la cui origine si contendono francesi, che lo chiamano gateau, e napoletani, che lo hanno trasformato in gattò (meno sofisticato ma più confacente alla sostanziosità della pietanza). Il gattò di patate vero prevede salame e provola campana affumicata. Io l'altra sera non avevo né l'uno né l'altra, così mi sono ingegnata con dei sostitutivi. L'arte d'arrangiarsi d'altra parte è tipica dei napoletani, che quindi potrebbero apprezzare. Una napoletana doc, Sophia Loren, ha dato vita sullo schermo a un personaggio unico nell'arte di arrangiarsi, una figura mitica che proviene dal teatro di Eduardo De Filippo. Parlo ovviamente di Filumena Marturano e della versione cinematografica di Vittorio De Sica, Matrimonio all'italiana. Un grande classico che si rivede sempre volentieri, anche per l'accoppiata vincente Loren-Mastroianni. La trama? Per i pochi che non la conoscessero, la trovate qui.
Nel frattempo eccovi la ricetta del mio gattoncino:

700 grammi di patate
3 fette di prosciutto cotto
60 gr di scamorza affumicata
50 gr di formaggio grattuggiato tra parmigiano e pecorino romano
50 gr circa di gorgonzola
1 uovo
noce moscata
sale
pangrattato
latte q.b


Eh già ci ho messo il gorgonzola. Era lì che mi guardava, aperto da un po', e l'ho fatto fuori. Essendo un formaggio estremamente scioglievole, vi assicuro che ci stava bene. Ma andiamo con ordine. Tagliuzzate a pezzetti la scamorza affumicata e il gorgonzola. Cuocete le patate a vapore, schiacciatele, salatele, aggiungete la noce moscata a piacere, il formaggio grattuggiato e quello a pezzettini, e un uovo sbattuto. Mescolate bene il tutto, se viene troppo gnucco aggiungete qualche cucchiaio di latte. In una teglia di ceramica imburrata (non molto grande) versate metà del composto, adagiate il prosciutto a pezzetti e coprite con il resto del purè. Spolverizzate di pangrattato e fiocchetti di burro. In forno per circa 45-50 minuti a 180 gradi. Lasciatelo raffreddare un pochino prima di servire. Cià!

Sophia Loren e Marcello Mastroianni nel film


martedì 30 novembre 2010

Dall'Irlanda con furore: la torta di mele con le patate e Leap Year


A volte succede. Compri una cosa e te ne dimentichi. E magari la ricompri. Stasera è arrivato l'omino Esselunga e tra le tante cose mi ha consegnato un bel sacchetto da 2 chili di patate. Di solito le tengo nel forno perché a) non ho posto altrove b) almeno stanno al buio. Peccato che quando l'ho aperto ci ho trovato un altro chilo e mezzo di patate che avevo comprato la settimana scorsa e avevo totalmente rimosso dalla mia memoria. E così eccomi in cucina, come una contadina irlandese del diciannovesimo secolo, a inventarmi qualche modo per far fuori le patate vecchie (già facevano i germogli, argh). 
Le ho cotte tutte a vapore e poi ho preparato un mini gatò (altra ricetta, altra puntata) e una torta irlandese (chi altri poteva usare le patate per i dolci?) che ho rubato a La Dolcetteria (thanks), sostituendo lo zenzero con la cannella, la marmellata di albicocche con quella di prugne (quella avevo!) e aggiungendo un cucchiaino di lievito (ho sempre il terrore che la pasta risulti gnucca senza neanche un po' di lievito).
Ecco la mia versione.

Eccola qua, appena sfornata (foto orrida, scusatemi)
Torta di mele irlandese con le patate 
500 gr di patate
150 gr di farina
1 cucchiaino di lievito
100 gr di zucchero
70 gr di burro
1 uovo
3 grosse mele golden o renetta
2 cucchiai di zucchero di canna
2 cucchiai di pangrattato
3 cucchiai di marmellata
cannella

Cuocete le patate a vapore e schiacciatele. Aggiungete il burro sciolto, lo zucchero, l'uovo sbattuto, la farina, 1 cucchiaino di cannella. Impastate il tutto. Stendete un velo di carta da forno in una teglia rotonda e fate aderire metà dell'impasto alla teglia, creando una base uniforme. Spalmate i tre cucchiai di marmellata (del gusto che preferite) sulla base, aggiungere le mele tagliate a pezzetti che avrete mescolato con i due cucchiai di pangrattato e lo zucchero di canna e se volete altra cannella. Ricoprire con il resto della pasta, stesa a disco con un mattarello (fatelo sulla carta forno o si attacca tutto). Infornate a 180 gradi per circa 1 ora.

In tutto questo parlare d'Irlanda mi viene in mente una commedia con Amy Adams vista qualche mese fa, che si intitola Leap Year, Una proposta per dire sì in italiano. I buoni motivi per guardarlo sono i paesaggi verdi irlandesi e Matthew Goode, che le più attente di voi ricorderanno in Match Point dove interpretava l'amico del maledetto Jonathan Rhys Meyers (odioso) nonché fidanzato di Scarlett Johannson. Un tipo carino dal tipico fascino inglese (ma qui fa l'irlandese, aiuto, l'Eyre inorridisce) con occhi chiari e capelli scuri. Per il resto siamo di fronte a qualcosa di piuttosto prevedibile, ma se siete amanti della commedia o siete inguaribili romantiche, il film fa per voi. In alcuni momenti ci sono anche delle chicche divertenti. Buona Irlanda a tutti!



Star Food. Drew Barrymore: for maccaroni & cheese I would ...Go the distance


Drew Barrymore e Justin Long
Drew Barrymore, una delle attrici più celebri e convincenti della commedia americana (che ha appena debuttato nel ruolo di regista con il fim Whip it!, con Ellen Page), confessa di essere piuttosto esigente in fatto di cibo, anche perchè è vegetariana e non trova facilmente qualcosa che la soddisfi davvero.
La star di Charlie's Angels ha però spiegato che non mangiare carne non rende la sua dieta del tutto salutare, anzi. "Sono come una teenager in fatto di gusti culinari. Mangio burro di arachidi con le banane, adoro i sandwich al formaggio grigliati e soprattutto maccaroni and cheese".
Cosa sono? Una specie di pasta pasticciata con besciamella e formaggi passata al forno, di cui trovate la ricetta QUI.
Ma al di là della dieta, secondo Drew, il segreto per apparire in forma è la soddisfazione personale. "Sono felice e credo che la felicità renda più belli: le persone contente diventano come specchi, riflettono la loro felicità". E a giudicare da come appare radiosa, tutto va a gonfie vele tra lei e il fidanzato Justin Long, che recita con lei nel divertente "Going the distance", Amore a mille miglia
Il film racconta una storia che nasce senza troppe aspettative e incredibilmente si rivela vero amore, dovendo poi sfidare le mille miglia New York-San Francisco. Cellulari, computer e viaggi aerei improvvisati saranno gli unici alleati del rapporto, mentre amici, parenti sopra le righe e crisi economica metteranno a dura prova il loro amore a distanza. Un film divertente e senza troppe pretese (ma meno stupido di tante commedie che girano!) e che vi consiglio per una serata relax.


Alla prima di Going the Distance

Una scena del film

venerdì 26 novembre 2010

The Switch, in poltrona con nachos e guacamole



Wally (Jason Bateman) non è il principe azzurro: indossa maglioni orribili, è cinico, un po' nevrotico, ipocondriaco, dice quello che pensa anche se non ti fa piacere e quando si ubriaca diventa più cretino di un quindicenne. Per questo Kassie (Jennifer Aniston), pur considerandolo il suo miglior amico, lo scarta come donatore quando decide di avere un bambino da sola. Ma al "party d'inseminazione" non tutto va per il verso giusto. E quando sei anni dopo Wally incontra il piccolo Sebastian, animalista testardo e con tendenza a drammatizzare i propri malanni, scopre delle affinità elettive quantomeno sospette.... Se volete un film per trascorrere un'ora e mezza spensierata, potete scegliere Due cuori e una provetta, come hanno orribilmente tradotto il titolo originale The Switch, ovvero lo scambio. Certo, è un filmetto in cui più di una volta indovinerete gli sviluppi della trama e che banalizza totalmente un tema scottante come la fecondazione assistita, riducendo il tutto a una favoletta. Ma le scene con il bambino sono davvero divertenti, così come i personaggi secondari (il donatore "vichingo", l'amica pazza interpretata da Juliette Lewis e il collega-Jeff Goldblum) per cui godetevelo in santa pace, magari spiluccando qualche nachos con guacamole, come quella che Wally si tira addosso goffamente -ormai ubriaco- durante la festa organizzata da Kassie.

Per preparare la Guacamole vi servono:
1 avocado maturo
1/2 cipolla bianca
1 lime
sale
peperoncino
pepe

Alcune versioni di questa salsa mex comprendono salsa chili, pomodori, maionese, cumino... ma io preferisco la ricetta più semplice, più veloce da preparare e con più spazio per il sapore dell'avocado.
Tagliate a piccoli dadini la polpa dell'avocado: schiacciatene 2/3 e tenete da parte gli altri. Poi tagliuzzate a pezzettini mezza cipolla (se è piccola, se no anche meno!) e aggiungetela alla purea. Grattuggiate un po' di scorza di lime e unitela al composto, poi spremetene metà e unite anche il succo alla crema. Aggiungete una punta di peperoncino, sale e pepe e unite i dadini ancora interi. Mescolate e voilà, la vostra specialità messicana è pronta.
Se vi piace la versione con il pomodoro non dovete fare altro che tagliare anche quello a pezzetti piccolini e unirlo a tutto il resto. Se la crema viene poco amalgamata, potete aggiungere un cucchiaino di maionese o un cucchiaio di olio ma io lo sconsiglio, l'avocado è già così burroso!

Un'altra scena divertente del film si svolge in un ristorante: è l'incontro tra Wally e Sebastian. Il primo, convinto di suscitare grandi entusiasmi, ha ordinato un'anatra laccata alla pechinese. Ma il bimbo si oppone alle crudeltà inflitte alle anatre e non ha intenzione di mangiarla.... L'anatra laccata non l'ho mai cucinata e credo che sia pane per i denti di un vero chef: se volete provarci, però, potete dare un'occhiata alla ricetta, sul sito di Cucina Italiana; nel frattempo godetevi la scena.



martedì 23 novembre 2010

Bananas! In a cake, with coconut twist

Oggi ho toccato con mano l'assurdità del sistema giudiziario, perdendo la giornata in un tribunale a testimoniare per un processo di cui non conosco i capi d'accusa e che coinvolge dei tizi che sette anni fa hanno rubato la borsa a me e una mia amica. E dopo sette anni pubblico ministero e avvocati pretendevano che ricordassi la dinamica esatta degli avvenimenti, le frasi pronunciate, le fattezze del locale, l'orario di arrivo (?!!?) e via dicendo: un'assurdità!
Ho perso la giornata, come dicevo, ma sono tornata a casa abbastanza presto per preparare una torta. Ho dato libero sfogo alla fantasia, per cui incrociamo le dita! Volevo provare a fare qualcosa con le banane ma le ricette che ho trovato in internet erano troppo pesanti o troppo  leggere o troppo lunghe o ancora con ingredienti che non avevo. Alla fine ne ho presa una dal sito Dietagratis... e l'ho "ingrassata"! Se volete leggere la versione light la trovate qui, se invece ritenete che una torta senza condimento nè uova non sia tale, vedete se vi aggrada questa:





Torta alle banane, cocco e gocce di cioccolato
1 vasetto da 125 gr yogurt alla banana
1 banana grande o (1 banana e 1\2)
100 gr di zucchero di canna
50 gr di burro + burro per la teglia
250 gr di farina 00
30 gr di fecola di patate
50 gr di farina di cocco
40 gr di gocce di cioccolato fondente
2 uova
1/2 bustina di lievito
latte quanto basta (almeno 1 bicchiere)





In una ciotola setacciate la farina con la fecola, il lievito, lo zucchero di canna e la farina di cocco. Frullate la banana con lo yogurt. Sciogliete il burro a bagnomaria. In un altro contenitore sbattete i tuorli d'uovo, incorporate il burro sciolto e il frullato di banane e yogurt, mescolando fino a creare una crema densa. A parte  montate a neve gli albumi. Unite la cremina alle farine, aggiungete il latte fino a ottenere la giusta consistenza, incorporare gli albumi e infine le gocce di cioccolato. Versate in una teglia imburrata e spolverizzate con altra farina di cocco. Cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 50 minuti. 
Vi saluto con un film che ha per titolo l'ingrediente principale della torta: Bananas (Il dittatore dello stato libero di Bananas, in italiano), di Woody Allen (1971). 
Godetevi il trailer:

Chi ben comincia... il mio parere sui film visti tra fine e inzio anno

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