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sabato 8 settembre 2012

Il ritorno: mio e del Cavaliere Oscuro. Con crostata di crema alla nutella

Il mio blocco del blogger (versione moderna e digital del blocco dello scrittore) è -finalmente- finito. Dopo un mese e mezzo di stand by, complici le vacanze, il caldo, la vita... eccomi qui. Avrei voluto stupirvi con effetti speciali, ma in fondo credo che il miglior bentornato nella mia cucina e accanto a me, sulla mia personale poltroncina da cinema, sia con un dolce ad alto contenuto di cioccolato e un film da non perdere.



Per quanto riguarda il film, non posso che parlarvi de Il cavaliere oscuro - il ritorno, terzo e ultimo capitolo della trilogia firmata da Christopher Nolan, regista ormai consacrato grazie al successo ottenuto con Inception. Batman è sempre stato uno dei miei supereroi preferiti, insieme con Superman. Sarò banale, eh, e poi non ho una grande cultura dei fumetti Marvel.. anzi ammetto di non averli proprio mai letti... Comunque la figura di Bruce Wayne, miliardario triste e assetato di giustizia, con quel travestimento nero da pipistrello, lo sguardo nascosto dalla maschera e la bocca che non ride mai, mi ha sempre intrigato.
Nolan ha avuto il merito di rendere Batman verosimile, cioé non realistico ma abbastanza simile a una persona vera da farci provare empatia per lui e le sue vicende. Addio quindi allo stile fumettoso e ai cattivi grotteschi di Tim Burton, che diresse gli adattamenti cinematografici del 1985 e del 1992, no alle versioni senza carattere di Batman Forever e Batman & Robin, firmate da Joel Schumacher (con i volti di Val Kilmer prima e George Clooney dopo... dimenticabili).
Nolan porta tutto a un altro livello, come abbiamo già visto in Batman Begins e Il cavaliere oscuro. C'è la genesi, un buon intreccio, un po' di psicologia dei personaggi. E Christian Bale, che è indubbiamente il miglior attore abbia mai indossato la tutina nera del giustiziere di Gotham e, tra l'altro, è sempre un bel vedere (con lo sguardo un po' tormentato e quel labbro sottile che si increspa in ghigni tanto improbabili quanto espressivi).




In molti hanno già detto che il terzo capitolo non è all'altezza del precedente: forse manca un cattivo di vero spessore come Joker (questo Bane non mi ha convinto del tutto) e non a tutti è piaciuta l'evoluzione della storia con Catwoman, che in realtà in questo film non viene mai definita tale, ma chiamata sempre con il suo vero nome, Selina Kyle. Io ivece ho apprezzato lo sforzo per rendere questo personaggio un po' diverso, anche grazie al volto di solito angelico di Anne Hathaway. Pollice su anche per l'insolito e utile Robin senza maschere e calzamaglie, interpretato da Jason Gordon Lewitt, che finalmente dà senso e credibilità a questo personaggio. Il film contiene qualche ingenuità e un po' di battute ad effetto ma, suvvia, stiamo sempre parlando di un film su Batman, o no?





Il resto è macchine che volano, moto transformer che sfrecciano, avventura, azione. Sullo sfondo, a rendere tutto coerente e interessante, dolore, dramma personale, determinazione, speranza e redenzione. Direi che ce n'è per tutti i gusti e va visto.
Ah, dimenticavo. Il film dura 2ore e 45: io non le ho sentite, perché il ritmo è incalzante e non ci si annoia. Ma sappiatelo, voi temerari che al cinema prediligete il secondo spettacolo!




Nero e voluttuoso come il mantello di Batman è questo dolce. Una torta che potrebbe essere prescritta come antidepressivo, vista la concentrazione di cioccolato, anzi, della crema di cioccolato e nocciole più addictive che c'è. Sto parlando della Nutella, ovviamente. Non la comprerò più, almeno per un po', perché dopo aver creato questa torta, il restante contenuto del vasetto è scomparso in pochi giorni. L'avranno mangiato i folletti, chissà. O magari l'ha rubata Catwoman.

Crostata con crema pasticcera alla nutella

Per la frolla al cacao
300 grammi di farina 00
150 grammi di burro
170 grammi di zucchero
3 cucchiai di cacao amaro
1 tuorlo
1 uovo intero

Per la crema 
500 ml di latte
4 tuorli d'uovo
140 grammi di zucchero
100 grammi di farina
scorza di limone
2 cucchiaiate colme di nutella

Guarnizione
Pinoli tostati
Scaglie di cioccolato fondente (io Chocaviar Venchi)


Preparare la frolla, lavorando nella planetaria la farina con il burro freddo e aggiungendo poi lo zucchero, il cacao setacciato, il tuorlo e l'uovo intero. Appena l'impasto si addenserà attorno alla frusta in modo compatto, ponete la frolla a riposare in frigo avvolta nella pellicola trasparente, per circa mezz'ora. Preparare la crema pasticcera, il procedimento lo trovate qui. Coprire con pellicola a contatto e lasciarla raffreddare. Una volta tiepida, aggiungere la nutella e mescolare per bene. Finito il riposo, stendere la frolla con un mattarello in uno stampo imburrato o rivestito di carta forno. Cuocere in bianco per circa 35-40 minuti a 180 gradi, ponendo un foglio di carta forno e dei pesetti (o ceci o fagioli secchi) all'interno. Una volta cotta, estrarre dal forno e lasciar raffreddare. Riempire poi con la crema pasticcera alla nutella, decorare con i pinoli e il Chocaviar o delle scaglie di cioccolato fondente nero. Lasciatela riposare qualche ora, poi prendetevi una fetta e godetevi una coccola di cacao. Conservate in frigo (max 2-3 gg).

domenica 22 luglio 2012

Crostata con composta di frutta mista home made e un doc animalista

Buttare il cibo è una cosa che, come ci hanno insegnato le nostre mamme e ancora di più i nostri nonni, non si fa. Anni fa ero meno sensibile all'argomento: mi rifiutavo di perder tempo a ripulire un frutto ammaccato o un pezzetto di formaggio ammuffito ed ero restia a finire qualcosa di cui non avevo voglia solo perché doveva essere consumato in quanto aperto e/o in scadenza. Oggi sono sicuramente più brava, ma ammetto che mi capita ancora di ritrovare in fondo al cassetto del frigo una pallina ammuffita che un tempo era un limone, una testa di aglio rattrappita o ancora avanzi vari abbandonati nei tupperware. Più spesso faccio dei raid in cui racimolo verdure allo stadio "o mi cucini ora o mai più". Ma se le zucchine o le melanzane un po' fiappe, una volta pulite e spadellate, fanno la loro figura, per la frutta la questione è più complicata. 


Di frutta se ne intendeva parecchio Cezanne....
Metti che hai comprato un cestino di albicocche che cominciano a bacarsi praticamente tutte insieme: hai voglia a togliere il pezzetto bacato e a mangiarle lo stesso. Il problema si moltiplica se hai in frigo frutta diversa, tutta matura e oltre. Oggi ho provato perciò a fare una composta (che sarebbe come la confettura, ma con meno zucchero) di frutta mista e devo dire che mi è piaciuta molto! L'ho utilizzata per una crostata, preparata con la frolla che ho fatto ancora usando la ricotta (sì, come l'altra volta.. adesso m'è preso il trip e mi sa che la rivedrete spesso così) e, sempre per la serie non si butta via niente, una parte di farina di grano saraceno mescolata con quella 00: ho lì un bel sacchettino che, pian piano, sto cercando di smaltire. Torta fatta e spazzolata in men che non si dica: è irresistibile! Provatela anche voi.

Crostata con frolla alla ricotta e grano saraceno con composta di frutta mista


Per la composta 

1 mela golden
2 pesche noci
5 prugne rosse
7-8 albicocche (circa 700 gr di frutta totale)
succo di mezzo limone
120 grammi di zucchero semolato

Sbucciate e tagliate a tocchetti la frutta. Mettetela in un pentolino con lo zucchero e il succo di mezzo limone. Cuocete a fuoco lento per circa 30-40 minuti. Frullate velocemente con il minipimer: otterrete un composto omogeneo e denso. Se preferite i pezzettoni, potete non fare questo passaggio, ma utilizzando frutta diversa dovrete avere l'accortezza di tener conto della consistenza della diversa frutta nella preparazione. Mentre albicocche, pesche e prugne si sfaldano facilmente, le mele ci mettono più tempo; consiglio quindi, se avete intenzione di non frullare, di grattugiare la mela. La mela serve, oltre che per la sua bontà, come gelificante, in quanto contiene molta pectina. Potete così evitare di mettere tanto zucchero (come vedete qui la proporzione è decisamente inferiore a quello della classica confettura, la cui regola è zucchero = metà della frutta). Chiaramente, la consistenza sarà simile a una purea e non a una marmellata. Lasciate raffreddare.

Per la frolla
75 grammi di burro
100 grammi di ricotta
170 grammi di zucchero
2 tuorli
320 grammi di farina 00
80 grammi di farina di grano saraceno
1 cucchiaino di lievito

Lavorate nella planetaria il burro con lo zucchero, aggiungete la ricotta e i tuorli d'uovo e amalgamate ancora. Unite un po' alla volta il mix di farine con il lievito e aumentate la velocità (sul mio KA, a velocità 4 per una ventina di secondi) fino a che il composto non si addensa attorno alla frusta. Stoppate, formate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciate in frigo per un'oretta. 
Una volta riposata, stendete due terzi della frolla e rivestite uno stampo per crostate imburrato. Bucherellate il fondo con una forchetta. Versate all'interno la composta di frutta, livellate bene. Stendete la restante pasta frolla, ricavate delle strisce, disponetele sulla torta in diagonale prima da un lato e poi dall'altro. Eccola prima del forno:



Infornate a 180 gradi per 30 minuti e.. questo è il risultato a cottura ultimata.. qualche crepa causa spostamento teglia-piatto.. operazione che odio fare.. ma perché mi risulta sempre così difficile?
buona merenda!




Ultimamente, ahimé, ho guardato pochi film, ma vi segnalo una proposta che andrà in onda stasera in tivù. Restando in ottica ecologista -un po' come la composta di frutta, ma per una faccenda un po' più seria- Rai5 propone The Cove, la baia dove muoiono i delfini, un documentario di denuncia sulla pratica terrificante che ogni anno, da aprile a settembre, avviene a largo delle coste di Taji, in Giappone, dove si danno appuntamento i cacciatori di cetacei. I cacciatori catturano i delfini per poi rivenderli soprattutto in Occidente, oppure li uccidono per la carne (consumata in Giappone, tra l'altro ricchissima di mercurio).


Il documentario è stato girato da Ric O'Barry, un addestratore di cetacei, che davanti alla morte di una delle sue delfine, ha cominciato a porsi delle domande sulle condizioni in cui questi animali sono costretti a vivere in cattività. E soprattutto su come i delfini arrivano dall'Oceano alle piscine dei parchi divertimento. Io non l'ho ancora visto, ma ne ho letto pareri entusiasti: certo, sono un po' frenata dal fatto che potrei impressionarmi e stare male tutta la notte. Ma credo che farò un tentativo, sembra valerne la pena. Qui avete il trailer. 




domenica 15 luglio 2012

Crostata per le sorelle con mele, albicocche e frolla alla ricotta. E una commedia sulla famiglia

Ebbene sì, anche io, nonostante le temperature, ho riacceso il forno. Complice qualche mela un po' appassita e delle albicocche non proprio eccelse prese al super, ho deciso di fare una crostata ripiena. All'inizio pensavo di alleggerire la frolla utilizzando la ricotta al posto del burro, ma poi ho letto in rete che alcune ricette non avevano dato risultati soddisfacenti e ho quindi optato per un compromesso. Metà e metà. Metà burro e metà ricotta al posto di 100% burro: il risultato è molto simile alla vera pasta frolla, ma più morbido, friabile, dal gusto delicato. Mi ha conquistato e credo che la rifarò spesso! Non è che questa versione sia del tutto light, ma certamente non ha le calorie della frolla classica. Il ripieno è un po' apple pie, un po' strudel, con qualche tocco d'estate grazie alle albicocche e alla confettura di fichi.
La ricetta? Eccola!



Crostata di mele e albicocche con frolla alla ricotta

Per la frolla
400 grammi di farina 00
180 grammi di zucchero semolato
2 tuorli d'uovo
100 grammi di burro
100 grammi di ricotta
1 cucchiaino di lievito

Per il ripieno
300 grammi di albicocche (pesate con il nocciolo)
4 piccole mele Golden (o 3 medie)
100 grammi di uvetta sultanina
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di confettura di fichi (io Fiordifrutta Fichi Rigoni di Asiago)
2 cucchiai di pangrattato

Mettere a mollo l'uvetta in acqua tiepida. Preparare la frolla: amalgamare il burro freddo e la ricotta con lo zucchero, usando la planetaria o uno sbattitore elettrico (o, alla peggio, una forchetta). Aggiungere i tuorli d'uovo e lavorare l'impasto il minimo indispensabile. Aggiungere la farina setacciata con il lievito, lavorare poco fino a ottenere una palla, avvolgere nella pellicola e lasciar riposare in frigo per almeno mezz'ora. Con questo caldo consiglio anche un'ora. Nel frattempo lavare, sbucciare e tagliare a tocchetti le mele. Lavare e tagliare in quattro le albicocche. Mescolare la frutta con l'uvetta, scolata e strizzata, due cucchiai di zucchero e due cucchiai colmi di confettura di fichi. Quando sarà pronta, stendere la frolla con un mattarello (usare della carta da forno come base se non volete ungere il piano) e rivestire una tortiera im burrata (io a cerniera, diametro 22 cm) con i due terzi della pasta. Bucherellare il fondo con una forchetta e cospargerlo di pangrattato, versare la frutta, livellare e coprire con la restante pasta frolla. Sigillare bene i bordi, bucherellare anche il coperchio di frolla. Infornare a 180 gradi per circa un'ora. Una volta fredda, spolverizzare di zucchero a velo e servire. 



Che ne dite, vi ispira? Io l'ho preparata per un pranzo con le mie sorelline (per modo di dire: sono più giovani di me, ma con i loro 28 e 21 anni sono comunque cresciutelle), venute a trovarmi mentre i miei, beati loro, se la godono già al mare. 
Loro hanno apprezzato e sono certa che anche voi farete lo stesso ;-) 
Il tema del rapporto tra fratelli e sorelle è spesso rappresentato al cinema (e nella letteratura). Generalmente si tratta di personaggi opposti tra loro e le loro differenze sono sfruttate a fini narrativi per mettere in luce le caratteristiche preponderanti del protagonista. 
Importanti in questo senso sono i romanzi (e i film) tratti dai libri di Jane Austen, come Ragione e Sentimento e Orgoglio e Pregiudizio. Per non parlare del classicone Piccole donne.  Sul rapporto tra due fratelli diversi come il giorno e la notte (Craig Sheffer e Brad Pitt) è incentrato anche In mezzo scorre il fiume, di Robert Redford, che ci tuffa nel Montana di inizi 900. Brad Pitt era presente anche nel polpettone Vento di passioni, dove interpretava il bello e impossibile dei tre figli di un ex colonnello che abbandonava l'esercito per ritirarsi a vivere in un ranch del West. 
Cameron Diaz e Toni Colette erano invece due sorelle così diverse da avere in comune solo la taglia delle scarpe nella commedia dolceamara In her Shoes
Potrei continuare con gli esempi, ma mi limiterò a segnalarvi una commedia uscita ora in Italia che si intitola Quell'idiota di nostro fratello (titolo originale Our Idiot Brother) e che parla proprio dei legami familiari, che sono più forti delle differenze negli stili di vita e le divergenze caratteriali.



Ho letto pareri contrastanti su questo film che forse ha la pecca di non esplodere mai al 100% nel suo potenziale comico, apparendo forse un po' incompleto o privo di mordente. In ogni caso non lasciatevi ingannare da un titolo alla Scemo e più scemo, per fortuna siamo su un altro livello. Il protagonista, Paul Rudd, sarebbe un agrigoltore biodinamico, ovvero una specie di hippy tutto peace & love che si dedica a coltivare ortaggi e a fare incroci improbabili (racconta per esempio che sta lavorando al "tomion", incrocio tra pomodoro e cipolla  -tomato & onion, utile a suo dire per tagliare i tempi di preparazione del sugo di pomodoro per la pasta).



Ned è insomma un uomo totalmente naif, ingenuo, sempre positivo e incapace di mentire. Questo lo porta a mettersi nei guai di continuo e ad essere addirittura arrestato. Una volta uscito di prigione scoprirà che la sua fidanzata l'ha bellamente rimpiazzato e cacciato di casa. Senza un posto dove stare, busserà alle porte delle sue tre sorelle, ognuna con un carattere e una vita molto diversa, sconvolgendola involontariamente. Ma i disastri che combinerà, in fondo, serviranno a ciascuna delle sorelle per smuovere le acque e affrontare problemi che nel tempo hanno preferito nascondere sotto il tappeto. Le sorelle sono interpretate dalle adorabili Elisabeth Banks, Zoey Deschanel e Emily Mortimer. Paul Rudd è davvero divertente e anche se il film poteva osare di più, lo promuovo sicuramente per una serata in compagnia da passare con qualche risata. Magari mentre mangiate questa torta con le vostre sorelle e fratelli. :-)
Vi lascio il trailer.




domenica 20 maggio 2012

Una domenica da dimenticare. Con la torta di frutta secca

Torta di frutta secca

Ci sono domeniche, come questa, in cui l'unica cosa saggia è sprofondare sul divano e godersi un  bel film, possibilmente con la pancia piena. Vogliamo parlare del terremoto in Emilia? Vogliamo parlare dell'attentato vergognoso di Brindisi? O del maggio meteorologicamente più infame che io ricordi (pioggia, pioggia, solo pioggia)?
Direi di no.
Direi che è meglio soprassedere, tanto le informazioni su queste cose le avrete già sentite tutte altrove, trattate in modo esaustivo, e non c'è bisogno di commentarle qui.
- NB: Mentre scrivevo, c'è stata un'altra scossa!-
Resta quindi un mal de vivre di fondo che affligge la giornata, mentre la Cote d'Azur è impegnata a celebrare il Festival del cinema di Cannes tra vip sul red carpet e anteprime al Palais du festival.
Presto vi lascerò i miei soliti giochini di accostamenti tra cibo e mise più belle delle star... ma oggi no, non è proprio giornata. 
Oggi mi limito a segnalarvi alcuni dei film in concorso che vorrò vedere quanto prima, appena usciranno nelle sale e a darvi la ricetta di un dolce consolatorio.
Sto parlando di una torta con frutta secca, molto facile ma davvero squisita, relativamente leggera perché grazie alla presenza di mandorle, nocciole e un tocco di pistacchi, che sono frutti oleosi, non avrete bisogno di aggiungere alcun tipo di condimento all'impasto.
Questa torta nasce come modo per finire diversi sacchetti e sacchettini aperti di varie farine e frutta secca. Quindi potete prendere la base e rivisitarla un po' come volete, cambiando le proporzioni delle farine o mettendo ad esempio delle noci o delle arachidi al posto o insieme a mandorle e nocciole, se preferite. Ottima con un té per la merenda in questa maledetta domenica!!



Torta di frutta secca
70 gr di farina 00
30 gr di amido di mais
30 gr di farina di pistacchi
30 gr di farina di mandorle
50 gr di nocciole tritate finemente
50 gr di mandorle spellate tritate finemente
60 gr di mandorle con buccia, spezzettate
125 gr di uvetta sultanina
125 gr di zucchero di canna
1/ 2 bustina di lievito per dolci
40 ml di latte
3 uova

Tritate finemente le mandorle spellate e le nocciole (anche loro spellate). Unite la farina di mandorle e quella di pistacchi e le mandorle con buccia spezzettate. Mettete a bagno in acqua calda l'uvetta. Lavorate i tuorli con lo zucchero di canna e montate a neve gli albumi. Unite la farina setacciata con il lievito al composto di uova e zucchero, aggiungete il mix di frutta secca e bagnate con il latte per rendere l'impasto leggermente più fluido. Strizzate le uvette e asciugatele, passatele in un po' di farina e unitele al composto. Infine incorporate gli albumi facendo attenzione a non smontarli. Versate l'impasto in una teglia ricoperta di carta da forno e cuocete a 180 gradi per 35-40 minuti.
Non si alzerà molto perciò se amate le torte alte dovrete usare una teglia dal diametro ridotto oppure aumentare le dosi. :-) Data la corposità dell'impasto e il sapore molto aromatico una fetta piuttosto bassa, tuttavia, è a mio avviso l'ideale. E poi si può sempre fare il bis!

E veniamo ai film del festival di Cannes...

De rouille et d'os (Ruggine e ossa)
di Jaques Audiard con Marion Cotillard (meravigliosa!)


On the road
di Walter Salles, la storia di Jack Kerouac


Moonrise Kingdom
di Wes Anderson


Amour 
di Michael Haneke


Cosmopolis
di David Chronenberg (curiosa di vedere Pattinson in un "vero" film)


Reality
di Matteo Garrone (unico film italiano in gara)


Mud
di Jeff Nichols



giovedì 17 maggio 2012

Maggio a Mi: le fragole, una torta e il Taste of Milano


Pronti, partenza, via!
Cari foodies di Milano e non, accorrete. Comincia stasera, nel verde dell'Ippodromo di San Siro, la terza edizione di Taste of Milano. Come cos'è?
Prendete un sacchetto di parco giochi, un mazzetto di chef e pasticceri straquotati, chili e chili di ghiottonerie, aggiungete una manciata di blogger, giornalisti e amanti della buona tavola, condite con un filo di musica e innaffiate il tutto con un fiume di bollicine e vini pregiati. 
Quattro giorni dedicati all'eccellenza della cucina, con 100 eventi interattivi, showcooking e i ristoranti più in della città che traslocano sull'erba, per lasciarci sbirciare da vicino i segreti dei cuochi più celebri. 
Ogni ristorante propone tre dei suoi piatti forti in versione taste, a un prezzo tra i 4 e i 6 Euro.
Per i bimbi, invece, sarà studiato un piatto speciale per costruire un Menu kids davvero super.
Ecco i nomi dei ristoranti e degli chef che li animeranno.

  • Alice Ristorante (Viviana Varese
  • Pont de Ferr (Matias Perdomo) 
  • Al V Piano (Grand Visconti Palace) (Matteo Torretta)
  • Benares (pop-up internazionale direttamente da Londra) (Atul Kochhar)
  • D’O (Davide Oldani)
  • Finger’s Garden (Roberto Okabe e Gustavo Young
  • Il Liberty (Andrea Provenzani
  • Innocenti Evasioni  (Tommaso Arrigoni)
  • La Maniera di Carlo (Lorenzo Santi)
  • Ristorante Da Claudio (Filippo Gozzoli)
  • Trattoria Del Nuovo Macello (Marco Tronconi e Giovanni Traversone
  • Vun (Park Hyatt Hotel) (Andrea Aprea)
Se ancora non siete convinti, sbirciate il programma dettagliato sul sito http://www.tasteofmilano.it/
Potete infatti scegliere tra ingressi diurni o serali, in varie formule e nel giorno che fa più comodo a voi.
Non ci resta che incrociare le dita e sperare per un weekend tiepido e soleggiato (dico così mentre prego, dal momento che ho visto le previsioni e non sono proprio il massimo)... perché in fondo siamo a maggio, il mese in cui, come cantava "il Jova" (si vede che non sono più una teenager) "il mondo è bello e invitante di colori".
Ed è anche il mese in cui si cominciano a vedere le fragole al supermercato!
O meglio. Si cominciano a vedere fragole definibili come tali e non verdognoli esperimenti geneticamente modificati di dimensioni abnormi e sapore nullo.
A maggio anche io comincio a comprare le fragole.
E magari me le dimentico in frigo un paio di giorni di troppo... quel tanto che basta a renderle toccatelle.. e perfette per essere infilate in una torta....
provate questa! 

Sofficiosissima, leggera, inzupposa, bbona. Peccato che le fragole sono andate in fondo, nonostante l'"impanatura" nella farina. se avete altri segreti per impedire la discesa folle della frutta, per favore, fatemene partecipe!



Torta margherita alle fragole

250 grammi di farina
30 grammi di frumina
250 grammi di zucchero
1 bustina di vanillina
2 cucchiaini di lievito per dolce
200 grammi di fragole
4 uova
40 ml di olio di semi di arachide

Nella planetaria montate le uova con lo zucchero ad alta velocità per qualche minuto. Mentre il composto monta, lavate e tagliate a tocchetti le fragole. Quando il composto sarà diventato chiaro e spumoso, spegnete, mescolate piano con una spatola senza smontare, unite la vanillina e poi la farina setacciata con il lievito. Lasciate montare ancora un paio di minuti. Spegnete la planetaria, passate le fragole in un po' di farina e incorporatele all'impasto, mescolando con delicatezza. Rivestite una teglia con carta forno, versate il composto, livellate, infornate a 180 gradi per circa un'ora (prova stecchino sempre valida).
Una volta fredda, spolverizzate di zucchero a velo e tagliate a cubotti.

Vi lascio con una scena cult del cinema che ha per protagoniste le fragole... impossibile non riconoscerla.



mercoledì 25 aprile 2012

Plumcake al bacio & i baci più belli del grande schermo

immagine cacao via http://www.noodle-head.com/ immagine nocciole via http://www.mybakingaddiction.com/how-to-peel-skin-hazelnuts/

Buongiorno a tutti, e buon 25 aprile!
Ci voleva questo giorno di vacanza perché tornassi finalmente a scrivere. Eh già, perché il tempo scarseggia sempre, la stanchezza al contrario abbonda e questo è il risultato: ultimo post, 12 gg fa!
Ma ieri sera, complice la prospettiva di una pigra colazione finto domenicale davanti a me, ho deciso di coccolarmi con un bel plum cake dedicato a una delle abbinate più azzeccate della storia dolciaria, ovvero cacao + nocciole. Nutella, Pan di Stelle, Baci Perugina... devo aggiungere altro? Ecco, no, appunto. Meglio la ricetta!

Plum cake al gusto Bacio

200 grammi di farina 00
1 cucchiaino di lievito per dolci
120 grammi di zucchero
2 uova
1/2 bicchiere di olio di arachidi
1/2 bicchiere di latte
70 grammi di nocciole di Giffoni biologiche già pelate (io le ho trovate all'Esselunga)
3 cucchiai di cacao amaro
4 cucchiai di gocce di cioccolato fondente


Rompete le uova e tenete da parte gli albumi. Montate i tuorli delle uova insieme allo zucchero, aggiungete la farina e il lievito, il latte e l'olio. Amalgamate bene, aggiungete il cacao amaro setacciato. Montate gli albumi e incorporateli dolcemente nell'impasto, dal basso verso l'alto per non smontarli. Tritate grossolanamente le nocciole, tenendone da parte una quindicina per guarnire il plumcake. Aggiungete quindi le nocciole a pezzetti e le gocce di cioccolato al composto, amalgamate bene e versate in uno stampo da plum cake imburrato. Guarnite con le nocciole intere che avrete tenuto da parte e, a piacere, con codette di zucchero o altre gocce di cioccolato. Infornate a 180 gradi per circa 45 minuti (controllate con il solito stecchino che il centro sia ben rappreso). 
Una volta raffreddato, lasciatevi conquistare da questo "bacio" di nocciole e cacao, gustandovene una fettona con una bella tazza di tè.

Vi lascio con altri baci, quelli più famosi, romantici e belli del cinema. Ciascuno di questi, secondo me, è un po ' speciale.
Qual è il vostro preferito? Perché vi fa sognare? Non è tra questi? Beh allora segnalatemelo! Vi lascio anche un video carinissimo fatto da Cineblog, un supercut fatto solo di baci (in fondo)!

Ghost: bacio col fantasma
Moulin Rouge: bacio "teatrale"
Spiderman: bacio a testa in giù
Notting Hill: bacio preso alla sprovvista!
Walk the line: bacio a lungo agognato
Titanic: bacio che più scenografico non si può!
Via col vento: classico dei classici
La Dolce Vita: bacio nella fontana
Breakfast at Tiffany's: bacio sotto la pioggia con gatto
Brokeback mountain: bacio fra cow boys
Bridget Jones: bacio sotto la neve, in mutande
500 giorni insieme: bacio sul letto dell'esposizione Ikea
Il favoloso mondo di Amélie: baci per fare conoscenza
The Matrix: bacio mentre il mondo va in pezzi
Espiazione: bacio proibito nella libreria
Guerre Stellari: bacio spaziale
Shakespeare in love: bacio a una donna che si finge uomo
Edward Mani di Forbice: bacio d'addio

mercoledì 7 marzo 2012

Ciambella con yogurt al profumo di Sicilia


Non so voi, ma ho voglia di sole, estate e caldo più che mai! Mi sento veramente giù di tono, sempre stanca.. sarà la primavera? Avrete notato - o forse no - che non ho nemmeno la forza di aggiornare il blog! Sto guardando un po' di film che mi ero persa, recuperando quelli candidati agli Oscar. Ma da lì a scriverne ce ne passa. Tornerò a farlo, ma in questi giorni mi limito a guardare e leggere.
Poco documentata è anche la produzione culinaria di questo periodo.
Tra le varie cose prodotte dal mio forno c'era questa ciambella per la colazione, veramente light (ci sono solo 5 cucchiai di olio qui dentro) e al tempo stesso sofficissima e profumata di mandorle, limoni e arance... insomma una torta che sa di Sicilia! Facile e rapidissima da preparare, non vi deluderà. Se volete potete aumentare le dosi e farla più alta. 


Ciambella con yogurt al profumo di Sicilia
200 grammi di farina e lievito (Molino Chiavazza)
50 grammi di farina di mandorle
150 grammi di zucchero
150 grammi di yogurt greco
1 limone 
1 arancia
2 uova
5 cucchiai di olio di arachidi

Mescolare la farina 00 con quella di mandorle. Separare i tuorli d'uovo dagli albumi. Unire i tuorli allo zucchero, aggiungere lo yogurt e lavorare ancora. Montare a neve gli albumi. Spremere l'arancia e il limone e aggiungere il succo al composto di uova, zucchero e yogurt. Aggiungere anche i cucchiai d'olio e mescolare bene.  Incorporare la farina al composto, amalgamare e infine aggiungere delicatamente gli albumi montati, incorporandoli con movimento dal basso verso l'alto. Versare in uno stampo da ciambella unto con poco olio e cuocere in forno a 180 gradi per 35-40 minuti. 

sabato 11 febbraio 2012

Torta di cioccolato, pere e amaretti e i vostri premi

Buon sabato gelato a tutti! Qui a Milano continua a fare veramente freddo e non resta che accendere il forno per provare a riscaldare un po' l'ambiente.,. Almeno questa è la giustificazione che do alla febbre da bakery -che segue a un'irrefrenabile voglia di dolci e a una più generalizzata fame atavica. Colpa del freddo! (Sì, diciamo così..) Mi sa che a breve mi toccherà riprendere in mano la dieta fatta la scorsa primavera estate, se non voglio arrivare a giugno come Cicciobombo Cannoniere
A proposito di dolci e calorie, sabato scorso è stato il compleanno del mio fidanzato e volevo fargli una torta: ma dato che nel pomeriggio si sfioravano i meno sette gradi, in questa torta c'è solo un uovo. Avevamo fatto la spesa la mattina e me le ero dimenticata, poi la temperatura mi ha scoraggiato dall'uscire di nuovo. Mi sono arrangiata così e devo dire che il risultato è stato comunque di tutto rispetto. Una classica cioccolato e pere con in più il tocco aromatico e profumato degli amaretti. La torta era più buona il giorno dopo: le pere l'avevano resa più umidina e la preferivo. 



Torta di cioccolato, pere e amaretti

200 grammi di Farina e lievito (Molino Chiavazza) o farina normale + 1/2 bustina di lievito
30 grammi di fecola
30 grammi di cacao amaro
150 grammi di zucchero (se preferite, anche 200: assaggiate!)
100 grammi di amaretti
100 grammi di cioccolato fondente
80 grammi di burro
1 bicchiere di latte
1 uovo
3 pere abate

Sbucciate e detorsolate le pere, tagliatele a quartini e mettetele a cuocere in un tegame con due dita d'acqua e poco zucchero per un quarto d'ora, in modo da ammorbidirle. Sbriciolate gli amaretti. In una ciotola miscelate la farina, la fecola, il cacao amaro e lo zucchero; unite gli amaretti sbriciolati. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato ridotto a pezzettini insieme al burro. Una volta raffreddato il composto, aggiungete l'uovo e unitelo agli ingredienti solidi, amalgamate con un po' di latte. 
Scolate le pere e lasciatele raffreddare, tagliatele a fettine. 
Versate l'impasto in una tortiera imburrata, inserite le pere come più vi piace, io le ho messe a raggiera; coprite con qualche fiocchetto di burro e infornate per 45 minuti circa a 180 gradi.  

Oggi non vorrei abbinare film alla ricetta ma ringraziare i blogger che gentilmente mi hanno girato questo "premio" che sta girando in rete da qualche settimana, il Versatile blogger awards.



Come avrete intuito, cari blogger che mi avete onorato con la vostra scelta, sono una frana in queste cose, non ci sto dietro e non ho il tempo materiale di seguirle, quindi mi limito a dirvi un grazie di cuore.
Invito invece tutti i lettori a visitare i blog di chi mi ha gentilmente "premiata"! Si tratta di:


I primi tre sono, come avrete intuito, blog di cucina, gli altri sono di cinema: andate a sbirciarli, ognuno ha un suo stile e contenuti tutti da scoprire.
Buon sabato sera a tutti,
io vado a infilarmi sotto il piumone. :)




domenica 5 febbraio 2012

Torta di banane con noci e uvetta (e una scorta di dvd)

Il gelo prosegue in tutta Italia e Milano, ammantata da residui di neve ghiacciata e da nuovi fiocchi caduti stamattina, ci regala una temperatura di meno sei gradi circa. Tutto gioca a favore di una giornata in casa, spesa tra divano + piumino, dvd, e, ovviamente, fornelli. Per ora vi propongo una torta che ho fatto tre giorni fa, perché avevo delle banane mature avviate all'animalier (= maculate). Una specie di banana bread, ma a forma di ciambella: l'ho portato al lavoro e le mie colleghe hanno particolarmente apprezzato. Ho eliminato la cannella, che di solito va in questa ricetta, perché, pur adorandola con mele, creme, tè e tisane, con la banana non mi piace un granché. In compenso ci sono noci e uvette. Provatela, è davvero una torta velocissima da preparare, leggera e di gran resa! Ho fatto una foto che lascia intravede la finestra del mio soggiorno, speravo di mostrarvi la neve che scendeva abbondante quella mattina, ma non si vede niente, eh eh... si intuisce giusto l'accumulo di neve sul balcone nel palazzo di fronte :)



Torta di banane con noci e uvetta 
300 grammi di farina 00
8 grammi di lievito per dolci
3 banane mature
150 grammi di zucchero
1/2 bicchiere di olio di arachidi
100 grammi di uvette
70 grammi di noci spezzettate
2 uova
burro per la teglia

Montare le uova con lo zucchero. Schiacciare le banane in una terrina e mettere in ammollo le uvette in acqua calda per 10 minuti. Aggiungere l'olio, le banane schiacciate, le noci spezzettate, le uvette ben strizzate e infine la farina al composto di uova e zucchero. Mescolare velocemente e versare in una teglia imburrata (potete usare la ciambella o uno stampo da plum cake). Infornare a 180 gradi per 45 minuti.

E se in questo pomeriggio nevoso avete voglia di un film, ma non sapete cosa guardare, ecco a voi qualche dvd nuovo nuovo, appena uscito.



Nuova versione del romanzo di Charlotte Bronte, con Mia Wasiwskowska nei panni dell'eroina inglese e Michael Fassbender, in questi giorni al cinema con il controverso Shame, a interpretare il tormentato Edward Rochester, signore del castello dove Jane viene assunta come istitutrice.



Un film leggero e divertente: Steve Carrell è un quarantacinquenne in crisi matrimoniale che incontra Ryan Gosling, giovane seduttore impenitente che si propone di fargli dimenticare la moglie, insegnandogli a essere più sicuro di sè e a cambiare look e atteggiamento. Ma anche per Gosling l'amore è dietro l'angolo e gli farà cambiare idea su molte cose...



Ultimo film di Almodovar, parla della vendetta di un chirurgo estetico che "sceglie" il ragazzo che ha tentato di violentare la figlia come cavia per sperimentare la sua creazione, una "pelle sostitutiva", resistente e ignifuga, realizzata in laboratorio dopo la morte della moglie, carbonizzata in un incidente stradale.

...buona domenica!

domenica 8 gennaio 2012

Torta di grano saraceno alle mele

Un po' di settimane fa ho acquistato una confezione di farina di grano saraceno: avevo sentito parlare di una torta trentina fatta proprio con questa farina e volevo provarla, ma quando ho cercato la ricetta mi sono trovata di fronte a una bomba di burro e uova (sei, per l'esattezza) e non me la sono proprio sentita di farla come dolcino da normale amministrazione!
Cercando quindi una versione più leggera ho trovato la proposta di Benedetta Parodi nel suo nuovo programma su La 7, I Menu di Benedetta, che va in onda tutti i giorni all'ora di pranzo e che io guardo ogni tanto in replica su La7d, alle 19e 30, in attesa del telegiornale.
La torta in questione contiene una dose più umana di uova e burro e aggiunge le pere. Io ovviamente non potevo che metterci del mio, quindi ho preso la ricetta e l'ho un po' rielaborata: in primis, perché avevo solo una pera e ci volevo mettere le mele, secondo perché mi piaceva l'idea dell'aggiunta di farina di mandorle come previsto nella torta trentina e qui assenti. Vi lascio perciò il link alla ricetta della Parodi e qui di seguito, la mia Torta di grano saraceno con mele e pere.



Torta di grano saraceno con mele e pere

150 grammi di farina di grano saraceno
50 grammi di farina di mandorle
50 grammi di farina 00
100 grammi di burro
120 grammi di zucchero
1/2 bustina di lievito per dolci
3 uova
3 mele + 1 pera (o 4 mele, o 4 pere)
1 limone non trattato
marmellata di mirtilli (io Fiordifrutta Cranberry di Rigoni di Asiago)


Preparate la frutta: sbucciate e detorsolate la frutta, tagliatela a quartini. Spremete un limone e coprite la frutta con il suo succo per non farla annerire. Aggiungete anche un po' di buccia di limone grattugiata. Lavorate il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero. Aggiungete i tuorli d'uovo e mescolate bene, creando una crema. A parte montate a neve gli albumi. Miscelate la farina di grano saraceno con quella di mandorle, la 00 e il lievito. Incorporate le farine alla crema di burro, zucchero e uova. Unite anche gli albumi, mescolando dal basso verso l'alto per non smontarli. Se il composto risulta troppo duro, allungatelo con qualche cucchiaio d'acqua. Prendete tre mele e con l'aiuto di una grattugia tagliatele a fettine molto sottili. Aggiungetele al composto mescolando finché non saranno incorporate in modo omogeneo. Versate l'impasto in una tortiera imburrata, livellate. Prendete la pera (o l'ultima mela) e tagliatela a fettine sottili. Disponetele a raggiera sulla torta. Stemperate 4-5 cucchiai di marmellata di mirtilli nel succo di limone in cui avevate bagnato la frutta e coprite la superficie della torta in modo uniforme. Infornate a 180 gradi per un'ora. Dopo la prima mezz'ora, per evitare che la marmellata si cristallizzi, coprite con un foglio di alluminio: scoprite di nuovo gli ultimi 10 minuti.

mercoledì 21 dicembre 2011

Torta della Vicinanza. Per Sweet Dreams are made of Cheese!

Buonasera a tutti!
Oggi vi propongo la ricetta che la mia amica Camilla ha preparato per il contest Sweet Dreams are made of Cheese, che, vi ricordo, scade venerdì 23 dicembre a mezzanotte!



Attendiamo le vostre ultime ricettine, mi raccomando! Per il regolamento vi rimando al post del contest.
La ricetta in questione è una torta tipo paradiso, ma con un goloso ripieno di crema di ricotta e mascarpone... e un aspetto un po' speciale!
Grazie a Cami per aver partecipato!



Torta della Vicinanza (fa diventare buoni amici chiunque la mangi)


Ingredienti

4 uova

300 g di farina

300 g di zucchero

300g di burro

300 g di ricotta

300 g di mascarpone

Ciliegie candite q.b.

Rompete le uova e separate i tuorli dagli albumi. Sciogliete il burro e aggiungetelo alla farina, lavorate con la spatola e aggiungete prima lo zucchero e poi i tuorli. Quando avete ottenuto un impasto di buona consistenza aggiungete gli albumi montati a neve. Versate nello stampo (classico o a ciambella) foderato di carta stagnola. Infornate a 180° e fate cuocere per circa 45 minuti.
Una volta raffreddata la torta tagliatela in tre dischi e farcite con il ripieno di ricotta, mascarpone e ciliegie candite a pezzettini. Per la guarnizione potete spolverare con zucchero a velo o utilizzare una decorazione
di frutti di bosco.
Buon appetito!


mercoledì 14 dicembre 2011

Inverno: coperta, Cold Mountain e una fetta di crostata



Rossella O'Hara bionda, con il naso all'insù e il viso diafano di Nicole Kidman. Che ve ne sembra, non vi convince? Beh, per scoprire che effetto vi fa, vi basta guardare Ritorno a Cold MountainQuesto film di Anthony Minghella è uno degli appuntamenti fissi della stagione televisiva invernale, un nuovo classico del periodo natalizio e infatti è stato trasmesso giusto l'altra sera su Rai tre. Si tratta di un colossal ambientato durante la guerra di secessione americana che fa l'occhiolino in modo esplicito al classico dei classici, Via col Vento, ma non risparmia scene di battaglia e di cruda violenza che il cinema di una volta non avrebbe osato mostrarci.

sabato 10 dicembre 2011

Cake al cocco e frutti rossi e i film di Natale

Buon pomeriggio a tutti voi! Allora, avete già addobbato la vostra casina con albero e presepe? O siete in giro per la città a fare lo slalom fra i negozi, in cerca di ispirazione per i regali? Devo ammettere che io mi sono limitata a rispolverare qualche decorazione e piazzarla sul caminetto, lo spirito del Natale latita ancora un po' da queste parti... E allora, per aiutarmi a entrare nel mood, ho deciso che nei prossimi giorni vi proporrò una serie di film che ruotano attorno al Natale, perfetti da guardare sul divano sotto la copertina, mentre le lucine si accendono e si spengono. Si accettano, chiaramente, richieste specifiche: cercherò di esaudirle il prima possibile. 
Il primo film che mi fa tanto tanto Natale è Piccole Donne



Lo citai anche l'anno scorso qui, ma allora vi proposi la versione del 1949. Oggi invece vi parlo del film del 1994, della regista australiana Gillian Armstrong La critica non fu particolarmente entusiasta di questa versione, io, però, che la vidi a sedici anni, la trovai fresca e piacevole, in grado di ravvivare il linguaggio e i personaggi del libro, ma anche di sottolineare il senso di modernità e anticonvenzionalità della famiglia March e delle quattro sorelle, in particolare della meravigliosa Jo, che qui ha il volto angelico di Winona Ryder (nominata all'Oscar per questa interpretazione).







Il cast tecnico, oltre a quello artistico, è a grande maggioranza femminile e forse questo gusto "rosa" si respira, rendendo il film poco appetibile per i maschietti. Credo, però, che il semplice titolo sia in grado di farli correre a gambe levate, perciò non mi preoccuperei troppo di questa faccenda. 
Piuttosto, preparate un fazzoletto e gustatevelo in uno di questi freddi e pigri pomeriggi invernali, con un tè natalizio speziato e una fetta di questo dolce che mescola profumi tropicali con la dolcezza asprigna dei frutti rossi (un mix che ho trovato all'Esselunga) al posto della solita uvetta sultanina. Scusate la foto, sono riuscita a farla solo quando ormai erano rimaste solo un paio di fette superstiti!



Cake ai frutti rossi

150 gr di farina 00 
50 gr di farina di cocco 
1/2 bustina di lievito per dolci 
100 gr di frutti rossi disitratati e zuccherati
8 cucchiai di zucchero 
2 uova 
1/2 bicchiere di olio 
1 bicchiere di latte 

Setacciare le farine con il lievito e lo zucchero, sbattere le uova in una terrina ed emulsionare con il latte e l'olio Unire gli ingredienti solidi ai liquidi, mescolare. Aggiungere i frutti rossi, versare in uno stampo da plum cake foderato di carta forno e cuocere per 35 minuti circa a 180 gradi. Più facile di così!

Chi ben comincia... il mio parere sui film visti tra fine e inzio anno

Il tempo per scrivere dei film che guardo scarseggia sempre, così ho deciso di fare un post riepilogativo dei tioli visti nell'ultimo p...