Nel periodo delle feste è tradizione mangiare lenticchie: si dice infatti che portino soldi e così, in particolare durante il cenone di San Silvestro e a Capodanno, si riempiono i piatti con cucchiaiate di questi legumi in umido abbinate al cotechino o allo zampone. Buone, anzi buonissime, ma le lenticchie possono essere preparate in molti altri modi dando vita a ricette molto stuzzicanti!
Per far conoscere le proprietà di questo alimento nutrizionalmente ottimo, che in una sola porzione al giorno assicura il 63% delle fibre necessarie all'organismo oltre a vitamina B, proteine, fosforo e ferro, Pedon ha organizzato un concorso, che scade proprio oggi (lo so, arrivo sempre all'ultimo), che ha come protagonista la Lenticchia Pedina.
La raccolta di ricette vuole inoltre dare rilievo a un'iniziativa etica: per ogni confezione Lenticchia Pedina venduta saranno infatti devoluti 15 centesimi al progetto del CESVI "Casa del Sorriso" in Brasile. Qui potete leggere maggiori dettagli sul progetto.
Per la raccolta, io ho deciso di cimentarmi con un finger food.
Avete presente i falafel? Sì, quelle polpettine di ceci speziate che si mangiano come sfizio "da strada" in tutto il mondo arabo? Beh, questa è una versione alternativa, con le lenticchie.
100 grammi di lenticchie secche
mezza cipolla
mezza carota
mezzo spicchio d'aglio (o anche intero, se vi piace)
coriandolo fresco
1 cucchiaino di curry
1 cucchiaino di paprika
sale qb
farina di grano duro qb
olio di arachidi per friggere qb
Per la salsa
Passata di pomodoro
paprika
peperoncino
sale
olio evo
Ammollate le lenticchie in acqua per almeno 12 ore, l'ideale è durante la notte. Preparate un trito di cipolla, aglio e carote, unite le lenticchie scolate, il coriandolo fresco, un cucchiaino di curry, un cucchiaino di paprika e salate.
Frullate il tutto e mettete il composto a riposare in frigo per un'ora. Trascorso il tempo necessario, formate delle palline del composto, passate le polpette su tutti i lati nella farina di grano duro.
Nel frattempo preparate una salsina di accompagnamento cuocendo per pochi minuti in un pentolino la salsa di pomodoro con poco olio, sale, un pizzico di peperoncino secco, un pizzico di paprika.
Friggete le polpettine da entrambi i lati nell'olio di arachidi ben caldo (usate un pentolino piccolo ma abbastanza alto, in modo che le polpettine siano completamente immerse). Asciugate sulla carta assorbente, servite caldi su piattini da finger food accompagnati da un po' di salsa di pomodoro.
Alternativa 1: potete cuocere le polpettine in forno; disponetele su una teglia rettangolare sopra un foglio di carta forno unta di olio di arachidi, spennellate d'olio anche la superficie e infornate a 200 gradi per 15 minuti.
Alternativa 2: al posto della salsa piccante potete abbinare la tradizionale salsa araba allo yogurt, fatta semplicemente con yogurt bianco, succo di limone, un goccio d'olio, sale e origano (deliziosa!).
Vi lascio un film natalizio (come promesso ieri) e in linea con le tradizioni culinarie dell'Arabia e del Medio Oriente (dove le lenticchie sono conosciute e utilizzate da millenni... ricordate tutti il piatto di lenticchie per cui Esaù cedette la sua primogenitura a Giacobbe!): Il Principe d'Egitto un cartone animato che racconta la storia di Mosè, il profeta che condusse il popolo ebraico dall'Egitto, dove era ridotto in schiavitù, verso la Terra promessa.
Un cartone un po' datato ormai (è del 98), molto serio e "drammatico" e per questo forse più apprezzato da un pubblico adulto che dai bambini. Menzione a parte merita la canzone "When you believe", interpretata da Mariah Carey e Whitney Houston, che vi lascio da ascoltare.
Con dispiacere mi sono accorta che invece è terminato ieri il contest organizzato da Silvia di Rumore di fusa, sempre legato alle lenticchie, pensato per aiutare la Lipu.
Vi rimando comunque alla lettura del suo post e all'acquisto delle lenticchie della Lipu, per tutelare gli uccellini abitanti dei nostri boschi!
Splendide queste crocchette, ottime con le lenticchie!!!! Brava Passiflora, un abbraccio e buona domenica!
RispondiEliminaciao , stupenda idea quella di usarle al posto dei ceci nelle polpettine , terrò presente la ricetta . Il film l'ho visto un paio di volte insieme ai bimbi che qualche anno fa si sono pure annoiati , magari adesso riuscirebbero ad apprezzarlo :-)
RispondiEliminaOttima idea.
RispondiEliminaIo il film lo guarderei ancora ^_^
Un bacino cara e buona domenica :*
buonissimeeeee!!! è proprio il caso di dire che una tira l'altra! ;)
RispondiEliminaGraaande! ottimo suggerimento, avevo giusto un pacco di lenticchie da far fuori :)))
RispondiEliminatutti gli anni, a capodanno cucino le lenticchie, sperando che portino soldi.
RispondiEliminanon funziona mai, ma cerco sempre un modo nuovo per presentarle, perchè altrimenti nessuno le mangia, questa ricetta mi piace MOLTO,sono sicura che andranno a ruba
mi vergogno a dirlo, non ho mai assaggiato i falafel!!! devo rimediare, sembrano così buoni...
RispondiEliminail film è molto bello ^_^
ciao
Non ho mai assaggiato i felafel, ma questa versione alle lenticchie mi piace eccome!
RispondiEliminaBella idea! Io causa anemia le mangio almeno una volta alla settimana, purtroppo non sempre posso fare quelle fresche e ricorro al barattolo, in ogni caso le adoro! Sai quanto mi stia a cuore il Brasile, corro a comprarle e provo le polpette per il famoso pranzo natalizio...bacio!
RispondiEliminasai che non le cucino mai mai mai? sono davvero pessima... grazie dell'idea!
RispondiEliminaOh, che meraviglia ti sono venute queste falafel! Io le adoro e tempo fa avevo provato a farle con una ricetta trovata sul web... un disatro, mi si sono completamente spappolate in padella! Proverò questa tua ricetta e ti farò sapere! Grazie! Un abbraccio! Buona settimana! Any
RispondiEliminaGià mi piacciono i falafel normali questi li devo fare sicuramente ! Baci e buon inizio settimana:-)
RispondiEliminai felafel con le lenticchie sono una genialata!!! bravissima!!! i miei figli detestano quel cartone ah ah ah forse hai ragione è più da grandi
RispondiEliminaQuesti falafel mi fanno una gola!!!
RispondiEliminaIo amo le lenticchie, tant'è che le mangio tutto l'anno, non solo in questo periodo!
Questo è un altro modo per poterle servire anche a chi non piacciono particolarmente (il mio ragazzo...)! Poi con le spezie che hai messo devono essere profumatissime!
Il film l'ho visto più di una volta..è molto bello!!!
Un bacio..ciao!!!
buonissimi!Li adoro. Io metto anche la Tahin...strepitosa!
RispondiEliminaMai avuta la fortuna di assaggiarle ma solo a vederle mi viene una voglia!!! Devono essere davvero squisite!!! Un bacione e buona settimana!
RispondiEliminabuoni. anzi...buonissimi!
RispondiEliminaFavolosi i tuoi falafel...che voglia di rimangiarli! Ti copio la ricetta subitissimo :-)
RispondiEliminaun saluto e complimenti
simo
Mi hai rubato l'idea! Brutta e cattiva ;-)
RispondiEliminaChe peccato passiflora che tu non abbia fatto in tempo! Grazie comunque per avermi nominata e... mmm, appetitosissime queste polpettine!!
RispondiEliminaChe gustose queste crocchette.Devo essere buonissime.
RispondiEliminaUn bacione e buona serata.
finger food estremamente interessante, ci sono le lenticchie... il mio legume preferito:-))) Un abbraccio
RispondiEliminaProvate di ceci, profate di fagioli, non posso esimermi dal provare anche le polpettine di lenticchie :) Sfiziosissime. Un bacio, buona serata
RispondiEliminaBuonissime queste polpettine di lenticchie!E poi per chi ama le lenticchie come me devono essere una vera delizia!Da provare!!!!
RispondiElimina4C99AAB1A6
RispondiEliminakiralık hacker
hacker arıyorum
kiralık hacker
hacker arıyorum
belek
I was sitting in my cramped apartment, staring at the ceiling, feeling like the world had just kicked me in the gut. It was one of those days where everything felt heavy, you know? I'd just lost my job at the warehouse – some corporate restructuring nonsense – and the bills were piling up faster than I could count them. That's when I decided to distract myself with something mindless online, and somehow, I ended up discovering vavavda. It wasn't planned; I was just scrolling through random ads on my phone, avoiding reality.
RispondiEliminaAt first, I thought it was just another flashy site promising quick thrills. I'd never been much of a gambler – maybe a scratch-off ticket here and there during holidays, but nothing serious. But boredom has a way of pushing you into weird territories. I signed up quickly, figuring why not? The interface looked slick, easy to navigate, with all these colorful slots spinning like they were alive. I deposited a small amount, just twenty bucks from my dwindling savings, telling myself it was no big deal. The first few spins on this pirate-themed slot were fun, but then the losses started. Spin after spin, nothing. I watched my balance dip lower, and that familiar frustration bubbled up. "What am I doing?" I muttered to myself, slamming my phone down on the couch. It felt stupid, like I was throwing away money I couldn't afford. But then, curiosity kept me going – or maybe it was stubbornness. I switched to a different game, something with fruits and bells, classic stuff. Still, no luck. I lost it all in under an hour, and I sat there, heart pounding a bit from the adrenaline, but mostly annoyed at myself.
The next day, I woke up still thinking about it. Not in a good way at first. I felt guilty, like I'd wasted time and cash on nonsense. But then an email popped up from vavavda with a welcome bonus – some free spins to try again. I hesitated, staring at the screen for what felt like forever. "Screw it," I thought, "one more try can't hurt." I logged back in, claimed those spins, and started on a new slot, this one with ancient Egyptian themes, pyramids and scarabs everywhere. The music was catchy, pulling me in. First spin – nothing. Second – a small win, enough to get my hopes up. Then, bam, on the third, I hit a bonus round. Symbols aligned, multipliers kicked in, and suddenly my balance jumped from zero to fifty bucks. Whoa. That rush hit me like a wave – surprise mixed with this giddy excitement. I laughed out loud, alone in my room, pumping my fist like I'd won the lottery.
From there, things got interesting. I didn't go crazy; I set a limit for myself, promising to stop if I dipped below a certain point. But vavavda had this variety that kept me engaged – not just slots, but table games too. I tried blackjack next, remembering some basic strategy from movies I'd seen. The dealer was virtual, of course, but it felt real enough. I won a few hands, lost a couple, but overall, I was up. The chat feature popped up sometimes, with other players sharing tips or just joking around. It made it less lonely, like I was part of a little community. One guy even messaged about a strategy for roulette, and I gave it a whirl. Placed a bet on red, watched the wheel spin – heart in my throat – and it landed right. Doubled my stake. That nifty feeling of outsmarting the odds, even if it's mostly luck, was addictive in the best way.