Ok, il punto dolente di questo film forse è lei, Sarah Jessica. Parlo della Parker, ovviamente. Siamo abituate a vederla in abiti sofisticati e sexy, con accostamenti audaci, mentre sculetta per le vie della Big Apple su un paio di vertiginosi sandali Manolo Blahnik. Trovarla credibile nei panni di una mamma manager che la mattina annusa le camicette nell'armadio e si infila la prima che "non puzza" ed esce di casa, tra l'altro senza pettinarsi i capelli, è un po' dura. Se superate questo, Ma come fa a far tutto? è una commedia leggera che tratta un problema reale, quello della discriminazione e delle difficoltà che incontrano ogni giorno le donne che hanno l'ambizione di perseguire degli obiettivi professionali senza per questo voler rinunciare a creare -e curare, ed essere parte sul serio- di una famiglia. Kate Reddy (la Parker) lavora nel campo della finanza, è responsabile degli investimenti nella filiale di Boston in una società finanziaria di New York ed è pure brava. Ma, quando la sua proposta della creazione di un fondo pensione incontra il favore del capo, a New York (Pierce Brosnan), Kate dovrà iniziare a viaggiare ancora di più e a questo punto il già precario equilibrio familiare, che fino allora aveva retto seppur zoppicando (la figlia di sei anni già la puniva per le prolungate assenze con rifiuti e atteggiamento di sufficienza, mentre il piccolo Ben, di due anni, è ancora il cocco di mamma), scoppia. Ce la farà Kate a "far tutto" e rimettere insieme i pezzi, senza perdere l'amore del marito (Greg Kinnear)? A voi scoprirlo.
Il film scorre via veloce, non è eccessivamente mieloso né gratuitamente drammatico, perciò si guarda volentieri, anche se non vale il cinema. Potete tranquillamente aspettare il dvd :-).
La scena cult è quando Kate si ricorda che il giorno seguente la scuola della figlia ospiterà una "bake sale": ogni mamma deve portare un dolce da vendere per beneficienza. Ma Kate è di ritorno dall'ennesimo viaggio, è sera tardi e nel minimarket aperto la notte trova solo una tortaccia di quelle già confezionate: cerca allora di camuffarla, riempiendola di zucchero a velo, infilandola in una teglia di vetro e schiacciandola tutta per adattarla alla forma del recipiente. Il risultato è disastroso, ma non quanto la gelatina Jell-o non rappresa della sua amica del cuore, madre single messa peggio di lei.
Io una tortina ve la lascio, ma non è comprata, l'ho fatta io! :-) Soffice soffice, perfetta per la merenda, accompagnata da un buon tè! Dolce ma non troppo e bella cioccolatosa. Yummi! Fotografarla è stata un'impresa, ho dovuto agguantarne una fetta prima che finisse tutta!
Torta al cioccolato e arance amare
80 grammi di cioccolato fondente
150 grammi di zucchero
100 grammi di farina 00
30 grammi di fecola di patate
1/2 bustina di lievito
70 grammi di farina di mandorle
50 grammi di burro
2 uova
latte qb
1/2 vasetto di Fiordifrutta Rigoni di Asiago alle arance amare
Una dozzina di mandorle pelate
Setacciare le farine (normale, mandorle e fecola), il lievito e lo zucchero in una scodella. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria con il burro, togliere dal fuoco e aggiungere le uova, mescolando con una frusta. Unire la crema di cioccolato alle farine, se necessario aggiungere un po' di latte per amalgamare. Aggiungere quattro cucchiaiate di Fiordifrutta di arance amare e mescolare. Versare il composto in una teglia imburrata, guarnire la superficie con qualche mandorla e con qualche cucchiaino di marmellata stemperata con un po' di acqua o latte. Infornate a 180 gradi per 35 minuti circa.