lunedì 11 luglio 2011

Falling skies (si mangia quel che c'è!)

Secondo voi esiste un fashion designer specializzato in film e telefilm catastrofici? Lo so, è una domanda strana, ma è la prima cosa che mi sono chiesta vedendo la prima puntata di Falling Skies, andata in onda su Fox (Sky) il 5 luglio, in prima tv italiana.



Il telefilm, prodotto da Steven Spielberg, ci mostra la Terra a circa sei mesi da un'invasione aliena, dopo un attacco che ha devastato il pianeta e messo ko tutti gli apparecchi elettrici. Gli uomini sopravvissuti si radunano in "divisioni", composte da civili e militari, e cercano di fuggire dall'invasore e scoprire un modo per batterlo.
Per ora mi è sembrato un incrocio tra La guerra dei Mondi (che, casualmente, è di Spielberg -poco fissato con gli alieni, tra l'altro.. non dimentichiamo E.T. e Incontri ravvicinati del terzo tipo...) e The Road (ricordate? ne parlai qui), anche se meno inquietante e decisamente più improntato all'azione, allo scontro fisico e all'avventura.
Tornando al domandone, cmq, mi è sorto perché ho notato che in questo genere di serie/film apocalittici, tipo Matrix (quando sono "fuori" dalla matrice) o The Day after Tomorrow, il look è pressoché identico: vestiti sportivi, larghini ma perfect fit, tendenzialmente di ispirazione militare, indossati a cipolla in intelligenti vestizioni multistrato. I colori spaziano dal kaki al grigino, con tocchi di jeans e di nero. Gli abiti sono generalmente sporchini, perché questa gente vive in condizioni precarie ed è ovvio che nn si possa cambiare il maglioncino tutti i giorni, però non ci sono mai patacche di unto rotonde o schizzi di sugo come capita a noi, no no, solo aloni o residui di terra sapientemente spalmati e che spesso ricoprono anche il viso. Le donne sfoggiano pantaloni tipo leggins, skinny ma comodi, perfetti da abbinare agli stivaletti antifango. Tutti sfoggiano cinturoni con portacartucce per fucili, guanti senza dita da combattente, giubbottini multitasca e pashmine arrotolate alla perfezione attorno al collo (i toni sono sempre quelli del cenere o al massimo terra bruciata). Insomma, che bravi questi umani disperati, gli hanno distrutto la casa, anzi la vita, tutto, ma hanno un guardaroba perfetto per l'occasione, sembra quasi che aspettassero l'attacco alieno!

Resistenza superaccessoriata
Al di là di queste sciocchezze, il telefilm, pur non brillando per novità estrema, promette bene, ha un buon ritmo e tiene abbastanza sulle spine: certo dovete sopportare la vista dei soliti alieni verdi. Anche se hanno fatto uno sforzo di immaginazione e li hanno creati più simili a cavallette a sei zampe che ai soliti bipedi sottili e testoni. E i protagonisti sottolineano questa differenza già nel secondo episodio... credo che le zampone saranno il loro tallone d'Achille, ma magari mi sbaglio, stiamo a vedere.

L'alieno
Il protagonista, nonché uno dei capi della resistenza di Boston, è Tom Mason, ex docente di storia americana ed esperto di strategie militari: eh sì perché dovevano giustificare la trasformazione di un civile in mago di guerra almeno con un background teorico! Comunque lui è l'adorabile Noah Wyle, che poi sarebbe il dottor Carter di E.R., e io sono così contenta di rivederlo sugli schermi che gli perdono anche un personaggio dal passato poco credibile. Sua moglie è morta nell'attacco alieno (ma c'è già una dottoressa dal sapor mediorientale o meglio, orientale, che è lì pronta per papparsi il bocconcino), ma ha tre figli, un diciasettenne sportivo, ex figo della scuola, che sta con la biondina più tosta della resistenza, un piccolo di otto anni e un tredicenne. Questo è vivo ma è stato rapito dagli alieni e Mason, ovviamente, è disposto a tutto per liberarlo.

Noah Wyle
Intanto, tra un'imboscata e l'altra, si mangia ben poco. Principalmente sbobbe e brodaglie cucinate nelle tendopoli e scatolette di tonno sgraffignate nei magazzini risparmiati dalle bombe aliene (per saccheggiarli i nostri eroi rischiano la pelle in continuazione!), quindi la mia verve d'abbinata culinaria s'è smorzata. Ecco, forse ci stava una vellutata di piselli verde alieno, ma stasera non avevo proprio cuore di mettermi ai fornelli quindi, non me ne abbiate, la chiuderei qui!


Vi segnalo che sul sito dedicato potete leggere un fumetto prequel della serie, con le peripezie di Mason e figli prima di unirsi al gruppo di resistenza "Second Massachussets" (2nd Mass): un'iniziativa interessante!


Se avete visto o avete intenzione di vedere Falling Skies, tenetemi aggiornati, aspetto i vostri feedback! 

12 commenti:

  1. è uno dei pochi telefilm che non ho ancora visto, ma quando Spielberg ci mette lo zampino la maggior parte delle volte poi diventano cose melense che avrebbero avuto potenzialità se non ci fosse stato lui... ahah!
    Ma ci proverò, se non altro per Carter!!

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  2. Magari pensano che quella grunge-militare sia la tenuta più adatta per la sopravvivenza :D
    Di certo più tasche, tasconi e pertugi ha un vestito più proiettili anti-alieni/zombie/mostri può contenere. Hai ragione però, c'è una certa uniformità nei vestiti di scena. Secondo me si copiano l'un l'altro =P

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  3. sì ho visto anche io la puntata....diciamo che non amo il genere...

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  4. Non l'ho visto ma non è proprio il genere che amo: sono vecchietta! Quel Noah però!

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  5. Ahahahahaha!!!mitica! E soprattutto dopo 40 giorni nella cacca, chi glie la fa la messinpiega e la ceretta?Questo mi sa che passo, look compreso, troppo rude per me! Spielberg, andato, non lo recuperiamo più!bacio

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  6. ...sempre molto carino leggere il tuo blog :-)
    simo

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  7. si ho visto i primi due episodi e devo dire che mi sono piaciuti, staremo a vedere questa sera cosa succede!
    a presto

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  8. Non lo conosco e non so se è proprio il mio genere... Ma temo che potrebbe piacere tanto al mio fidanzato :D

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  9. Non è il mio genere, non conosco questa serie però su Noah Wyle un pensierino...Un bacione

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  10. credo di aver visto passare la pubblicità...
    le cose a puntante non riesco a seguirle, me ne dimentico... le tue osservazioni sull'abbigliamento dei sopravvissuti sono centratissime, è un po' il difetto dei film... la troppa perfezione dei particolari ^__^

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  11. ha ha ha!!! hai ragione... allora si, esiste un fashion designer esperto in catastrofi!!
    non ho visto il telefilm anche se so che cominciava... il genere catastrofe angoscioso non fa per me! fatico da sola a rilassarmi e dormire e non mi serve proprio una scarica di adrenalina prima di dormire!

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