sabato 17 settembre 2016

Bridget Jones's Baby: la recensione in anteprima


Tutte le donne di almeno 20 anni conoscono Bridget Jones, il personaggio creato dalla penna della scrittrice inglese Helen Fielding che nel 2001 arrivò sul grande schermo incarnata da una paffuta Renée Zellweger. Il primo film, una commedia romantica ma irreverente, in pieno stile British, fu subito un cult. Il motivo? Bridget è una di noi: carina ma non bellona, sempre in lotta con la bilancia e con vizi come il fumol'alcol e il junk food,

piena di buona volontà ma irrimediabilmente goffa. E poi Bridget tiene un diario dove appunta i buoni propositi e quello che le succede, ha una famiglia imbarazzante e soprattutto, è single e alla ricerca dell'amore vero, quello che ti prende e ti porta via, quello di un uomo per bene a cui piaci "così come sei". 
A quindici anni da Il diario di Bridget Jones e dodici dal seguito Che pasticcio Bridget Jones, il 22 settembre arriva nei cinema italiani il terzo capitolo della saga della single più amata del cinema, Bridget Jones's Baby.  




Siamo sempre a Londra. Stavolta la nostra beniamina compie 43 anni, è una produttrice televisiva di successo (o quasi), è di nuovo single e... combina un altro dei suoi pasticci, rimanendo incinta senza averlo programmato (e posizionandosi dunque come "primipara geriatrica"). Ma il bambino sarà frutto della passione con il bel sconosciuto Jack (Patrick Dempsey), rimorchiato a un festival, o invece figlio del mai dimenticato Mark Darcy (Colin Firth), col quale, galeotto un battesimo, si è riaccesa la scintilla? E' su questo dilemma che si snoda tutta la pellicola di Sharon Maguire, che io ho visto in anteprima a Milano il 14.09.
E com'è questo film?

Pur utilizzando alcuni espedienti narrativi un tantino forzati, la commedia funziona bene e può contare su momenti e siparietti davvero divertenti, che vi accompagneranno per la durata di quasi due ore in grande leggerezza. Ritrovare i personaggi storici di Bridget e Mark è un po' come rivedere dei vecchi amici dopo tanto tempo, e fa piacere anche notare che i genitori e gli amici storici non hanno perso il loro brio e la loro vena comica. Ma sono azzeccati anche i nuovi personaggi, dall'amica anchorwoman alla ginecologa interpretata da Emma Thompson (sempre grandissima anche in una parte di contorno come questa) fino, per la gioia delle appassionate di Grey's Anatomy, al ricchissimo Jack, affascinante coach sentimentale nonché papabile padre del figlio di Bridget interpretato da Patrick Dempsey.


Tra avventure e disavventure di una Bridget con qualche ruga in più e qualche chilo in meno (ma sempre appassionata di junk food e di Pringles...) si fanno due risate, ci si commuove -o quasi - e si sogna insieme a lei, nella speranza che possa finalmente avere il suo lieto fine: sarà così? Potrete scoprirlo al cinema da giovedì 22 settembre. Vi lascio con il trailer di Bridget Jones's Baby!


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