mercoledì 29 luglio 2015

Cooking Movies on holiday: New York City, primi 4 giorni


New York - Elisa Pavan tutti i diritti riservati
Dall'alto a sin: Times Square, Bryant Park, Brooklyn Bridge, Wall Street, Miss Liberty, skycrapers

Dov'è finito Cooking Movies nelle ultime due settimane? E' andato a farsi un giretto negli Stati Uniti, più precisamente a New York e poi in Florida. Ho girovagato, mangiato, scattato foto, visto cose bellissime che voglio raccontarvi un po' per volta, sempre con attenzione particolare all'aspetto culinario! Andrò per giorni e dividerò l'esperienza in più post, in modo da non dimenticare nulla. Vi ricordo inoltre un  post di due anni fa dove trovate altri indirizzi e spunti su cosa mangiare a New York e dove. Cominciamo!


Giorno Uno
New York - Elisa Pavan tutti i diritti riservati - Yelp
Dall'alto a sin: Brooklyn Crab (da Yelp), vista dal bancone del BC (foto dell'amico Bashar), banana blossom del Kao Soi (foto da Yelp)- vista notturna di Manhattan dal rooftop
Sono arrivata a New York nel pomeriggio del 10 luglio. Dopo essermi sistemata a casa della mia amica Stefania e di suo marito Bashar, che mi hanno gentilmente ospitato e coccolato per tutta la mia permanenza in città, è venuto il momento di iniziare l'avventura. E come se non mangiando? Mi hanno portato in uno shack carinissimo nel quartiere alternativo e post industriale di Red Hook, a Brooklyn, per niente battuto dai turisti e in fase di sviluppo. Il posto si chiama Brooklyn Crab e rievoca un bar di surfisti, ha una bella terrazza e dall'interno si vede l'East River. Ci siamo fatti una birra e una porzione di calamari fritti e poi siamo andati a mangiare a un ristorante che serve cucina del nord della Thailandia, Kao Soi. Al ristorante ho cominciato a sentire il fuso e ho la memoria un po' offuscata: ricordo che l'ambiente era raccolto e carino, che abbiamo ordinato un po' troppe cose, che il curry di gamberi con il jasmine rice era buono e che invece un altro piatto era davvero troppo piccante, al punto da risultare immangiabile. Buono come antipasto il fiore di banana fritto (banana blossom), singolare e delicato. La serata si è conclusa con una piacevole gita sul rooftop a casa della mia amica, per ammirare Manhattan in tutto il suo splendore.

Giorno Due

New York 3 - Elisa Pavan tutti i diritti riservati
L'hamburger di Delicatessen, il farmers market, io e il mio not-so-iced coffee, Manhattan dal One World Observatory, il Flatiron building e i dintorni

Il secondo giorno, sabato, io e la mia amica abbiamo gironzolato per il centro, partendo da Washington Square e dintorni. A pranzo ci siamo fermate da Delicatessen, tra Lafayette e Prince Street, dove non potevo che ordinare un classic hamburger con fries: buono. Subito dopo iced coffee (eh sì perché con 30 gradi non è possibile sbevazzare un bibitone caldo, me ne sono accorta mio malgrado: dopo averlo ordinato normale, me lo sono fatta "ghiacciare" come quello della mia amica per non fare una sauna). Il caffè l'abbiamo preso vicino a Union Square, da Le Pain Quotidien, che fa caffetteria dolci e anche sandwiches, una catena simile a Starbucks e Pret a Manger che ora ha anche un chiosco molto bellino dentro Central Park: se vi capita lì potete mangiare seduti comodi su tavolini all'aperto.
Dopo il caffè abbiamo bighellonato tra il Farmers' Market del sabato in Union Square, il Flatiron buidiling e Madison Square Park e infine ci siamo dirette al One World Observatory, dove avevamo prenotato la nostra salita panoramica. Un'esperienza da fare per vedere tutta Manhattan e la baia con Liberty Island, Ellis Island, Brooklyn e il New Jersey dall'alto. Bellissimo, ma un consiglio: se vi recate a NY per la prima volta e dovete scegliere, puntate sull'Empire State Building Observatory Deck. Da lì innanzitutto è possibile affacciarsi all'esterno, qui invece si vede tutto attraverso una vetrata. Inoltre siete proprio nel cuore di Manhattan quindi potete vedere anche Central Park e i principali grattacieli molto bene. Infine vi eviterete la buona dose di patriottismo e marketing made in USA di cui è ammantata l'esperienza nel nuovo grattacielo più alto della City. Certo se invece non dovete scegliere.. fateli entrambi, uno di giorno e uno di sera! La giornata si è conclusa poi a casa di amici di Stefania per una festa in giardino.

Giorno Tre 

New York 5 - Elisa Pavan tutti i diritti riservati
Dall'alto a sin: Fifth Av, me & Waldorf Astoria, me & Stefi at Greenpoint, Ovenly's scones, view of Sanremo building at Central Park, Rockefeller Center

Domenica mattina Stefania doveva lavorare e visto che era una bella giornata ho deciso di andare a Central Park. Ho gironzolato un po', perdendomi  tra i sentieri (ragazzi, è davvero enorme), mi sono soffermata ad ammirare le barchette nel lago e la Bethesda Fountain, nonchè i breakdancers posizionati all'inizio del Mall antistante. E poi mi sono presa un centrifugato di carota, mela, zenzero e barbabietola in uno shack a un'uscita del parco (vicino alla 69th West mi pare) per dissetarmi e poi sono andata a stendermi sul prato di Sheep Meadows a riprendermi. Nel pomeriggio, passando per la Fifth mi sono incontrata con Stefi davanti al Rockefeller center e dopo una sosta panino, un giro da Anthropologie (negozio fichissimo, peccato i prezzi) e qualche selfie, ci siamo incamminate verso Est, camminando per Midtown, i suoi immensi building -come il Chrysler che credo sia il mio grattacielo preferito, se ha senso averne uno ;-) - e storici alberghi come il Waldorf Astoria (potete entrarci dentro per uscire nella street parallela, fatelo!).
Arrivate al palazzo dell'Onu, dopo qualche foto di rito, ci siamo dirette in taxi a Greenpoint, zona di Brooklyn dove una coppia di amici di Stefania e Bashar ci ha invitato per cena. Ma prima, tappa da Ovenly, per un delizioso scone alle fragole e timo accompagnato da miele al peperoncino e un caffè (stavolta rigorosamente ICED!) e qualche foto sul piccolo molo sull'East River.

Giorno Quattro


New York 5 - Elisa Pavan tutti i diritti riservati
Dall'alto a sin: il salone dove gli immigrati venivano accolti a Ellis Island; profughi, me & Miss Liberty, la statua e Manhattan sullo sfondo, Battery Park e una vista dall'alto a Lower Manhattan


Lunedì mattina l'ho dedicato a Liberty Island a Ellis Island: un giro bellissimo e toccante, che vi consiglio, mi è piaciuto tantissimo. Si prende il ferry da Battery Park per Liberty Island. Nel biglietto sono incluse dettagliatissime audioguide, da ritirare sull'isola. La statua da vicino è così imponente e davvero sembra darti coraggio, pare dire: "sono qua io a illuminarti la strada, non importa se ti senti perso: qui c'è speranza, perché io sono la libertà e ti sto accogliendo verso una nuova vita!" E allora viva Miss Liberty, gioia per gli occhi dei tanti immigrati arrivati nei secoli scorsi al porto di New York dopo un viaggio estenuante e terribile. Inoltre noterete che non è affatto statica, ma così protesa in avanti, con un piede in movimento e che il piedistallo su cui poggia è enorme e altissimo.
Ellis Island, poi è un viaggio nel tempo. Vi troverete a fare il percorso a cui venivano sottoposti i profughi arrivati in America in cerca di fortuna: esami medici, di intelligenza, interrogatori. Circa 2 su 100 venivano rimandati a casa, perché troppo malati o con deficienze mentali o perché ritenuti pericolosi. Nel museo c'è anche una parte dedicata all'immigrazione dei tempi più recenti e ai motivi delle varie ondate migratorie. E' anche possibile vedere quante persone originarie di un certo Paese vivono oggi in America. Gli americani di origine italiana sono ovviamente moltissimi, più di 13 milioni. Quando sono rientrata a Manhattan, ho mangiato un panino gentilmente preparatomi dai miei ospiti, seduta lungo  Battery Park, ammirando la mia nuova amica Liberty da lontano, e ho fatto una passeggiata per Lower Manhattan e il Financial District. Poi, shopping in quel luogo di perdizione che è Century 21: un grande magazzino dove tutto è a prezzi scontati, in proporzioni variabili. Ci ho perso il pomeriggio. Verso sera ho raggiunto Stefi al suo ufficio vicino Wall Street, e da lì ci siamo dirette all'East Village per mangiare sushi in un posticino carino e molto buono, di cui non riesco però a ricordare il nome, se riesco a recuperarlo lo aggiungerò!

Per oggi è tutto, perché le cose da raccontare sono tante e non voglio dimenticare nulla. Tornerò domani con la seconda parte della settimana a NY e dintorni! Intanto, eccovi tutti gli indirizzi golosi da segnarvi:

Brooklyn Crab
http://brooklyncrab.com/
24 Reed St
Brooklyn, NY 11231

Kao Soi
283 Van Brunt St,
Brooklyn, NY 11231

Delicatessen
http://www.delicatessennyc.com/
54 Prince St,
New York, NY, 10012

Le Pain Quotidien
http://www.lepainquotidien.com/
Multiple locations, NY

Ovenly
http://www.oven.ly/
31 Greenpoint Avenue,
Brooklyn, NY

....to be continued!

2 commenti:

  1. NY è la versione duecento volte Londra, quindi deve essere bellissima da visitare! ;)

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    Risposte
    1. Londra resta sempre nel mio cuore e sarà sempre il mio primo amore.. però a New York mi trasferirei domani!

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