mercoledì 2 maggio 2012

#LangheRoero2012: cibo, vino & much more!

Il verde delle colline delle Langhe, le nuvole gonfie di pioggia, la riscoperta del vino - di quanto è buono e del suo mondo magico-, una cucina genuina e ottima, grazie a ingredienti di qualità legati al territorio, il piacere delle risate condivise senza prendersi sul serio: sono solo alcune delle cose che mi sono rimaste appiccicate nei tre giorni passati ad Alba e dintorni, ospite dell'Ente del Turismo Langhe Roero insieme a tante altre (e altri) blogger, nell'ambito di #LangheRoero2012.
Raccontare per filo e per segno tutto ciò che abbiamo visto, sentito, annusato, assaggiato, divorato e condiviso sarebbe impossibile quindi lascerò che parlino per me un po' di immagini (di qualità non eccelsa, ma si fa quel che si può e spero che vi accontenterete :-)) e poche ma essenziali righe. Enjoy!

Visita alla cantina e degustazione da Prunotto
Non capita tutti i giorni di visitare una cantina come quella di Prunotto, un produttore con una storia iniziata nel 1904 in quel di Alba. Emanuele Baldi ci ha raccontato i passaggi attraverso cui l'uva diventa vino e i segreti della sua conservazione: in degustazione, e poi anche a cena, ha guidato il nostro gruppetto di blogger (solo donne, dichiarate (finte) astemie/bevitrici difficili) nell'assaggio di Arneis, Dolcetto, Mompertone, Barbera, Barbaresco, Barolo e Moscato. E io ho bevuto tutto, senza fare una piega. Sorpresa sorpresa, il vino buono non fa venire il mal di testa (e neanche il mal di pancia!!) e quindi anche una come me -delicatina- lo può bere. Bisogna saperlo scegliere, però (e su questo ho ancora tutto da imparare...) 


Coniglio dous e brusa, insalatina di tuma, torta di nocciole con zabaione 
Quello che vedete qui sopra è il pranzo con cui ci hanno accolti alla Trattoria Belvedere di Serravalle Langhe, un delizioso ristorante a gestione familiare. La ricetta del coniglio è segreta, se la tramandano dal 1927 e non hanno intenzione di condividerla! Dovrete quindi fare un giro lassù, se volete assaggiarlo. La torta di nocciole invece è finita dritta dritta in to-do-list... ma data la quantità di burro, la rimando a tempi più... "magri". Inarrivabili anche i semolini fritti, non immortalati a livello fotografico ma stampati nella mia memoria! yum!

Maurilio Garola e il suo ristorante con vista panoramica

Siccome a pranzo avevamo mangiato poco, hanno pensato bene di coccolarci con una meravigliosa visita più cena a La Ciau del Tornavento, il ristorante dello chef stellato Maurilio Garola a Treiso (Cuneo): un luogo delizioso per cibo fuori dal comune. Ecco alcune delle delizie assaggiate.

Carne cruda, plin di seirass nel fieno maggengo, uovo in cocotte al tartufo nero,
piccola pasticceria, tortino al gianduja con gelato al  tabacco da pipa

Qualche immagine del ristorante, della cucina e della cantina. 

Curiosando in cucina

L'immensa cantina della Ciau. Sì, quello è proprio un caveau!!

L'orto dove Maurilio coltiva odori e verdurine

Se volete dormire lì, c'è una depandance con 4 camere!
Ieri, invece, abbiamo avuto il piacere di girare per Bra, tra la Banca del vino, l'università di Scienze gastronomiche fondata da Slow Food, con annessa capatina al ristorante Guido, dove ci siamo fatte preparare il caffè dallo chef  Ugo Alciati (nella foto sotto), tempestandolo di domande. Abbiamo poi visitato la Mostra Carte in tavola e, per finire in bellezza, assaggiato (scofanato, anzi) il panino Mac 'd Bra, fatto con pane di Bra, salsiccia di Bra, formaggio di Bra e lattuga (di Bra. Non per niente in piemontese Mac vuol dire solo: in un gioco di parole che rimanda al fast food questo panino si chiama quindi "solo Bra"). 

Bra, non solo cibo ma anche vino & cultura!
Di questo weekend mi resteranno molte altre cose. In primis, le mie compagne di avventura, dalla mia amica Camilla e alle altre blogger, in particolare Nena, Monica, Claudia e Sara
In ambito culinario, il quartetto di dessert piemontesi + panna cotta extra che non si può non assaggiare che è il dolce più buono del menu (best panna cotta EVER) dell'Osteria dell'Arco, il menu degustazione nella piazza di Alba, le nocciole -ovunque, nelle torte, lisce, con granella, nel cioccolato, sui gamberi fritti... Tonda delle Langhe numero uno), la salsiccia, la cugnà, la frustrazione di non essere riuscita a comprare un tartufino, e poi ancora stiletti mai messi, porte in faccia, parole in libertà, digitazioni frenetiche su tastiere, flash, wi-fi c'è//wi-fi non c'è, "what's your twitter?", calici di vino, dolci mucche, cereali primordiali e monomateria. 
Amen.  

27 commenti:

  1. Bel post! Quoto tutto tuttissimo, soprattutto "What's your twitter?"! :D
    Tanti baci

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  2. Gran bel post ricchissimo di tante tante cose belle :)

    Buon pomeriggio

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  3. che bello! Deve essere stato proprio un bel viaggio...avete mangiato e bevuto di brutto, vedo!

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    1. Sì è stato divertente e sì, abbiamo mangiato in continuazione! per fortuna erano solo tre giorni! Ieri sera ho iniziato il detox e ora per un po'.. dieta -tanto per cambiare- baci :)

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  4. un racconto divertentissimo :) ok adesso ti ho focalizzato piano piano ce la farò ad associare a tutte le facce i blog! piacere di averti conosciuto in real life!! alla prossima!

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    1. cara, anche io faccio fatica ad associare blog a persone... anche perché spesso sul blog si scrive con un nickname come nel mio caso (ma sono tentata di abbandonarlo): alla prossima occasione "reale"! :)

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  5. ecco, adesso ho il mal di langhe.

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    1. facciamo come nella famosa pubblicità delle crociere....

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  6. che bella esperienza!
    grazie per il racconto e le splendide foto :)
    un bacio

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  7. Che delizia per gli occhi e il palato! :)
    ps: ho appena finito di guardare un film particolare, si intitola "Trip" con Steven Coogan e Robert Brydon. Se ti capita guardalo!

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  8. Che bello dev'essere stato e che posto!! Un abbraccio!!!

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  9. Bel reportage, anche io c'ero!!
    E son davvero contenta che questa esperienza mi abbia fatto conoscere nuovi blog interessanti come il tuo!
    Complimenti!
    __
    http://thetraveleater.com

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    1. Ciao Costanza, vedi eravamo lì e non ci siamo neanche conosciute! eravamo troppe :-) alla prossima occasione allora :-)

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  10. Per i tartufi posso lasciarti qualche dritta per organizzare un altro tour ad hoc :-)
    Che bello vedere la mia citta' con gli occhi dei blog che leggo

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    1. Ma dai non sapevo fossi di quelle parti! luoghi davvero suggestivi (soprattutto per una buona forchetta)

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  11. Bella Eli, se vuoi per la conoscenza dei vini ti posso dare volentieri una mano ;) quando ero piccola pestavo l'uva nelle botti a piedini scalzi e quelli sopracitati li ho già assaggiati tutti, i semolini li hai mangiati da me e per tutto il resto puoi venire a cena dalla mia mamma(tranne che per il dolce, buon sangue non mente...). A parte la panna cotta che non mi è mai piaciuta hai descritto e fotografato in modo eccellente le mie origini, ve la siete goduta e magnata, prossima tappa le colline monferrine!bacio

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    1. ormai su quelli piemontesi sono esperta! :-)
      la panna cotta non fa impazzire nemmeno me, di solito, ma quella era favolosa!
      la prox tappa sicuramente il monferrato! baci

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  12. Che bellissimo reportage e che meravigliosa esperienza :) Bacioni, buona domenica

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  13. OHHH ma c'eravamo anche noi... allora forse ci siamo incrociate! Che peccato non esserci riconosciute... uff..
    Bellissimo reportage, mi riporta con la mente ad una settimana fa...

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