lunedì 15 marzo 2010

Un caffè per sorseggiare The Good Wife

Alicia Florrick (Julianna Marguiles, diventata famosa grazie a E.R.) è una brava moglie. Anzi, fenomenale. Come definireste una che, dopo l'arresto del marito, celebre procuratore distrettuale coinvolto in uno scandalo politico e sessuale, prende le redini della famiglia e si butta a capofitto nel nuovo lavoro di avvocato (chiaramente con il matrimonio Alicia aveva sacrificato la propria carriera a quella lanciatissima del marito e ai figli) e rimane accanto al fedifrago durante la sua carcerazione e il processo? E quando si prospetta l'ipotesi degli arresti domiciliari, è anche disposta ad accoglierlo a casa. Certo, Peter si dovrà sudare il suo perdono.
Prima di tutto, Alicia ha cominciato a lavorare e ci ha preso gusto: erano 13 anni che non metteva piede in aula, ma è chiaro che la ragazza ha talento. Secondo, da Stern, Garner & Lockhart Alicia finalmente ha scambi con persone interessanti: la detective Kalinda, il collega con il quale deve competere per il posto da junior associate, la chichissima Diane e soprattutto Will, vecchio amico della Law School, grazie al quale ha ottenuto il posto. Con lui c'è stima, ammirazione, e una certa -latente- chimica, appena accennata e rispettosa delle regole implicite del rapporto fra colleghi e vecchi amici. Se in questo c'è un'evoluzione, è appena percettibile, tanto da assomigliare alla vita vera. La CBS sta trasmettendo The Good Wife dallo scorso autunno: le puntate non sono ancora arrivate in Italia.
C'è da scommettere che le avventure di Alicia andranno avanti ancora per molto, perchè la serie è veramente ben scritta. Niente a che vedere con i clichè spesso propinati dalle produzioni giuridico-procedurali (per fare un esempio recente Justice, inguardabile). Devo dire che questa serie ha forse una sola pecca: la gente non mangia mai. L'unica cosa commestibile che appare è il caffè. Chiaramente mug in stile Starbucks.
E allora non resta che sorseggiare una enorme tazza di "Latte", come gli americani chiamano il latte macchiato e goderci le avventure di Alicia (tifiamo tutti per lei... e tra Peter e Will, la mia paletta si alza per il secondo... ricordate il coraggioso Knox Overstreet de L'attimo fuggente? Sì, quello che soffiava la ragazza al quarterback di turno. Ecco, è proprio lui, Josh Charles). Se volete saperne di più, leggete la recensione di Movieplayer.it o andate sul sito della Cbs.


mercoledì 10 marzo 2010

Un tè (e un muffin) con Alice

Alice si perde tra tazze di tè, armature alla Giovanna d'Arco e brucaliffo e stregatto che non sono altro se non la brutta copia dei personaggi creati da Walt Disney nel 1951. Il viaggio immaginifico che ci aspettavamo da Alice in Wonderland di Tim Burton e dal suo attore feticcio Johnny Depp delude, nonostante la visione in 3D. Non c'è magia in questa interpretazione del ritorno di Alice a Sottomondo e quello che vorrebbe essere una parabola di formazione diventa il viaggio sconclusionato di una ragazza che non si rassegna a fare ciò che il mondo si aspetta da lei. Ci mancano il cappellaio veramente matto e il leprotto bisestile che, cantandoci Buon non-compleanno, ci offrivano del tè. Anche "soltanto mezza tazza".
Per accompagnare la visione consiglio una tazza di darjeeling intera. E un muffin ai mirtilli di cui lascio la ricetta.

Blueberry muffin
400g di farina
175g di zucchero
1 cucchiano di lievito
Un po' di scorza d'arancia grattuggiata (bio)
2,5 gr di sale
280 ml di latte
2 uova sbattute
85g di burro sciolto
250g di mirtilli

foto dal web
Preriscaldate il forno a 200 gradi e ungete una teglia con buchi per 12 muffin. In una scodella mescolare la farina, lo zucchero, il lievito, la scorza di arancia e il sale. In un altro recipiente, mescolate il latte con il burro e le uova.Versate il composto al centro delle farine e girate finchè gli ingredienti non sono amalgamati. Aggiungete i mirtilli mescolando delicatamente e riempite i buchi della teglia con un cucchiaio. Cuocete per 15 - 18 minuti finchè i muffin non risultano leggermente dorati. Lasciate raffreddare nella teglia per qualche minuto e tirateli fuori, magari aiutandoli con una spatolina che faccia leva sul bordo esterno.
Trasferite i muffin su una griglia a raffreddare e poi.. mangiateli! Preferibilmente in giornata.

venerdì 22 gennaio 2010

Soul Kitchen, una moussaka per l'anima

Soul Kitchen, cibo per l'anima: il film premiato al Festival di Venezia non delude le aspettative suscitate dal titolo, rubato a una canzone dei Doors. Una carrellata incessante di avvenimenti che portano alla deriva il candido Zinos, proprietario del ristorante che dà il nome alla pellicola, che prima perde tutto, dalla fidanzata alla salute al Soul Kitchen stesso, ma poi si prende la rivincita con un'infilata di riscatti finali.
Il tutto è accompagnato da cibo prima pessimo e poi eccelso -grazie allo chef integralista Akin- alcol, musica, che spazia dalla tecno al funky e dalla tradizionale greca al soul, e situazioni esilaranti.
Soul Kitchen assomiglia a uno di quei piatti sostanziosi della tradizione culinaria greca, come l'origine dei due fratelli protagonisti. Una moussaka, direi: saporita, gustosa e goduriosa. Ma tocca punte di raffinatezza somiglianti al dessert di crema alla corteccia che prepara Akin, provocando un'ondata di amore di massa.

Eccovi la ricetta della Moussaka nella versione di Giallozafferano

Ingredienti: 1 spicchio d'aglio, una spolverata di aneto, un pizzico di cannella, pepe q.b., carne di agnello 400 gr. 1 cipolla, 1kg di melanzane, mezzo bicchiere d'olio d'oliva, 80 gr di pecorino, polpa di pomodoro 300 gr, 1/2 bicchiere di vino rosso, 1/2 litro di besciamella.

foto dal web
Lavate e tagliate le melanzane a fettine di ½ centimetro per il verso della lunghezza.Versate un po' d'olio in una padella e quando sarà ben caldo fate appassire la cipolla finemente tritata e l'aglio unendo poi, anche la carne d'agnello tritata. Fatela rosolare, schiacciandola spesso con una forchetta e, quando inizierà ad assumere un bel colorito, aggiungete il vino rosso, il pomodoro, il sale, il pepe e un pizzico di cannella. Fate cuocere per circa 45 minuti aggiungendo a metà cottura l'aneto.
Mettete un po' d'olio in una padella e friggete le melanzane fino a farle diventare belle dorate da tutte e due le parti e lasciatele raffreddare per circa 10 minuti. Ungete ora una pirofila con un po' di burro, disponete sul fondo la metà delle melanzane, versateci sopra la carne e coprite con le restanti melanzane.
Coprite il tutto con la besciamella, spolverate col pecorino tutta la superficie e infornate per 45 minuti a 190° finchè la superficie diventerà di un bel colore dorato.

venerdì 15 gennaio 2010

I brownies del Motel Woodstock

Brownies alla marijuana. Quale cibo più adatto poteva citare Taking Woodstock? Ma non ingannatevi. I brownies alla marijuana fatti da Vilma, travestito ed ex marine ora votato alla vita hippy, non sono fini a se stessi, anzi. Ang Lee li usa come espediente narrativo per creare lo scontro aperto Elliot Tiber e i suoi genitori, ebrei scappati dall'Europa dell'Est al tempo del nazismo e super personaggi.
L'evento collettivo di Woodstock, celeberrimo concerto dell'agosto 1969, è narrato dalla prospettiva personale e inedita di Elliot.
All'inizio Elliot è solo alla ricerca di un modo per estinguere il debito del Motel sgrarrupato che i genitori possiedono nelle campagne fuori New York. Ma quando giunge la notizia che gli organizzatori di un'importante manifestazione musicale si sono visti ritirare l'autorizzazione dalla municipalità di Wallkill, Elliot offre loro il motel come base e presenta loro il vicino che gli affitterà un terreno di 600 acri.
Woodstock diventa per Elliot un'opportunità personale, un segno del destino per rovesciare le sorti della sua vita e prendere consapevolezza di ciò che veramente vuole: lasciare il Motel, tornare a fare il decoratore, smettere di nascondere la propria omosessualità. Elliot non vedrà nulla del concerto, ma non è questo il punto. Il punto è la vitalità e l'energia, l'ingenua gioia utopistica che sprigiona da quella folla di giovani, che lo coinvolge, lo scuote e lo cambia per sempre.


Ma non perdiamoci la ricetta dei brownies! senza marijuana... :-)

150 gr di farina bianca "00"
foto dal web
175 gr di cioccolato fondente
175 gr di burro
140 gr di noci
3 uova intere
175 g di zucchero
1 fiala di estratto di vaniglia




Fondere a bagnomaria il cioccolato con il burro. Togliere dal fuoco e incorporare lo zucchero, le uova, la farina, l'estratto di vaniglia e le noci spezzate molto grossolanamente. Versare il composto in una larga teglia imburrata e infarinata. Deve risultare alto circa 2 cm. Infornate e cuocete a 180 gradi per 40 min. Una volta freddo, tagliare il dolce in rettangoli e spolverizzateli a piacere di cacao dolce.

giovedì 14 gennaio 2010

Una pizza per digerire Nemico Pubblico


Le cose più interessanti del Nemico Pubblico di Michael Mann sono, a mio avviso, il Borsalino e il cappotto su misura che Johnny Deep indossa per calarsi nei panni del fuorilegge John Dilinger.

Un rapinatore dell'Indiana che negli anni 30 divenne una leggenda negli Stati Uniti, perchè consacrato da una morte violenta: fu freddato senza arresto nè processo all'uscita di un cinema da un agente dell'Fbi che lo seguiva da anni. Atmosfere alla Al Capone, inseguimenti, rapine, sparatorie, e poco di più.
Elegante forse nella realizzazione, ma poco appassionante.
foto dal web


Per digerirlo, ci vuole proprio una pizza. Di quelle napoletane, con i pomodori San Marzano e la mozzarella di Bufala. Vi risolleverà.

martedì 12 gennaio 2010

500 giorni insieme (al tartufo)

500 days of Summer è stato tradotto in italiano 500 giorni insieme, facendo cadere, come spesso accade, il gioco di parole che il titolo contiene. Tanto valeva risparmiarsi la traduzione pessima del nome della protagonista (Summer diventa Sole). Il film, a ogni modo, è un piccolo pasticcino. Non di quelli troppo dolci, o troppo pieni di crema che una volta addentati  vi tradiscono sporcandovi tutta la faccia. Ma uno di quelli che si gustano in un boccone solo, il cui sapore dolceamaro non dimenticherete facilmente. Direi un tartufino.
La storia di Tom che si innamora di Summer che invece vuole solo divertirsi non si limita a capovolgere lo stereotipo "la donna ama, l'uomo fa lo stronzo" ma racconta una storia in cui tutti possono identificarsi, con un tocco di ironia e un sapiente uso dei flashback, della musica, della luce... e persino dell'Ikea.
Da assaporare.


Ricetta dei tartufini
Ingredienti :
200gr di cioccolato fondente
10 cl di panna liquida
1 baccello di vaniglia
30gr di burro ammorbidito
5 cucchiai di cacao amaro

Spezzetta il cioccolato e mettilo in una scodella. Con un coltello, fai delle piccole incisioni sul baccello della vaniglia nel senso della lunghezza e sfrega con un cucchiaino. In una casseruola, incorpora panna liquida e vaniglia e fai bollire. Versa la panna nella tazza dove c'è il cioccolato. Aggiungi il burro ammorbidito e mescola con un mestolo di legno. Metti il composto in frigo perché s'indurisca. Versa 5 cucchiai di cacao in un recipiente, poi prendi il composto raffreddato ed estraine piccole quantità aiutandoti con un cucchiaino. Fai delle palline con le mani. Arrotola le palline nel cacao delicatamente. Fai raffreddare in frigo per circa 2 ore.

Bistecca e patatine per Terminator Salvation

Questo quarto episodio aveva il compito di salvare la saga di Terminator dalla bruttezza e dall'inutilità in cui era caduta con Terminator 3 - Le macchine ribelli, del 2003, riportandola ai tempi d'oro della regia di James Cameron, ideatore del primo e del secondo film. Nonostante l'eccesso di effetti speciali e di scontri a fuoco, nonché del superficiale tratteggio psicologico di alcuni personaggi, Terminator Salvation, firmato dal regista McG (un nome d'arte di cui non so dare giustificazione) potrebbe esserci riuscito.
foto Simon Food Favorites
La pellicola fa omaggio ai classici della fantascienza, con ambientazioni a metà tra Blade Runner e Mad Max, e recupera il tema portante dell'ambiguità del rapporto uomo macchina. Interessante il personaggio interpretato da Sam Worthington (oggi al cinema con Avatar), ex condannato a morte cui la scienza ha dato una seconda vita, un secondo eroe che fa da spalla ed è funzionale al Jhon Connor interpretato da Christian Bale. Il resto, è combattimento uomo-cyborg, da gustarsi con una bella bistecca e patatine fritte (e Coca Cola, of course) o, per una dinner in stile davvero americano, con un hambuger, rigorosamente sbranato sul divano.

lunedì 11 gennaio 2010

In Treatment e la torta di cioccolato (ma senza burro)

Paul Weston ha divorziato. Ha lasciato Kate e la sua famiglia nel Maryland ed è tornato a Brooklyn. Non sembra passarsela tanto bene, a giudicare dalle mani che gli tremano quando parla della sua citazione per negligenza, a un anno dalla morte del paziente Alex. Eppure è ancora lì, pronto ad ascoltare, suggerire, scoprire il significato di comportamenti che sembrano cliché ma nascondono segreti, insomma, ad analizzare e aiutare i suoi nuovi pazienti con i consueti capolavori dialettici che rendono innovativa e interessante In Treatment.
Gli appassionati avranno già ingurgitato i 35 episodi della seconda stagione della serie targata HBO con protagonista Gabriel Byrne.A chi deve ancora godersela, invece, consiglio la visione armati di una fetta di torta al cioccolato, scudo perfetto allo sguardo smarrito di un Paul quasi depresso e alla tristezza di malattie e nevrosi dei protagonisti.
La torta al cioccolato, però, dopo i panettoni delle feste, meglio farla leggera: senza burro.

Eccovi la ricetta:

Torta al cioccolato senza burro

10 cucchiai di zucchero
15 cucchiai di farina
3 cucchiai di cacao amaro in polvere
mezza bustina di lievito
50 gr di cioccolato fondente
3 uova
latte (q.b.)
olio (un cucchiaio)
mandorle tritate (50 gr)

Rompere le uova, mettendo i tuorli in una ciotola e gli albumi in un'altra. Aggiungere lo zucchero ai tuorli e mescolare bene. In una terrina setacciare la farina insieme al cacao e al lievito, aggiungere il composto di uova e zucchero, un cucchiaio d'olio e un po' di latte, circa un bicchiere, fino a creare una pasta cremosa e omogenea. Aggiungere il cioccolato fondente spezzettato grossolanamente e gli albumi montati a neve. Mescolare bene.
Imburrare una tortiera e versarvi il composto. In superficie versare un po' di zucchero sciolto in qualche cucchiaio di latte e le mandorle tritate. Infornare in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 35-40 minuti.

Buona visione (e buon appetito)!

Chi ben comincia... il mio parere sui film visti tra fine e inzio anno

Il tempo per scrivere dei film che guardo scarseggia sempre, così ho deciso di fare un post riepilogativo dei tioli visti nell'ultimo p...