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sabato 19 dicembre 2015
Burnt: il sapore del successo
La scorsa domenica io e la mia amica #Cinefoodies Elena di Calde Delizie, abbiamo deciso di sfidare la transumanza di assatanati in missione consumistica per i regali di Natale e andare in centro a vedere Il sapore del successo. Cosa non si fa per gli occhioni blu di Bradley Cooper e per un film tutto incentrato sul cibo (praticamente il nostro pane quotidiano) e sul mondo dei ristoranti stellati. Ma com'era il film?
lunedì 7 febbraio 2011
A Londra, con un tè come si deve, per Il discorso del re
Quando si dice un bel film. Il discorso del re è candidato a 12 premi Oscar e prevedo che ne porterà a casa un bel po'. Colin Firth, conosciuto e amato da tutte le ragazze come il mitico Mark Darcy di Bridget Jones, qui interpreta il principe Albert di Windsor, "Bertie", figlio secondogenito di re Giorgio V e padre della regina Elisabetta II. 
Bertie è affetto da una grave balbuzie che è insieme sintomo e causa di un profondo senso di inadeguatezza, conseguenza di un'infanzia vissuta nel solco della disciplina e priva di manifestazioni d'amore. Per questo tende a defilarsi dalle occasioni mondane e dai discorsi in pubblico; quando, alla morte del padre, il fratello Edoardo VIII (Guy Pearce) decide di abdicare per sposare Wally Simpson, americana due volte divorziata con il vizietto degli uomini potenti, Bertie è costretto a prendere su di sé la responsabilità della corona alla vigilia di una guerra mondiale. 
Lo aiuterà a guardarsi dentro e superare i suoi limiti Lionel (Geoffrey Rush), un poco ortodosso ex attore riciclatosi logopedista scovato dalla moglie Mary, l'amata Queen Mother (Helena Bonham-Carter). 
Il loro rapporto è un lungo e spassoso duello tra due uomini lontani ma che, per motivi diversi, si sentono ugualmente frustrati e impotenti: imparano a conoscersi, a fidarsi l'uno dell'altro e diventano amici. 
Bertie è un'alternanza di visi contriti, imbarazzi, scatti d'ira, slanci di entusiasmo e scoraggiamenti; Lionel è un treno di ottimismo, intuitivo e testardo, pronto a scuotere Bertie anche bruscamente, senza troppo riguardo per il suo lignaggio, scavando per far emergere l'indole da combattente che giace sepolta in lui. 
Firth e Rush sono meravigliosi e un applauso va anche ai doppiatori italiani (anche se ora ho la curiosità di rivedere il film in lingua originale). Io ho scritto troppo, quindi concludo: andate a vederlo, non ve ne pentirete. 
Il film profuma di Londra, Windsor e "britishness"... E allora di cosa parlare se non di té? Vi lascio con le indicazioni dello scrittore George Orwell, un vero fanatico del té, per la corretta preparazione di questa bevanda:
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| Chi sta slurpando il tè? Riconosciuto? | 
Qui invece trovate una guida completa ai tipi di té, alla loro provenienza e su come prepararli e gustarli in base alle varietà, curata da Arte del Ricevere. 
Infine, una piccola selezione molto chic, con tè speciali ideali per un pensiero di San Valentino!
| Opulence Darjeeling Castlelton Muscatel tea, da Harrods | 
| Il tè dell'amore di Kusmi Tea | 
| Valentine's Tea Blend, di Harney's & Sons | 
| Ancora Kusmi Tea, questa volta nella miscela stimolante di tè verde, mate e spezie | 
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