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domenica 28 giugno 2015

Predestination... predestinati a cosa?

La locandina di Predestination con Ethan Hawke

"Chiunque ti dica di sapere di cosa Predestination parli... sta mentendo", ha dichiarato Ethan Hawke, protagonista della pellicola, a proposito di questo film. E come dargli torto?
Purtroppo, almeno per quanto mi riguarda, questo senso di spaesamento e incertezza non si accompagna all'ammirazione e allo stupore che ti prendono quando un film si chiude con un colpo di scena impensato o una svolta nell'intreccio che ti lascia sgomento e incredulo per la maestria con cui regista e sceneggiatori hanno incastrato tutti i pezzi. 
Qui si tratta piuttosto di una domanda che ti poni all'inizio e continui a porti durante tutte le due ore buone della pellicola, ovvero... perché
Perché infilarsi nella trasposizione cinematografica di un racconto fantascientifico concepito nel 1958, Tutti voi zombi di Robert Anson Heinlein, la cui tematica sono i paradossi dei viaggi temporali
I viaggi temporali, si sa, sono materia molto tricky e possono condurre molto facilmente alla boiata. Basta un dettaglio fuori posto e sei fregato. Ricordiamo qualche film in cui erano presenti. Ben riusciti: Donnie Darko, L'esercito delle 12 scimmie. Così così: La casa sul lago del tempo, Looper. Boiata: Deja Vu. 
Beh.. in Predestination il viaggio nel tempo è lo strumento affidato a degli agenti del futuro (però siamo nel 1995, quello che era futuro nel racconto del 1958 per noi è già un passato lontano 20 anni... perché mantenere questo ulteriore paradosso? Una scelta per me incomprensibile), per sventare i crimini.
Qui l'agente temporale interpretato da Ethan Hawke è alla sua ultima missione: deve riuscire a trovare Feezle Bomber, un pazzo che nel 1975 ha devastato la città di New York con una detonazione senza precedenti, uccidendo migliaia di persone, e che finora gli è sempre sfuggito. 

Ethan, sei sempre un figo, ma sto film -diciamolo- è un pasticciaccio brutto











Uno si aspetterebbe quindi un thriller veloce, con inseguimenti mozzafiato, sequenze d'azione, improvvisi pericoli e agguati. Ma no. Predestination esce dal genere (e qui vedo l'ambizione di un progetto che probabilmente puntava alto, forse troppo) e si concentra sul racconto della vita di Jane. Non sappiamo chi sia questa, di cui ci dobbiamo sorbire i dettagli di un'infanzia assurda e sfigata, sappiamo solo che dev'essere importante, perché un'ora di film è tutta su di lei/lui. E sì, perché per non farci mancare niente, Jane (Sarah Snook) nasce donna (e orfana) ma - per vicissitudini che non sto qui a spiegare per evitare spoiler - nel corso della vita si trova a dover assumere una nuova identità sessuale maschile. 















martedì 23 giugno 2015

Testament of Youth. Di poesia, guerra, amore e scones alla marmellata di fragole


Scones - Cooking Movies
Scones all'inglese per Testament of Youth
Il cinema in costume esercita sempre un certo fascino su di me e i film ambientati durante le guerre mondiali mi toccano profondamente (quando ben realizzati). Sarà che mi colpisce pensare che quei massacri e i terribili scontri tra le nazioni europee risalgano a una manciata di anni fa anche se a noi generazioni cresciute nel consumismo dagli anni 80 in poi,sembrano epoche lontane anni luce (ma come sappiamo in altre parti del mondo i conflitti non mancano e i profughi che arrivano nelle nostre città ne sono la dimostrazione).
Testament of Youth racconta la Grande Guerra attraverso gli occhi, il cuore e i sentimenti della britannica Vera Brittain, che all'epoca dello scoppio del conflitto aveva solo 20 anni e che in seguito divenne una celebre scrittrice pubblicando le memorie di quegli anni dolorosi. Il film mi è piaciuto perché è in grado di muoversi su più livelli e non si riduce al semplice racconto di un amore romantico rovinato dalla guerra. Testament of Youth racconta innanzitutto di una giovane donna alla ricerca dell'affermazione personale attraverso lo studio (Vera vuole a tutti i costi frequentare Oxford e convince suo padre a lasciarle sostenere l'esame di ammissione). Racconta poi...

martedì 16 giugno 2015

Game of Thrones - Finale Quinta stagione

Jon Snow con la sua tipica espressione sveglia
Attenzione, SPOILER. Se non avete ancora finito la serie, correte via. Avvisati.

Chi mi segue su Facebook e Twitter lo sa, che non mi perdo una puntata di Game of Thrones o Trono di Spade che dir si voglia, anche se non ne ho mai parlato qui. Beh dopo la finale della quinta serie, Mother's mercy, eccomi qui a parlarne.
Coerentemente con la teoria delle cinque fasi dell'elaborazione del lutto, io mi trovo alla prima, ovvero in piena negazione, dopo aver assistito ai Nights Watch che pugnalano ripetutamente Jon Snow, il loro Lord Commander, reo di aver sacrificato le vite dei guardiani della notte per quattro stronzi di barbari sanguinari che non meritano nulla (al contrario dell'ammasso di reietti dei Nights Watch, generalmente sulla barriera per sfuggire a un'esecuzione o per non morire di fame... quando si dice la vocazione). A dare il colpo di grazia a Jon è Olly, tu quoque Olly, faccia da schiaffi che a suo tempo aveva proprio salvato Jon scoccando una freccia nel cuore di Ygritte, ma che ora non poteva perdonare al suo Lord questa svolta pro-wildlings.

venerdì 5 giugno 2015

Teneramente folle: crepes alle fragole di papà

Infinitely-Polar-Bear-Teneramente-folle

Il cinema americano negli ultimi anni ha scoperto Mark Ruffalo e ce lo propina un po' in tutte le salse, come lottatore in Foxcatcher, nei panni di un ristoratore ex donatore di sperma ne I ragazzi stanno bene, produttore musicale fallito in Begin Again, supereroe (Hulk) per gli Avengers. In Teneramente folle, film indipendente della regista Maya Forbes presentato al Sundance festival e in uscita in Italia il 18 giugno, lo vediamo nelle vesti di un papà esuberante che soffre di disturbo bipolare, con due figlie a cui badare e risultati altalenanti (il titolo originale del film è Infinitely Polar Bear e prende spunto dalla storpiatura che la più piccola delle sorelle fa parlando della malattia mentale del padre).

lunedì 23 marzo 2015

Tempo instabile con probabili schiarite e petrolio annacquato

Tempo instabile- locandina

La vita è imprevedibile, si sa.
Spesso le cose non vanno come le avevamo immaginate e così prendiamo strade che non pensavamo di poter percorrere, fronteggiando situazioni inaspettate. Per esempio, cosa fareste se un giorno, per caso, scopriste un giacimento di petrolio nel vostro giardino?
Succede a Giacomo (Luca Zingaretti) e Ermanno (Lillo) nel film "Tempo instabile con probabili schiarite" del regista Marco Pontecorvo, presentato in anteprima al cinema Apollo a Milano.

mercoledì 18 marzo 2015

Latin Lover: riso cozze e patate o zuppa di pesce?

Il poster di Latin Lover
Sette donne (o forse più) per un uomo. 
Giovedì 19 marzo esce nelle sale italiane la commedia “Latin Lover” di Cristina Comencini , presentata ieri in anteprima al cinema Anteo di Milano: una storia di donne e sorellanza, di attriti familiari e di legami indissolubili.

venerdì 26 dicembre 2014

Il sorriso de "Il ricco, il povero e il maggiordomo"



Santo Stefano: come da tradizione, appesantiti da cenone-pranzo-cena natalizi e in stato comatoso, non potete esimervi da una capatina al cinema!
Quest'anno avete l'imbarazzo della scelta fra generi anche molto diversi tra loro.
Da segnalare sicuramente il nuovo thriller di David Fincher Gone Girl, l'ultima fatica di Woody Allen Magic in The Moonlight, l'esperimento di Salvatores Il ragazzo invisibile e, per i più piccoli, Big Hero 6 della Disney, I pinguini di Madagascar e il super british orsacchiotto Paddington.
Se invece avete voglia di qualcosa di leggero e made in Italy, potete optare per Ogni maledetto Natale oppure per il ritorno di Aldo, Giovanni e Giacomo con il film  "Il ricco, il povero e il maggiordomo" da poco è uscito nelle sale e presentato in anteprima al Cinema Apollo di Milano.

venerdì 28 novembre 2014

The Help - No more excuses: no alla violenza sulle donne



Eugenia, detta Skeeter (Emma Stone), torna nella sua ricca casa di Jackson, Missisippi, con una laurea in tasca e tanti sogni in testa: non ha nessuna intenzione di accasarsi come le sue compaesane, tutte già maritate e con prole e famiglia, ma vuole lavorare. Anzi, vuole diventare una scrittrice, con il disappunto di sua madre che la vorrebbe meno maschiaccio e più interessata a cose da donna.

lunedì 24 novembre 2014

Ogni maledetto Natale: Panettone (e famiglia) in due atti

Ogni Maledetto Natale
Anche quest'anno si avvicina il Natale e il classico appuntamento con la tradizionale riunione di famiglia. Ognuna con le proprie abitudini: la cena, il pranzo, i regali, il gioco...
Proprio da quest'abitudine partono i tre registi Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, ideatori della serie tv satirica Boris, che per quest'anno propongono la divertente e cinica commedia "Ogni maledetto Natale", presentato in anteprima al cinema Apollo a Milano e in sala dal 27 novembre.

domenica 23 febbraio 2014

Her - Lei. Una cena in solitudine

immagine Aposteraffair.tumblr.com

Innamorarsi di una persona che non esiste, perché è un sistema operativo di intelligenza artificiale. Impossibile? Stupido? Malato? Oppure normale, se la voce di questa "coscienza" riesce a comprenderti, capirti, supportarti e persino divertirti come nessuno nel mondo reale sa fare?
Sono le domande a cui ci pone davanti Her, il nuovo poetico e intenso film di Spike Jonze, ambientato in un futuro vicino e verosimile in cui gli uomini vivono in simbiosi con device high-tech sempre più sofisticati e sempre connessi.

domenica 12 gennaio 2014

I famosi biscotti zenzero, mela e noce moscata di Mrs Bean, da Fantastic Mr. Fox



Fantastic Mr. Fox è una volpe. Una volpe che veste elegante e parla in modo suadente, ma che ha bisogno di sentirsi vivo dando sfogo al suo istinto cacciatore di animale selvatico. E così quando, anni dopo aver messo la testa a posto diventando giornalista e mettendo su famiglia, decide di riassaporare la vita selvaggia e sfidare i tre imprenditori locali rubando il loro sidro e uccidendo le loro galline, scatena una caccia alla volpe senza esclusione di colpi, che metterà a repentaglio non solo se stesso e la propria famiglia, ma anche gli altri animali del bosco.

giovedì 19 dicembre 2013

Steven Spielberg Day: Indiana Jones e il tempio maledetto



Quando ero piccola non capitava spesso che i miei genitori e io ci entusiasmassimo per gli stessi film. Io ero ancora concentrata sui cartoni animati mentre loro preferivano roba tipo Kramer contro Kramer e Blade Runner. Ma ricordo che Indiana Jones metteva tutti d'accordo. Era un "film evento", per copiare Mentana, un appuntamento da non perdere, che mescolava avventura, azione, intrighi, amori, con una vena di comicità e il fascino dell'allora giovane e bello Harrison Ford. Tutto merito di Steven Spielberg, regista eclettico, osannato da molti e detestato da altrettanti, che oggi compie 67 anni e che i blogger di cinema celebrano con un Day a lui dedicato.

martedì 2 luglio 2013

Gazpacho rosso sangue per la crudele poesia di Stoker



Stoker, il nuovo film di Chan-wook Parkè una crudele poesia. E' un tripudio di immagini perfette, di inquadrature meravigliose, di scelte visive spiazzanti che mi hanno totalmente conquistata. La storia, a pensarci, ha un po' di lacune, alcuni dettagli assolutamente inverosimili, eppure il film riesce a mantenere alta la tensione e, proprio quando sembra che sia finita la magia, colpirti in viso con nuove svolte, richiamando nuovamente la tua attenzione. 
Durante la visione si resta ammirati da una simbologia carica di significati, dalle scelte curate dei setting, della musica e dei costumi indossati dai protagonisti, che riescono nel quasi impossibile intento di ricreare le atmosfere hitchcockiane, senza per questo ridurre il film a una brutta copia delle pellicole del maestro. 
Ma qui c'è molta più violenza e perversione che in Hitchcock, anche se il sangue appare di rado, solo in qualche pennellata. Piuttosto domina il buio, il silenzio, la sensazione di pelle d'oca che si ha entrando in una bellissima casa troppo grande per chi ci vive.
Come domina il pallore sul volto della protagonista India (Mia Wasikowska), unito ai suoi vestiti anni 50 e ai capelli insolitamente scuri, tanto scialbi da farla sembrare una specie di Mercoledì cresciutella. 
Nicole Kidman, dalla bocca irrimediabilmente compromessa in seguito agli interventi estetici che lei nega, è tuttavia ancora elegante e soave, perfetta nei panni della vedova un po' annoiata e superficiale, una madre che non riesce ad amare sua figlia perché non la comprende. 
Forse il "cattivo" Matthew Goode non è la scelta più azzeccata del cast, ci sono visi più sensualmente inquietanti di quello di un ragazzone con gli occhi azzurri come biglie, ma certo non si può dire che se la cavi male nella parte.
In due parole, la trama: il giorno del 18esimo compleanno di India, lei e la madre scoprono che il capofamiglia Stoker è morto. Ha avuto un incidente e l'auto si è carbonizzata con lui all'interno. Al funerale si palesa Charlie, fratello più giovane di Stoker, di cui nessuno ha mai sentito parlare. La moglie, lusingata dall'avere intorno un bell'uomo giovane di grandi maniere, lo invita a rimanere. Da subito fra lui e India si crea un ambiguo e inspiegabile legame, fatto di attrazione e repulsione. Con la vicinanza dello zio, India scoprirà cose inimmaginabili su di sé e, camminando su tacchi alti e con il fucile in spalla, farà il suo personale percorso verso l'età adulta.
Gelosia, paura, violenza, morte, pulsioni oscure: tutto si fonde in questo film, che vi consiglio di vedere, anche se non subito prima di andare a dormire, mi raccomando!



Cosa c'è di meglio di un gazpacho rosso sangue da abbinare a questo film? Certo niente a che vedere con gli schizzi alla Tarantino, ma il sangue si prende in un certo senso la sua rivincita anche in questo film (prima di giudicare, guardatelo fino alla fine).
Non indugio oltre e vi lascio la ricetta!


Gazpacho
1 kg di pomodori maturi
1 cetriolo
1 peperone verde
1 peperone rosso
1 cipolla
olio evo
sale
pepe
aceto (opzionale)
aglio (opzionale)
peperoncino


Lavare le verdure, sbucciare i pomodori. Sbucciare il cetriolo e metterne metà in un frullatore insieme ai pomodori. Idem per i peperoni (qui potete fare anche due terzi nel frullatore, un terzo a dadini). Aggiungere anche la cipolla, un po' di peperoncino fresco (o in polvere) e se vi piace anche l'aglio (io non l'ho messo, crudo per me è troppo forte). Unire 4-5 cucchiai di olio di oliva, frullare il tutto per bene. Salare e pepare. Lasciare riposare in frigo almeno tre ore. Servire in ciotoline fonde, accompagnato dalla verdura a dadini che andrà aggiunta nel gazpacho fresco. A piacere aggiungere un altro filo d'olio. Se è troppo denso per i vostri gusti oppure avete intenzione di servirlo come bevanda fredda per l'aperitivo, potete diluirlo con acqua fredda fino a raggiungere la consistenza desiderata. 

martedì 30 agosto 2011

Parlami d'amore: quando il troppo stroppia


Una delle regole sempre valide per chi scrive è rileggere a mente fredda, armarsi di accetta (e di coraggio) e cominciare a tagliare. Togliere, snellire, perché la prima stesura contiene spesso ripetizioni, inutili avverbi e aggettivi, particolari e informazioni che appesantiscono la narrazione invece che arricchirla. Quest'operazione non è facile. Tagliare per ogni scrittore è una sofferenza: tutti i pensieri buttati sul foglio appaiono ai suoi occhi ugualmente fondamentali. Ma un bravo scrittore sa guidare chi legge, suggerendo una sensazione, un concetto, dando il là a un'intuizione e lasciando tuttavia che sia il lettore ad arrivarci, attraverso la propria interpretazione personale. Lo stesso principio vale, a mio avviso, al cinema
Silvio Muccino non ha saputo far sua questa regola. Stasera, a casa da sola e quindi con un po' di tempo da perdere, ho voluto dare una chance a Parlami d'amore (in onda su canale 5), opera prima di Muccino jr, appunto, tratta dall'omonimo romanzo scritto dall'attore insieme a Carla Vangelista. Premetto di non aver letto il libro e, a questo punto, mi vien da dire, meno male. 
Il film pecca di manierismo e di presunzione, è un'accozzaglia di situazioni disparate (e disperate) che convergono in un improbabile quanto prevedibile triangolo amoroso. Si tuffa in un tema serio come la droga, e le dipendenze in genere, con sguardo superficiale, nutrito di luoghi comuni, lo trasforma in espediente per rendere il protagonista, Sasha (che poi, che nome è? Mica è russo!) una specie di "maledetto" (cosa difficile a credersi, data la faccetta da pesce lesso con occhietti all'ingiù di Silvio). Il tutto è condito da recitazione sopra le righe, sguardi intensi, forzature pseudoteatrali (qui Carolina Crescentini recita come il suo personaggio Corinna Negri di Boris); si salva solo Aitana Sanchez Gijon, che però non è aiutata dai dialoghi che rasentano l'assurdo (ma non surreali in modo consapevole e voluto, semmai si tratta di un verosimile mal riuscito, privo di alcun fascino).
La storia? Sfigato orfano cresciuto in comunità decide che deve prendere in mano la sua vita e conquistare la tizia che gli piace fin da bambino (ricca, insicura e ribelle). A chi chiede aiuto? A una quarantenne in crisi con il marito che conosce facendo un incidente d'auto. I due iniziano una specie di "scuola di seduzione". Ma entrambi hanno un pesante passato alle spalle che non possono ignorare. E tra amici tossici, partite a pocker e cocaina, Sasha diventa più sicuro di sé, si fa Benedetta (la Crescentini), ma abbassa la guardia e si perde. Era davvero quello che voleva? Ovviamente no, ma non vi rovino la fine (anche se dal minuto 10 del film avrete già capito qual è).


Insomma, il film ha il gusto sciapito di una pizza con la mozzarella finta, quelle fatte con la pizzottella o il fontal, che hanno gli occhielli di formaggio rigidi e insapori e frustrano profondamente quella voglia matta di fiordilatte filante. Ma assomiglia anche alle insalate di riso servite agli aperitivi, unte, con dentro tante, troppe cose, pesanti ed esagerate, che un semplice spaghetto al pomodoro era meglio. Citazioni culinarie all'interno del film? Praticamente nulle. E, anche per questo, non ci piace ;-)

Chi ben comincia... il mio parere sui film visti tra fine e inzio anno

Il tempo per scrivere dei film che guardo scarseggia sempre, così ho deciso di fare un post riepilogativo dei tioli visti nell'ultimo p...