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sabato 2 maggio 2020

Tiramisù con uova pastorizzate: la ricetta

Tiramisù Cooking Movies

Il tiramisù è uno dei dolci più amati al mondo: quando lo rifai, come nel mio caso dopo addirittura anni, capisci perché: è semplicemente perfetto! L'equilibrio tra la dolce crema al mascarpone e i savoiardi imbevuti nel caffè nero è impagabile.
E allora siete pronti a prepararlo in casa? Lo so che lo saprete fare tutti... vi do solo un suggerimento importante per mangiarlo molto più tranquilli: pastorizzare le uova.
Come si fa? Ve lo spiego subito.

lunedì 24 novembre 2014

Ogni maledetto Natale: Panettone (e famiglia) in due atti

Ogni Maledetto Natale
Anche quest'anno si avvicina il Natale e il classico appuntamento con la tradizionale riunione di famiglia. Ognuna con le proprie abitudini: la cena, il pranzo, i regali, il gioco...
Proprio da quest'abitudine partono i tre registi Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, ideatori della serie tv satirica Boris, che per quest'anno propongono la divertente e cinica commedia "Ogni maledetto Natale", presentato in anteprima al cinema Apollo a Milano e in sala dal 27 novembre.

giovedì 7 febbraio 2013

Torta Pan di Stelle. Per un dolce compleanno.





La ragione di questo video è che lunedì era il compleanno del mio fidanzato e gli ho organizzato una festa a sorpresa, con un po' di amici. Per soffiare le candeline ho preparato una torta che è una bomba, su suggerimento della mia amica Giorgia che come sapete dà il meglio di sè nei dolci. 
Si tratta di una ricetta che ho trovato sul sito di Mysia, l'ho seguita quasi alla lettera (almeno una piccola modifica la dovevo fare!)
Le foto sono pessime, ero di frettissima (ho preparato tutto da sola, nel pomeriggio prima della festa e la mia cucina non è proprio luminosa, ecco). Prendetele giusto come testimonianza del fatto che l'ho davvero preparata! Al di là delle foto, però, si tratta proprio di un trionfo: soffice, dolce, intensa. Cioccolato, caffè, nutella e panna si mescolano in bocconi da pura goduria. Devo aggiungere altro? 


Torta pan di stelle
500 grammi di biscotti Pan di stelle
400 grammi di nutella (io 300 grammi)
500 grammi di panna 
50 grammi di zucchero a velo (dovessi rifarla, ridurrei a 30gr)
200 ml di caffé (nella ricetta originale: 150 ml di latte, 1 tazza di caffè)
cacao amaro


La torta è molto dolce quindi io vi suggerisco di fare come me :-) e usare il caffè puro (un po' allungato con acqua magari) e non il latte, poi vedete voi, va a gusti. Preparate quindi una caffettiera da due, versate il caffè in una fondina e diluitelo con un goccio di acqua. Montate la panna con lo zucchero a velo. Prendete una tortiera a cerniera, imburrate base e bordi. In un pentolino mettete a sciogliere a bagnomaria la Nutella (lasciatela pure nel barattolo, sigillato). Iniziate a fare uno strato di biscotti. Imbevete velocemente i biscotti da entrambi i lati e disponeteli sul fondo. Non dovete lasciare buchi, coprite gli spazi con biscotti a metà o spezzettati quanto serve. 
Versate un po' di nutella sciolta e spatolatela con delicatezza sui biscotti. Passate alla panna montata, fate uno strato con circa un terzo della panna, livellate dolcemente e proseguite con un secondo strato di biscotti, poi di nutella, ancora panna, biscotti, nutella e panna. Finite con una spolverata di cacao amaro. Se vi piace, potete decorare con delle stelline di pasta di zucchero (no, non l'ho fatto :-)) Lasciate riposare in frigo per almeno due o tre ore. Togliete la cerniera dal bordoe guarnite, se volete, con dei Pan di stelle (scenografico, ma scomodo per tagliare le fette!) Tagliate, servite e... godete! Con misura però... E' davvero corposa quindi ne basterà una fettina, giuro. Forse. 

sabato 29 dicembre 2012

Mousse di cioccolato e un film per Capodanno



Non so voi ma questi giorni di festa non ho fatto altro che mangiare: primi sfiziosi al forno, faraone, salmone affumicato, insalata russa, noci, lichees, pezzi di panettone, biscotti di natale, assaggi di torrone. Stamattina ho battezzato un nuovo rotolino sulla pancia mentre i fianchi si allargano a dismisura: il problema è che non ho nessunissima voglia di smettere, anzi, più mangio, più mangerei :-) Tra le creazioni di questo periodo di perdizione gastronomica, c'è questa mousse di cioccolato che ho preparato per una cena con degli amici. E' molto, molto cioccolatosa: mettendola nei bicchierini potreste pensare che sia un po' scarsa, ma vi assicuro che la dose è più che sufficiente: è una mousse corposa e a un certo punto penserete che non potete finirla. Passati 5 minuti però il richiamo del cioccolato sarà più forte e magicamente avrete la forza di arrivare in fondo! :) Provatela e mi saprete dire, qui è piaciuta a tutti.




Mousse di cioccolato
per 6 persone
250 grammi di cioccolato fondente al 70%
1 pezzetto di burro (10 gr circa)
4-5 cucchiai d'acqua
2 uova
2 cucchiai di zucchero
200 ml di panna fresca
per guarnire: Chocaviar Venchi

Spezzettate il cioccolato e scioglietelo in un pentolino a bagnomaria. Quando sarà quasi completamente sciolto aggiungete il pezzetto di burro e qualche cucchiaio d'acqua. Nel frattempo montate i tuorli con lo zucchero nella planetaria, per qualche minuto, fino a ottenere una crema chiara e gonfia. Unite i tuorli montati al cioccolato ancora a bagnomaria, mescolate bene finché le uova non saranno assorbite. Montate a neve gli albumi e montare la panna. In una scodella incorporate prima gli albumi e poi la panna alla crema di cioccolato, lentamente e con movimento dal basso verso l'alto, facendo attenzione a non smontarli. Trasferite il composto in un sac a poche monouso, tagliare la punta e riempire 6 bicchierini. Guarnite con un po' di Chocaviar o scaglie di cioccolato (oppure frutti di bosco, se preferite) e la vostra mousse è pronta. Lasciate riposare in frigo per almeno un'ora. Togliete i bicchierini dal frigo circa 20 minuti prima di consumare la mousse. 

Se avete in programma una cena per l'ultimo dell'anno, potete preparare queste mousse al posto (o accanto) ai soliti panettoni e pandori. Se invece non vi va di passare la serata tra cotechini, lenticchie e petardi e avete voglia di qualcosa di alternativo, potete dire no al cenone di San Silvestro e prendere in considerazione l'idea di passare la serata al cinema. O andarci il pomeriggio di Capodanno, quando sarete annoiati a casa dopo l'ennesimo pranzo.
Cosa c'è da vedere? Ecco una selezione di ciò che potete vedere al cinema in questi giorni.

Vita di Pi
di Ang Lee


La regola del silenzio
di Robert Redford


Ralph Spaccatutto
Walt Disney



Love is all you need
di Susan Bier


Lo Hobbit 
di Peter Jackson




giovedì 13 dicembre 2012

Argo: Yakh dar behesht! Che avete capito? è un budino (persiano)



Arrivo tardi a parlare di questo film, ormai potete leggerne la recensione un po' ovunque. Ma, come avrete probabilmente già sentito, Argo è un film che merita: storia, politica, spionaggio, tensione: il tutto ben miscelato, dosato e ritmato. Una bella sceneggiatura. Un'alternanza di atmosfere e di registri che rispecchiano le sensazioni, il mood e il clima del luogo e della situazione politica. E poi Ben Affleck.
Sì, Ben Affleck.
Se siete come me, quando divenne famoso (quindici anni fa?), lo avrete trovato carino ma un po' inespressivo e basta. Però vi sarete intrippate di brutto con Will Hunting, genio ribelle e in seguito con il lacrimevole Bounce, con la Gwyneth.
Ma poi a rovinare tutto è arrivata la love story super paparazzata con Jennifer Lopez (..no dico, Ben, da Gwyneth a Jennifer Lopez... parliamone) e di quel film osceno, Gigli, che faceva più schifo dei cinepanettoni dei fratelli Vanzina.

B: "Sono più bello e più alto di te eppure Hollywood
ti ama alla follia.. com'è possibile?"
M: "Non mi sono mai messo con Jennyfromtheblock"

E allora, come me, avrete deciso che Ben era un cerebroleso, che quell'espressione un po' fissa era dovuta a mancanza di grandi riflessioni interiori e ai cicchetti che si scolava notoriamente senza ritegno. Poco importava che la sceneggiatura da Oscar di Will Hunting l'avesse scritta lui insieme a Matt Damon. Uno che si faceva fotografare lingua in bocca con JLo e immortalare sul panfilo nel video di lei che canta "I'm still - I'm still - Jenny from the block", non poteva essere degno di nota.
Poi Ben e JLo si sono mollati. Deo gratia.

J: "Ben..."
B: "Sì..?"
J: "Abbiamo fatto un film di m"
B: "Lo so, ma siamo fichi"

A culona, ora con Ben ce sto io!

Dopo un po' Ben è tornato in sè. Ha iniziato a frequentare un'altra Jennifer, Garner, molto più fine e simpatica di quella strappona della Lopez, e ha deciso di fare film seri (oltre che tre bambini), come Hollywoodland, per cui ha vinto la Coppa Volpi nel 2006 (Sì, avete capito giusto, Ben Affleck ha vinto la Coppa Volpi al Festival del cinema di Venezia, fatevene una ragione),
Dopo di che si è lanciato dietro la macchina da presa e ha fatto tre film da regista, uno meglio dell'altro. E qui non recita neppure male. Allora non resta che dire ok, Ben Affleck, la tua faccia quando reciti si muove un po' pochino, ma ti avevo sottovalutato, sei bravo.

Io? beh, modestamente...
Veniamo ad Argo. Siamo nel 1979 e l'ambasciata americana di Teheran (Iran) viene attaccata dai rivoluzionari che vogliono l'estradizione dello Scià, fuggito negli Stati Uniti dopo il rovesciamento del suo regno. Gli iraniani sequestrano i dipendenti, tranne sei, che riescono a fuggire e si rifugiano a casa dell'ambasciatore canadese.
La CIA a questo punto è chiamata organizzare un'operazione di esfiltrazione per fare uscire i sei clandestini dal paese e chiama Tony Mendez (Affleck), esperto in materia. Questi elabora un piano a dir poco improbabile, ovvero fingere che i sei siano una troupe cinematografica in Iran per i sopralluoghi negli altipiani e nei deserti del paese in vista dello shooting di un film di fantascienza, Argo. Ma non ci sono alternative meno folli e Mendez vola a Hollywood, compra una vera sceneggiatura, con l'aiuto di un regista (Alan Arkin) annuncia la produzione alla stampa in modo da dare credibilità al progetto e ottenere il permesso di entrare e uscire dal Paese dal Ministero della cultura iraniana. Inizia così l'avventura di Mendez, che vola in Iran per recuperare i sei fuggiaschi, consumati dalla tensione e dalla paura di essere scoperti.
Vi lascio scoprire da soli il resto di questo bel film, pieno di attori perfetti per i ruoli, accurata ricostruzione storica, ottimi costumi, tanta tensione e battute sagaci.



E per accompagnare la visione, una ricetta persiana. Sì, stavolta mi sono impegnata e ho fatto un po' di ricerche per trovare una preparazione di origine iraniana che fosse semplice da preparare anche a casa. Questa lo è al 100%! Andrebbe guarnita di pistacchi, io ho usato le mandorle perché ero sprovvista. La amerete se vi piacciono i budini, ma la odierete se non vi piace il cardamomo. In tal caso potete ometterlo e abbondare con la vaniglia, invece. Ecco a voi lo Yakh dar behesht, ovvero il Ghiaccio in paradiso!



Budino di farina di riso alla vaniglia e cardamomo
Yakh dar behesht - Ghiaccio in paradiso

per 4 budini
500 ml di latte
40 grammi di farina di riso
80 grammi di zucchero
6 semini di cardamomo
1 stecca di vaniglia
mandorle e pistacchi per decorare


Sciogliere la farina di riso nel latte, aggiungere lo zucchero, i semini di vaniglia e di cardamomo. Mettere su fuoco dolce e cuocere mescolando in modo continuativo per evitare la formazione di grumi. Non appena si comincerà ad addensare, abbassate la fiamma e procedete nella cottura per due- tre minuti. Versate in ciotoline, guarnite con mandorle e pistacchi e lasciate raffreddare. Una volta tiepido mettete in frigo fino a pochi minuti prima del consumo.

sabato 28 luglio 2012

Merenda anti-caldo: finto gelato di frutti di bosco

Oggi giretto di shopping con un'amica, ma che caldo! Qui a Milano c'è un tempo ballerino, che ha portato qualche scroscio di pioggia mattutina seguito dal sole e da un'afa terribile. 
Comunque, tornata a casa con il mio bottino (un paio di scarpe + cosmetici in saldo) ho avuto voglia di una doccia in primis e di una merenda fresca subito dopo. Un gelato sarebbe stato perfetto, peccato che non ce l'avessi. E allora ecco a voi un'alternativa light, veloce, buona e sana! Tanta vitamina e tutta la bontà dei frutti di bosco. E' o non è bellissimo?



Finto gelato di frutti di bosco
dose per persona
150 gr di frutti di bosco (more, lamponi, mirtilli, ribes) surgelati
2 cucchiai di yogurt bianco magro (io quello dolce)
1 cucchiaino di zucchero

La ricetta più corta del mondo. Versate la frutta surgelata nel frullatore, aggiungete i due cucchiai di yogurt e lo zucchero e frullate. Mescolate bene e servite con lo strumento per il gelato (se ce l'avete) per formare delle palline, altrimenti semplicemente creandole un po' con il cucchiaio. Et voilà, la merenda è servita. Calorie stimate: circa 100 (circa 50 kal x i frutti, 20 per lo zucchero, poco più per lo yogurt)

SLpiha on Make A Gif, Animated Gifs


Più tardi mi guarderò l'ultimo film di Cameron Crowe, La mia vita è uno zoo: se fosse di un altro regista probabilmente lo snobberei, ma dato che c'è la firma di Crowe (Almost Famous, Jerry Maguire, Vanilla Sky, Elizabethtown) gli do una chance. Ve ne parlerò subito dopo! a presto :-) e buona merenda


martedì 12 giugno 2012

Aspettando l'estate.. con un semifreddo banane & cioccolato

C'erano una volta i mesi di giugno assolati, quelli in cui l'aria profumava di gelsomini e tigli e i ragazzi a scuola sudavano in aule bollenti. Quando mi vestivo con t-shirt, fuseaux e Superga colorate, portavo i capelli legati in una folta coda alta (niente di paragonabile ai quattro ciuffi senza corpo di oggi) e
passavo lenti pomeriggi a contare i giorni che mi separavano dalle vacanze. Erano mesi di giugno in cui guardavo qualche partita degli Europei di calcio arrampicata sul divano, con la famiglia, magari sbocconcellando un mottarello, e i giocatori non erano tutti più giovani di me.
Faceva caldo.
Ricordo distintamente maniche corte, piedi nudi, sole, finestre aperte e brezzolina. Sì sì sì. Qualche temporale, sì, ma poi di nuovo sole e calore a scaldare le gambe.
I mesi di giugno moderni invece sono più volubili. Si arrabbiano molto, ma risplendono poco. Si concedono grandinate, persistenti nuvole di panna montata, strade pozzangherose e temperature striminzite. Venti. Ventitré gradi.
Almeno qui a Milano.
Almeno nei mesi di giugno dei miei ricordi più recenti.
E allora non mi resta che sognare l'estate, mentre la aspetto. Sperare che ingrani, che il sole torni a splendere, facendomi sudare e, soprattutto, abbronzare.
Cosa c'è di meglio quindi di qualche film estivo e di un gelatino?
Ok, non baro.
Quello che vi sto per proporre non è un vero gelato. E' un semifreddo. E' quanto di più simile al gelato possiate preparare senza una gelatiera. Quando parlo di gelato intendo però quelli vecchia maniera, cremosi e ricchi di uova. Insomma se siete alla ricerca di una ricetta per un sorbettino light o un frozen yogurt mi sa che avete sbagliato indirizzo.
Con le dosi che vi darò ho riempito quattro bicchierini e 9 stampini da muffin.


I semifreddi banana e cioccolato (questi sono preparati in stampino da muffin)

Semifreddo alla banana e cioccolato
300 grammi di pasta bomba
200 grammi di meringa italiana
200 grammi di panna montata
200 grammi di banane
70 grammi di cioccolato fondente (io Venchi)


La preparazione è un po' lunga e se non avete la planetaria potrebbe risultare un po' troppo macchinosa.
Ma se avete pazienza, il risultato compenserà le vostre fatiche. La preparazione è lunga perché, come vedete, dovrete preparare tre basi che vanno poi miscelate tra loro, a cui va infine aggiunto "il gusto" che sceglierete. Io ho optato per le banane, ma potete farlo con caffè, cioccolato, torroncino, fragole, frutti di bosco e più o meno tutto ciò che vi passa per la testa. Per un approfondimento potete leggere questo post completissimo di Pamirilla, la mia guru in fatto di pasticceria, che svela tutti i trucchi per la buona riuscita di un semifreddo e vi dà degli ottimi suggerimenti anche per le abbinate. Io mi limiterò a raccontarvi cosa ho fatto io.

Preparate la pasta bomba (o pate a bomb, in francese, molto più fine). 
Per 300 grammi vi occorrono:
125 grammi di tuorli d'uovo
50 grammi di acqua
160 grammi di zucchero

Per avere 125 gr di tuorlo ci vorranno almeno 6 uova. In un pentolino versate l'acqua e unite lo zucchero, senza mescolare. Lasciate scaldare fino a bollore e oltre: dovrete raggiungere 121 gradi, in teoria. Io il termometro non ce l'ho, mi sono regolata a sentimento. Lo so, che in pasticceria non si fa, ma potevo forse piantare lì la preparazione per colpa di un termometro? No. Una volta preparato lo sciroppo, versate a filo sui tuorli che nel frattempo avrete montato nella planetaria. Dovrete lasciare montare fino a che la pasta bomba non si sarà raffreddata. Avrà un aspetto spumoso e leggero e giallino. Versate in una terrina e tenete da parte.

Preparate la meringa italiana. Per farne 200 grammi vi occorrono: 
125 grammi di zucchero
70 grammi di albumi
40 grammi di acqua


Montate gli albumi nella planetaria e, quando avranno preso corpo, aggiungete a poco a poco 25 grammi di zucchero. Nel frattempo preparate, come per la pasta bomba, uno sciroppo con acqua e il restante zucchero. Portatelo a 121 gradi (insomma, circa :)) e poi versatelo a filo sugli albumi, continuando a montare. Proseguite finché non sarà completamente raffreddato. Tenete da parte.


Montate la panna finché non sarà ben soda.
Frullate 200 grammi di banane (sono due medie) con qualche goccia di succo di limone.
Tagliate a scaglie il cioccolato. 

Mescolate delicatamente la pasta bomba con la meringa, unite la panna montata e amalgamate sempre facendo attenzione a non smontare, piano piano e finché il composto non sarà omogeneo. Unite il frullato di banane. Ora riempite i bicchierini o gli stampini con un po' di scaglie di cioccolato, versate il semifreddo e poi completate con altre scaglie di cioccolato. 
Mettete in freezer a raffreddare e solidificare per almeno 4 ore. Una volta pronto si conserva per almeno una settimana in frigorifero.
Prima di mangiarlo lasciatelo fuori dal frezeer per qualche minuto. Poi affondate il cucchiaino e... godetevi l'estate!



...magari accompagnandola a un'avventura cinematografica estiva...

Dirty Dancing
L'estate di Baby le regalerà un'avventura romantica e tanti balli proibiti. Grande Patrick!


Almost Famous
William ha quindici anni e una sola passione: la musica. Arriva l'ingaggio dei sogni: seguire il tour estivo degli Stillwater e scrivere un reportage sulla band. 


Stand By Me
L'estate del 1959, quattro amici, un cadavere, un'avventura per diventare grandi.


Summer Wars
Anime giapponese che mescola la rappresentazione di una famiglia allargata alle prese con le ruggini personali con una guerra all'ultimo videogioco, causata da un virus informatico. Sullo sfondo di una tenuta nella campagna del Sol Levante. Amanti degli anime, fatevi sotto. 





domenica 18 marzo 2012

Zuppa inglese, la passione del Piccolo Diavolo (e divagazione sui coloranti)


Ne Il piccolo diavolo, celeberrima commedia di Benigni del 1988, l'attore toscano impersonava un diavolo scappato dall'aldilà per scoprire il mondo: il diavolo era come un bimbo, rumoroso, ingenuo e pasticcione e scopriva presto una passione viscerale per la zuppa inglese...  In questo spezzone del film Benigni-diavolo raggiunge al ristorante Walter Matthau, il prete che lo ha fatto uscire dal corpo della donna in cui si era intrufolato, e chiede al cameriere della zuppa inglese.. peccato che il dolce sia finito e gli ospiti siano interessati più che altro alla vita amorosa del diavoletto (che, ovviamente, fraintende tutto...)


Tornando alla zuppa, conoscete l'origine di questa ricetta? E' tipica dell'Emilia, della Romagna e della Toscana. Si tratta di una rielaborazione rinascimentale ferrarese del trifle, il tipico dolce inglese composto da sponge cake imbevuta di -ai tempi- sherry e poi ricoperta di custard, frutta e panna. Creata alla corte degli Estensi, veniva preparata in onore di ospiti provenienti dall'Inghilterra.
Come bagna la ricetta prevede il celebre liquore Alchermes.
Non so a voi, ma a me l'Alchermes ha sempre fatto un po' impressione. Con quel colore rosso fragola che mi fa pensare al mercurocromo, rimanda a un ingrediente fatto di lettere e numeri, ovvero il colorante E120. E cos'è il colorante E120? E' estratto di cocciniglia. Non sto scherzando: è un colorante estratto dai corpi essicati dalle femmine di insetti della specie Dactylopius coccus. Alchermes deriva infatti da al quermis, nome arabo della cocciniglia.
E non crediate che lo usino solo nell'Alchermes. 
Leggete questo post sul blog di una dottoressa in scienza dell'alimentazione: è contenuto nel Campari, in alcuni salumi, in alcuni hamburger, in molti aperitivi. Magari meglio la cocciniglia di altre cose chimiche, direte voi... però ecco, dato che può causare asma e allergie.. magari meglio senza... no?
Quando ho comprato l'Alchermes per fare la zuppa non ero ancora al corrente di questa amara verità! :-) 
D'altra parte, una piccola dose per una volta non potrà far così male e il dolce è veramente delizioso. Io ho realizzato delle zuppe inglesi mini, versione monoporzione, in bicchierini trasparenti. Per questo ho usato dei savoiardi e non ho fatto il pan di spagna (ed evviva la velocità!).


Mini zuppe inglesi 
(x 4)
per la crema pasticcera:
500 ml di latte
8 cucchiai di zucchero
6 tuorli (io ho messo solo 3 uova, due tuorli e una intera)
30 grammi di fecola di patate o maizena
1 stecca di vaniglia e/o scorza di limone

+10 grammi di cacao amaro
8 savoiardi
Alchermes
Chocaviar Venchi per guarnire

Preparare la crema con lo stesso procedimento descritto qui per la torta della nonna. Appena fatta, separare un terzo e mescolarla in altra ciotola con il cacao setacciato. Avrete così due ciotole di crema, che dovrete coprire con la pellicola a contatto -per evitare la formazione della pellicina-. Lasciate raffreddare. 
Tagliate a metà i savoiardi, versate in un piatto fondo un po' di alchermes e poi cominciate a comporre i bicchierini.
Mettete sul fondo un po' di crema, poi fate uno strato con due metà di savoiardo imbevute nell'alchermes, un altro con crema al cacao, un secondo strato con l'altro savoiardo e ancora un po' di crema normale. Completate guarnendo con un po' di Chocaviar o semplicemente con cioccolato fondente grattugiato. 
In versione monodose è un dolcino perfetto per il dopocena!

mercoledì 30 novembre 2011

Fast Tropical dessert. Per volare ai Tropici

In questi giorni, tormentata da una simpatica sinusite, non faccio che sognare posti al calduccio, spiagge bianche e mari tropicali dove dimenticare nebbie, umidità e perché no, routine e lavoro! 
Mentre aspetto di realizzare questo sogno, mi consolo con sapori che sanno di Tropici: eccovi la ricetta scema di mini dessert, leggeri e superfast: infatti si preparano in 5- minuti -5!

Bicchierino Atmosfera Italiana

Mini Tropical Dessert
Ingredienti per 2
120 gr di ricotta
2 cucchiai di farina di cocco
1 cucchiaio di zucchero a velo
ananas q.b. (vi basteranno due fettine medie)
polvere di pistacchio per guarnire

Prendere l'ananas, tagliarlo a cubetti e metterne un po' sul fondo di due bicchierini. Lavorare la ricotta con lo zucchero a velo e la farina di cocco creando una crema, versarla sopra l'ananas, livellare. Aggiungere qualche tocchetto di ananas e un po' di polvere di pistacchio.

E mentre assaporate il gusto dell'ananas che si fonde con la crema di ricotta al cocco, lasciatevi trasportare To the beach...


The Beach 






Night Swimming



The Beach

— MOVIECLIPS.com




Ve lo ricordate? Il film dopo-Titanic di Leonardo Di Caprio, un po' (tanto deludente), ma il setting era veramente stupefacente!
Per un po' di divertimento, invece, meglio la compagnia di...

Madagascar







Trailer #1



Madagascar

— MOVIECLIPS.com



sabato 23 aprile 2011

Down with love, up with chocolate!


Può una ragazza insignificante diventare una scrittrice di fama internazionale e prendersi tutto, tutto, ma proprio tutto ciò che vuole? Down with Love, Abbasso l'amore, ci fa credere che sì, quando una donna ci si mette, beh, meglio fare attenzione. 
La pellicola, del 2003, ci porta nella New York dei ruggenti anni 60, tra attici di superdesign, classici di Frank Sinatra e meravigliosi abiti dal taglio perfetto e dai colori sgargianti, facendo rivivere la tradizione dei classici film "battle of the sexes" delle produzioni hollywoodiane con Doris Day e Rock Hudson (es. Pillow Talk). 
Renée Zellweger intrepreta infatti Barbara Novak, una scrittrice che arriva sulla cresta dell'onda grazie al suo manuale Down with love, in cui dispensa alle donne consigli per diventare padrone della propria vita, migliorandola e sentendosi finalmente in grado di raggiungere qualsiasi obiettivo. 
Primo step del percorso di rivoluzione interiore? Dire abbasso l'amore. L'amore rende dipendenti, vittimistiche, impedisce di puntare alto nella carriera: molto meglio il cioccolato, sostiene la Novak, che rilascia nel corpo endorfine simili a quelle del sopravvalutato sentimento, con la differenza che è buono e sempre disponibile. E il sesso? Le donne non devono rinunciarci, anzi. Grazie al cioccolato-surrogato e alle nuove gratificazioni della propria vita personale, le donne impareranno a gustarsi il sesso in totale libertà, svincolandolo dall'amore, esattamente come gli uomini. 

Il libro della Novak fa il giro del mondo. E Catcher Block, giornalista celebre e donnaiolo, che all'inizio l'aveva snobbata, ora vuole a tutti i costi intervistarla. Troppo tardi, è il turno di Barbara di fare la sostenuta. E allora Catcher decide di tenderle una trappola. Impersonando l'uomo perfetto vuole far capitolare la scrittrice che ha detto no all'amore, facendola innamorare.






Ci riuscirà o finirà per subire il fascino di Barbara? Lascio a voi scoprirlo! Una commedia dal ritmo serrato, con dialoghi divertenti, interpreti credibili che scintillano in costumi impeccabili e ambientazioni in technicolor: davvero da vedere! Ewan McGregor, nella parte di Block, è ruffiano, indisponente e charmant quanto basta; Renée Zellweger lo segue a ruota.

Da abbinare a Down with Love consiglio il vostro dolce preferito al cioccolato, indicato dalla stessa Novak come l'antidoto che vi darà l'indipendenza dall'amore! Io vi lascio con un piccolo budino: semplice, leggero ed efficace. E ottimo modo per riciclare le uova di Pasqua avanzate.. 
Auguri di Buona Pasqua!


Budino al cioccolato 
dosi per 3/4 coppette

600 ml di latte
3 cucchiai di cacao amaro
50 gr di cioccolato fondente
3 cucchiai di fecola di patate
5 cucchiai di zucchero
1 noce di burro
1 cucchiaino di rum (a piacere)

Sciogliete la farina, il cacao e lo zucchero nel latte, mettetelo a scaldare, aggiungete il cioccolato a pezzetti e il burro e portate a ebollizione. Cuocete qualche minuto finché non sarà denso, facendo attenzione a non fare attaccare il fondo. Se volete, aggiungete il rum. Versate in uno stampo bagnato o in coppette singole e lasciate raffreddare. Guarnite a piacere con biscottini, panna, fragole... io ho usato dei bon bon alla pasta di mandorle che avevo in casa. 

sabato 26 marzo 2011

Un bicchierino ai lamponi... Priceless!


Se la primavera vi ha già risvegliato la voglia di andare al mare e siete in vena di un film leggero e divertente, girato sullo sfondo di vari hotel di gran lusso della soleggiata e opulenta Costa Azzurra, Ti va di pagare? Priceless fa per voi. Protagonisti della divertente commedia d'Oltralpe la bellissima Audrey Tatou, che qui interpreta una giovane nullatenente che si accompagna a facoltosi uomini d'affari per fare la bella vita, e Gad Elmaleh, presenza fissa delle commedie francesi. Qui esce dal suo consueto ruolo di "uomo medio" per vestire i panni di Jean, un ossequioso cameriere il quale, più per caso e necessità che per volontà, diventerà a sua volta un mantenuto, tentando nel frattempo di conquistare Irene (la Tatou). Tra schermaglie ed equivoci, ridefinizione di identità e priorità, momenti comici alternati a quelli romantici, un film grazioso e originale con due protagonisti che escono dagli schemi dell'eroina e dell'eroe convenzionale. Leggero e gustoso
Esattamente come questo piccolo dessert che potete preparare con pochi ingredienti in dieci minuti di tempo per allietare il fine pasto e non appesantirvi. 



Bicchierini ai lamponi 
dosi per due bicchieri
180 gr di ricotta
1 cucchiaio di crema di limoncello
1 cucchiaio di miele
125 gr di lamponi (1 piccolo cestino)
succo di mezzo limone
1 cucchiaio di zucchero di canna
lamelle di mandorle

Lavare i lamponi e spremere mezzo limone. Lasciare macerare i frutti nel succo insieme a un cucchiaio scarso di zucchero di canna. Nel frattempo lavorate la ricotta a crema con 1 cucchiaio di miele (io ho usato quello di fiori d'arancio) e 1 cucchiaio di crema di limoncello. Lasciate ricompattare la crema in frigo per 5 minuti, mentre i lamponi macerano. Poi scolate i frutti e raccogliete il succo, che incorporerete alla ricotta con una frusta. A questo punto componete i bicchierini. Uno cucchiaio di lamponi, la crema di ricotta (potete usare un cucchiaio o un sac-a-poche) e ancora un cucchiaio di lamponi. Guarnite con qualche lamella di mandorla, tenete in frigo fino al momento di servire. Un dolcino leggero in 10 minuti: priceless!

domenica 27 febbraio 2011

Strawberry tiramisu forever


Fragole! Questa versione di Strawberry Fields è presa da Across The Universe, un bel musical del 2007 realizzato con le canzoni dei Beatles, che racconta la storia d'amore di Jude (James Sturgess), inglese sbarcato in America a cercar fortuna, e Lucy (Evan Rachel Wood). Nella New York degli anni 70 i due giovani dovranno affrontare mille vicissitudini tra amici hippy, guerra in Vietnam e movimenti pacifisti e cercheranno superare le differenze che li separano, perché in fondo... All you need is love!



Proprio le fragole sono le protagoniste della ricetta che vi presento oggi. Anche se siamo lontani dalla stagione calda, questo non ci impedisce, per una volta, di andare contro a tutti i dettami salutisti ed ecologici (: scegliere frutta e verdura di stagione!) e fare un bel dolce con questo goloso frutto... ;-)
Dovevo preparare un dolce per una cena da un'amica e sapevo solo di volerci mettere le fragole. Mi sono anche consultata con Nena, che fa sempre torte bellissime: lei mi aveva consigliato delle coppette con crema di yogurt, solo che portare dei bicchieri monoporzione era difficile e allora mi sono ispirata alla ricetta del tiramisu di fragole proposta da Giallozafferano, con qualche variante e trasformando le coppette in un unico dolce. 
La preparazione è piuttosto lunga (così come la ricetta), quindi vi consiglio di cuocere il pan di spagna in un altro momento, magari la sera prima. Ecco come fare!

Tiramisu di fragole al profumo di limoncello 

Per il Pan di spagna
6 uova 
180 gr di zucchero
180 gr di farina per Torte Leggere di Molino Spadoni (contiene farina e fecola già dosate, in alternativa usate 90 gr di farina e 90 di fecola)
2 cucchiaini di lievito per dolci
buccia di limone grattugiata

Per fragole e la bagna
3 cestini di fragole
1 limone
2 arance
crema di limoncello
acqua
zucchero

Per la crema
2 tuorli d'uovo
1 albume montato a neve
500 gr di mascarpone
8 cucchiai di zucchero a velo
6 cucchiai di crema di limoncello

Per guarnire
60 gr di cioccolato bianco
1 pezzetto di burro

Iniziate con la preparazione del pan di spagna. In una terrina dai bordi alti rompete le uova, lavoratele con lo zucchero e poi montate il composto con lo sbattitore elettrico per circa un quarto d'ora. Risulterà una crema gonfia e chiara. Il mio non s'è gonfiato a dovere perché sono senza robot da cucina e ho dovuto montare a mano: il risultato quindi lasciava un po' a desiderare e ho aggiunto il lievito per essere sicura che sortisse, cosa che nella ricetta originale non è necessaria. Aggiungete la farina setacciata, a pioggia, e mescolate quel tanto che basta per amalgamare le uova alla farina. Versate il composto in una teglia rettangolare foderata di carta da forno e infornate a 180 gradi per circa 15 minuti; non aprite mai il forno durante la cottura ( o rischiate l'afflosciamento istantaneo). Una volta che il pan di spagna è raffreddato tagliatelo a fette di circa 1 centimetro. Tagliate le fragole a dadini  mettetele a macerare con il succo di 1 limone, due arance e 2 cucchiai di zucchero per circa 2 ore. 


Preparate la crema amalgamando i tuorli di due uova sbattuti, il mascarpone, lo zucchero a velo, otto cucchiai di crema di limoncello e alla fine aggiungete l'albume montato a neve. Mettete in frigo a rassodare.
Quando le fragole saranno pronte scolatele e raccogliete il succo in una terrina: dovreste avere circa 250 ml di liquido. In un pentolino mettete a scaldare altri 150 ml di acqua (o la quantità necessaria a raggiungere almeno 400 ml) con 2 cucchiai di zucchero: quando bolle l'acqua spegnete e aggiungete otto cucchiai di crema di limoncello. Unite al succo delle fragole: ecco pronta la vostra bagna. E adesso, componete il dolce. 
Sporcate la pirofila con un po' di crema, bagnate il pan di spagna, fatene un primo strato, coprite con la crema, procedete con uno strato di fragole e ricominciate con il pan di spagna, poi ancora crema e infine fragole. In un pentolino sciogliete il cioccolato bianco con un po' di burro e guarnite colandolo sulle fragole con un cucchiaio. Mettete in frigo a riposare e toglietelo un quarto d'ora prima di servire. Ecco il risultato finale.



lunedì 10 gennaio 2011

The Road e un minitiramisu light per coccolarsi



In alcune occasioni un film serve per distrarti, farti ridere o sognare. Ma poi ci sono pellicole che ti toccano più profondamente e ti fanno riflettere. E' stato il caso di The Road, tratto dall'omonimo romanzo di Cormac McCarthy, che purtroppo non ho ancora letto ma che conto di leggere quanto prima. 
Ci troviamo in uno scenario post apocalittico, in un futuro vicino in cui, in seguito a una catastrofe globale non precisata, il mondo come lo conosciamo non esiste più. La natura è morta, gli animali sono estinti, gli alberi cadono, i fiumi hanno l'acqua verde radioattivo, unica nota di colore in un paesaggio di nebbia e terriccio bruciato. Un uomo e suo figlio si muovono sulla strada, on the road, appunto:  vanno verso sud, cercando di restare in vita, camminando verso la speranza di un futuro. Non hanno cibo, devono lottare ogni giorno contro la fame, il freddo, i briganti che si sono dati al cannibalismo vista la scarsità di alimenti. Il film tiene in tensione dall'inizio alla fine: la paura, il dolore e l'angoscia che domina le vite di quelle due persone ti pervade e trovi difficile pensare a un motivo perché loro debbano resistere, lottare per andare avanti. Ma come ha detto Viggo Mortensen (ottimo interprete) in un'intervista, "quando tutto quello che c'è intorno ti porta ad avere paura e a perdere la speranza, e sarebbe facile diventare cattivo, crudele, senza pietà, quando nonostante tutto scegli ancora di essere compassionevole e amorevole, questo è qualcosa di meraviglioso, di bellissimo, è il senso di tutto".  Perché quello che conta, nonostante le difficoltà, è essere vivi, ora, nel momento presente e apprezzarlo, condividendo la propria esistenza con chi amiamo e ci ama. Guardate The Road e coglierete tutto questo. E poi, siccome vi sentirete provati, turbati e svuotati, concedetevi un cibo coccola, qualcosa che vi piace tanto. Oppure lasciatevi ispirare da questo mini-tiramisu light che ho preparato stasera, riciclando un po' di cosine che avevo in dispensa. Vi va di provarlo? Ecco la ricetta.



Mini-tiramisù light al profumo di banane e cacao 
(x 2 persone)
Per la crema
1 vasetto di yogurt intero alla banana (sostituibile con quello bianco, alla vaniglia o al gusto che preferite!)
1 cucchiaio di fecola di patate
1/2 bicchiere di latte
1 cucchiaino di rum
1 cucchiaio di zucchero
1 uovo
gocce di cioccolato
per la base
Avanzi di panettone e/o savoiardi
1 bicchiere di latte
caffè in polvere
cacao amaro
1 cucchiaino di zucchero

Se avete intenzione di seguire queste dosi per due vi consiglio di usare come contenitori due ciotoline o bicchierini (se sono piccoli ne potrebbero uscire anche tre), altrimenti moltiplicate le dosi e riempite una piccola pirofila. 
Separate il tuorlo dall'albume, che monterete a neve. Mettete un cucchiaio di fecola sciolto in mezzo bicchiere di latte a scaldare a bagnomaria, a fiamma dolce. Aggiungete lo yogurt, il tuorlo d'uovo, un cucchiaio di zucchero, un cucchiaino di rum e infine l'albume montato a neve, mescolate per un paio di minuti e spegnete il fuoco: la vostra crema è pronta. Sciogliete un cucchiaino di caffè solubile e uno di cacao amaro in un bicchiere di latte tiepido, aggiungete un cucchiaino di zucchero
Prendete gli avanzi di panettone o di pandoro oppure i classici savoiardi che si usano per il tiramisu e bagnate leggermente le fette o i biscotti nel latte. Create un primo strato, coprite con la crema, fate un secondo strato di panettone, coprite di nuovo e decorate con un po' di gocce di cioccolato fondente. Mettete in frigo per un paio d'ore ed ecco, il vostro comfort-dessert è pronto!

Chi ben comincia... il mio parere sui film visti tra fine e inzio anno

Il tempo per scrivere dei film che guardo scarseggia sempre, così ho deciso di fare un post riepilogativo dei tioli visti nell'ultimo p...