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domenica 21 gennaio 2024

Chi ben comincia... il mio parere sui film visti tra fine e inzio anno



Il tempo per scrivere dei film che guardo scarseggia sempre, così ho deciso di fare un post riepilogativo dei tioli visti nell'ultimo periodo, ovvero tra fine 2023 e questa prima metà di gennaio 24, con relative microrecensioni. Spero che possa esservi utile :-)
seguirà altro post con le serie!

martedì 29 agosto 2023

Oppenheimer: la mia recensione del film di Christopher Nolan

Cillian Murphy è Robert Oppenheimer

Oppenheimer.

Chevvelodicoaffà.

In questi giorni si parla solo dell'ultimo film di Christopher Nolan. Ho voluto prendermi qualche giorno dalla visione per cercare di mettere giù dei pensieri sensati sul film, possibilmente parlarne senza fare spoiler e capire se mi sia davvero piaciuto. All’ultima domanda, che sembra la più semplice, la risposta è in verità complessa. 

sabato 1 maggio 2021

Foodie love: fame d'amore


foodie love poster

Una serie che più #cookingmovies non si può mi fa tornare a scrivere sul blog. Parlo di Foodie Love, serie spagnola prodotta da HBO Europe, che racconta la genesi di una storia d'amore tra due appassionati di gastronomia, trovatisi grazie a un match sull'app "Foodie Love".

Confesso di non consultare quasi mai la library di Rai play, che invece a volte riserva delle interessanti sorprese, come questa. Otto episodi da poco più di 30 minuti, un viaggio tra le titubanze, le insicurezze, gli imbarazzi ma anche le aspettative e l'esaltazione di un incontro che pian piano promette di diventare una storia d'amore, curare vecchie ferite, mettere fine alla solitudine e magari regalare un po' di felicità.

Il cibo, in tutto questo, è uno strumento per rompere il ghiaccio, per interessare l'altro, trovare un terreno comune. E' veicolo d'amore, ma anche tattica per stupire, per godere, per consolarsi quando le cose non sembrano andare come dovrebbero (tanto che a volte viene il dubbio che mangiare, in fondo, sia assai meglio che amare).

Una cena al ristorante diventa il pretesto per costruire progetti e futuro insieme, fantasticando e pianificando esperienze gastronomiche indimenticabili, che a loro volta non sono che un tentativo di rendere speciale la vita, il rapporto, il nostro amore.





Foodie Love ci accompagna dentro la psiche di lui e lei (Guillermo Pfening e Laia Costa), protagonisti senza nome, trentenni (lui più verso i 40 a dire il vero) in cerca di un posto nel mondo, ma sperduti, guastati da un'inquietudine senza tregua, che si placa solo mangiando gyoza, bevendo cocktail complicati dal nome pomposo come "Breakfast in Kentucky" o facendo l'amore.

Ma come in tutte le storie questo legame acerbo, seppur elettrizzante e comunque ricco di dubbi e perplessità, non può sopperire al bagaglio di dolori e questioni irrisolte nascoste nell'animo: i protagonisti dovranno trovare il modo di affrontarle, personalmente.

Questo gioiellino, scritto e diretto dalla regista catalana Isabel Coixet, piacerà a chi non si annoia nelle situazioni "boy meets girl", e a chi è curioso nei confronti del cibo e adora fare turismo enogastronomico.



In questo periodo di pandemia, poi, vi assalirà un'incredibile nostalgia vedendo ramen bollenti gustati in chioschi all'interno di mercati coperti, drink elaborati da bere ammassati ad altri avventori in affollati speakeasy, cene stellate in ristoranti bellissimi che non conoscono ancora distanziamento e mascherine.

Azzeccata anche la colonna sonora, tra l'altro costellata di classici della canzone italiana come Grande grande grande di Mina o Senza Fine di Gino Paoli (qui la playlist Spotify).

Foodie Love è viaggio intimo e coinvolgente che vi consiglio, soprattutto se anche voi siete foodies!

Special guest della serie: Luciana Littizzetto che, in una puntata ambientata a Roma appare nei panni di una filosofa convertita gelataia, accompagnando il nostro Lui nella degustazione del gelato più buono della vita.

E se dopo la visione sarete curiosi di sapere dove sono tutti quei posticini dove mangiare e bere, questo blog spagnolo vi spiega esattamente punto per punto di che si tratta. 

E voi, lo avete visto/lo vedrete? Raccontatemelo nei commenti!

Buona visione e... buon appetito!

lunedì 21 settembre 2020

10 teen movies da vedere subito

10 teen movies da vedere subito

I teen movies sono uno dei miei guilty pleasure: mi piace addentrarmi in queste storie di ragazzi che stanno cercando di capire chi sono, cosa vogliono essere o diventare... Storie di primi amori, di cocenti delusioni, di lezioni imparate (a volte a caro prezzo). 

Alcuni film certo non sono altro che commedie da cervello spento per  passare due ore spensierate, altri riescono invece a raccontare delle parabole formative in modo originale e con tanta carica emotiva... e sono questi che ovviamente mi conquistano!

Non posso fare un excursus sui teen movies dagli anni 80 ad oggi perché ci vorrebbe non uno, dieci o forse più post, ma posso fare una selezione di 10 teen movies che vi piacerà guardare.

venerdì 21 agosto 2020

Cheese Naan indiano: The Lunch box


Pane naan Cooking Movies

La cucina indiana è ricca di spezie e profumi e per accompagnare le tante pietanze saporite è immancabile il pane naan: un pane preparato con lievito di birra e yogurt che potete fare facilmente anche a casa e che io adoro soprattutto nella versione cheese naan, ovvero ripiena di formaggio spalmabile! 
La preparazione casalinga non verrà sottile come il pane che avrete sicuramente assaggiato nei ristoranti indiani, tradizionalmente cotto al forno tandoori: saranno più delle focaccine (ma si preparano in padella!) che potete tranquillamente considerare il "piatto forte" del vostro pasto e accompagnare con verdure saltate o al curry! 
Ecco la ricetta per prepararli!




Cheese naan
per 8 panini ripieni
525 g di farina 00
mezzo panetto di lievito di birra
185 g di yogurt bianco (intero o magro)
175 g di acqua 
4 cucchiai di olio evo
1 cucchiaino e mezzo di sale
125 g di Philadelphia o simili


1. In una ciotola capiente scogli il lievito con un po' di acqua
2. Aggiungi lo yogurt
3. Inizia ad aggiungere la farina un po' alla volta, e man mano unisci anche la restante acqua
4. Unisci l'olio e il sale
5. Impasta direttamente nella ciotola fino a ottenere un panetto
6. Lascia riposare per circa 2 ore e mezza o comunque fino al raddoppio
7. Sulla spianatoia o un piano infarinato, lavora un po' l'impasto e poi dividilo in 8 palline
8. Lascia lievitare nuovamente per 20 minuti
9. Riprendi i panetti e stendili bene con il matterello
10. Spalma delicatamente il centro del pane con del Philadelphia, senza arrivare ai bordi. Richiudi il pane sui bordi in modo da chiuderlo completamente e poi stendilo di nuovo con il matterello per allargarlo bene. Fai piano o il formaggio rischia di fuoriuscire.
11. Cuoci un panino alla volta in una padella ben calda o su una piastra in ghisa, 2 minuti per lato
12. Gustalo caldo insieme alle tue verdure preferite!


In abbinata a questo pane buonissimo, vi lascio un film indiano altrettanto delizioso: The Lunchbox.
Una pellicola del 2013 che ha conquistato il pubblicato di Cannes, Sundance e Toronto film festival, la storia delicata di due solitudini che si incontrano per caso e trovano nella loro amicizia l'opportunità di riscattarsi.



Ila è una casalinga di Mumbai che decide di ravvivare il suo matrimonio alla deriva preparando un pranzo speciale per il marito: lo mette nel cestino da pranzo (dabbawala) e lo consegna a uno dei 5000 fattorini che ogni giorno ritirano da case e ristoranti i pranzi destinati ai lavoratori e li consegnano ai colletti bianchi sparsi negli uffici della città.




Una rete di consegne, quella di Mumbai, davvero incredibile, un meccanismo perfetto che, come studiato anche dall'università di Harward, pur non avvalendosi di alcuna tecnologia ha un margine di errore irrisorio (1 errore su circa 6 milioni di consegne!)
Eppure, nel caso di Ila il meccanismo si inceppa e il suo pranzo arriva per errore a un vedovo solitario e un po' inacidito dalla vita, prossimo alla pensione, Saajan. L'errore, presto chiaro a entrambi, diventa l'occasione per una singolare corrispondenza attraverso i cestini da pranzo e la nuova amicizia porta tutti e due a riflettere sulla propria vita e prendere importanti decisioni.
Vi lascio con il trailer!


Avete visto questo film? E conoscete il cheese naan? Raccontatemelo nei commenti!

domenica 12 luglio 2020

Viaggio a new york con 6 film su netflix

Manhattan from Brooklyn - Elisa Pavan
Manhattan vista da Brooklyn

Due settimane fa vi ho parlato di Tokyo, una città magica assolutamente da visitare. E per farlo almeno virtualmente vi ho suggerito alcuni film e serie tv presenti su Netflix e Prime video.
Visto che il post sembra esservi piaciuto, bisso stavolta con New York: una delle città più incredibili del mondo, impossibile non amarla. Ci sono stata quattro volte tra il 2013 e il 2018, anche grazie alla mia amica Stefania che vive lì, e che mi ha sempre ospitato a casa sua. La trovo sempre stimolante e ricca di cose da scoprire, ma l'emozione che si prova la prima volta nel vedere lo skyline di Manhattan dalla promenade di Brooklyn Heights è indescrivibile. Bella in tutte le stagioni, anche se per una visita la primavera rimane per me il momento migliore (Central park in fiore, che meraviglia! E poi c'è luce, ma non ancora tanto caldo... Perfetto!).
Putroppo in questo momento gli Stati Uniti sono off limits, perciò se vogliamo gustare un po' di New York style non ci resta che prendere il telecomando e sfogliare la library dei servizi on demand!
Oggi vi propongo 6 film ambientati nella City that never sleeps che trovate su Netflix. Non escludo di fare un secondo capitolo sul catalogo Prime video, dato che la produzione cinematografica che sfrutta la Grande Mela come setting è davvero copiosa! Ma bando alle ciance e partiamo coi film!


sabato 23 maggio 2020

Il Grande Gatsby: Tortine al limone di Daisy

Tortine al limone  di Daisy - Il grande Gatsby Cooking Movies
Tortine al limone di Daisy

Oggi parliamo di un film del 2013 che è già diventato un classico: Il Grande Gatsby di Baz Luhrmann. 

Jay Gatsby è una figura quasi mitologica, un uomo misterioso che ogni sabato dà feste bellissime nella sua enorme dimora di West Egg, a Long Island, dove si riversa tutta la New York che vuole divertirsi. Siamo nel 1922, nel cuore dei roaring twenties, gli anni ruggenti del Charleston e delle flapper girls. Nessuno, o quasi, conosce personalmente questo Gatsby (Leonardo DiCaprio) o ci ha parlato, ma su di lui girano storie incredibili. L’origine della sua immensa ricchezza è sconosciuta. Pare che abbia studiato a Oxford, ma anche che abbia ucciso un uomo. Lui si limita a osservare i suoi invitati, a lasciarli parlare, bere, ballare e divertirsi.
Aspetta con pazienza che a una di queste feste, per caso o forse no, arrivi Daisy (Carey Mulligan), la ragazza di cui è innamorato da anni e che ha perso tempo fa perché troppo povero per sposarla.

sabato 12 ottobre 2019

Joker: crostatine Smiley


Siete già stati al cinema a vedere Joker?
Probabilmente sì: è il film del momento e tutti ne parlano. Ha scalzato velocemente C'era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino, principalmente grazie a due elementi: l'interpretazione incredibile del protagonista Joaquin Phoenix e le polemiche sulla violenza di cui il film è permeato. Una violenza fisica e psicologica che da subìta si fa inflitta e che non molla mai il protagonista, le persone attorno a lui e Gotham City.
Ve ne parlo qui e vi lascio la ricetta delle crostatine smiley con farina di riso a lui ispirate!

mercoledì 10 aprile 2019

Pulp Fiction e il 5 Dollars Milkshake di Mia Wallace

5 Dollars Milkshake di Mia Wallace (Pulp Fiction) - Cooking Movies
5 Dollars Milkshake di Mia Wallace (Pulp Fiction)

Nel 1994 passavo le mie giornate china sul Rocci e l'IL a fare versioni di latino e greco ascoltando un mix improbabile di generi musicali e sognando un futuro migliore (lontano dalle suddette versioni). La mia conoscenza della settima arte si limitava a qualche visione domenicale al cinema del paese e i film che passavano in tivù anni dopo l'uscita nella sale. Non c'è da stupirsi quindi se Pulp Fiction per me non significò nulla: lo vidi solo un paio d'anni dopo e lo trovai carino, ma non lo capii troppo. Fu solo otto anni dopo, con l'uscita di Kill Bill che mi piacque da matti fin dalla prima visione, che decisi di riguardarlo e ne compresi la genialità.
Pulp Fiction è ancora il film più famoso, sicuramente il più acclamato, di Quentin Tarantino.Rappresenta lo spartiacque nella carriera del regista, la pellicola che ha rivelato al mondo il suo talento visionario in grado di pescare ispirazione da generi e registi diversi- dai gangster movie di Scorsese agli episodi intrecciati di Robert Altman, passando per i western di Sergio Leone e i poliziotteschi italiani degli anni 70 - rimescolandoli in forma inedita e innovativa.


Quattro storie “pulp” in un unico film. 
Pulp Fiction non segue una narrazione cronologica, ma si svolge attraverso quattro storie diverse che si intersecano in una complicata struttura circolare. All’inizio siamo in una tavola calda dove due fidanzati fuori di testa, Coniglietto e Zucchina, si accingono a fare una rapina. Subito dopo vediamo Vincent (John Travolta) e Jules (Samuel L. Jackson), due killer alle prese con il recupero di una preziosa valigetta e l’intervento di Mr. Wolf (Harvey Keitel) per assisterli nella difficile pulizia della propria auto, sporcata del sangue di un uomo ucciso per errore. I due si dirigono poi proprio alla tavola calda dove sta per svolgersi la rapina. Vincent è anche protagonista del terzo “episodio”, in cui il suo boss, Wallace, lo incarica di portare fuori la moglie. E’ qui che entra in scena Mia Wallace, interpretata da Uma Thurman, grazie alla quale la serata assumerà presto una piega molto movimentata. Infine, c’è Butch (Bruce Willis), pugile pagato da Wallace per perdere un incontro, che però contravviene al patto. Ovviamente la scelta del pugile avrà conseguenze violente, dando il via a fughe e imprevisti dai risvolti drammatici.


Ispirato ai racconti di narrativa noir pubblicati negli anni 30 e 40 sui cosiddetti “pulp magazine”, il film di Tarantino spiazza e innova il genere perché la violenza è sempre pervasa dall'ironia: sarcasmo e umorismo nero accompagnano tutta la pellicola, spuntando anche nei momenti più cupi della storia. Il risultato finale è surreale e divertente nonostante la crudeltà delle scene e degli avvenimenti.
Tra le scene diventate cult di Pulp Fiction c’è l’uscita tra Vincent Vega e Mia Wallace. Il killer, incaricato di portare a spasso la moglie del suo capo, la accompagna al Jack Rabbit Slim’s, un locale in stile diner anni 50, dove Mia ordina un milkshake da 5 dollari. Vincent a quel punto le chiede di assaggiarlo: è curioso di sapere cosa ci possa essere in un milkshake di tanto delizioso per farlo pagare 5 dollari.


Presto il milkshake viene però lasciato da parte, perché nel locale inizia una gara di ballo a cui Mia vuole partecipare: la donna trascina così Vincent sulla pista, dove i due si scatenano improvvisando un twist sulle note di You never can tell di Chuck Berry.
Curiosi anche voi di sapere il segreto del milkshake da 5 dollari? Banana e vaniglia sono gli ingredienti principali. Assolutamente da non dimenticare, inoltre, la ciliegina candita sopra la panna di guarnizione. Per un effetto vintage, poi, meglio servire il milkshake in bicchieri alti e con una bella cannuccia colorata. Ecco come si prepara.

5 Dollars Milkshake di Pulp Fiction
Preparazione: 10 minuti
Difficoltà: facile

5 Dollars Milkshake di Mia Wallace (Pulp Fiction) - Cooking Movies
5 Dollars Milkshake di Mia Wallace (Pulp Fiction)

Ingredienti per 2 milkshake: 1 banana, 1 bicchiere colmo di latte parzialmente scremato freddo di frigo, 6 cucchiai di gelato alla vaniglia, 1 cucchiaino di essenza di vaniglia. Per guarnire: panna montata, ciliegine candite.

1. Metti tutti gli ingredienti nel frullatore: la banana a pezzi, il gelato, il latte, la vaniglia
2. Aziona il frullatore e lascia andare finché la banana non sarà completamente frullata e si sarà formato un liquido denso
3. Versa in due bicchieri alti e capienti
4. Guarnisci i milkshake con panna montata e una ciliegina per ogni bicchiere.
5. Servi con una cannuccia. Enjoy.

Pulp Fiction venne premiato al Festival di Cannes 1994 con la Palma d’Oro, vittoria che consacrò Tarantino come nuovo prodigio del cinema americano. Il film ottenne poi ben 7 nomination agli Oscar del 1995, tra cui quelle per miglior film, miglior regia, miglior montaggio, miglior attore protagonista (John Travolta), miglior attrice non protagonista (Uma Thurman) e miglior attore non protagonista (Samuel L. Jackson) e vinse quello per la miglior sceneggiatura originale, scritta dallo stesso Quentin Tarantino insieme a Roger Avary.
Vi ho fatto venire voglia di riguardarlo? Ricordate di prepararvi un bel milskhake per accompagnarlo!


lunedì 8 aprile 2019

Border: creature di confine. Che amano il cibo del futuro (leggi: insetti)

 border creature di confine

Tina è una donna brutta e tarchiatella che vive in una casa vicino al bosco con un uomo che sta con lei solo per scroccarle vitto e alloggio. Lavora alla dogana e ha un dono: riesce a sentire l'odore delle emozioni. Le viene facile individuare le persone che trasudano senso di colpa, ansia, paura. Le ferma una ad una, scovando di volta in volta quello che nascondono: alcolici, droga, informazioni illegali. Un giorno, però, in dogana arriva Vore: un uomo tozzo, con il naso grosso e i canini a punta. Vore le somiglia in modo spaventoso e Tina non riesce a decifrare il suo odore. L'attrazione tra i due è irresistibile e porta la donna a prendere un cammino fatto di nuove consapevolezze.

mercoledì 5 dicembre 2018

Quella pizza di Bohemian Rhapsody (e no, non è una critica)



Ammettiamolo, tra Netflix e gli altri servizi on demand a disposizione e il gelo invernale, abbandonare il divano e andare al cinema a vedere un film non è sempre l'opzione più allettante. Si sta tanto bene rannicchiati sotto la coperta, tisana a portata di mano, nessuno sconosciuto che ti mastica popcorn vicino all'orecchio o inonda la sala con la torcia del cellulare.
Ci sono film, però, che vanno rigorosamente visti in sala, su uno schermo gigante e con il Dolby sorround che fa vibrare tutto: Bohemian Rhapsody è sicuramente uno di questi. 
Se n'è parlato tanto e il film è stato criticato, anche aspramente, per le divergenze tra la realtà dei fatti e la storia che si è scelto di raccontare nella pellicola. 

martedì 16 ottobre 2018

A star is born: la recensione


Questo weekend sono stata a Montecatini Terme per seguire un corso professionale. Ero sola e ho pensato di impegnare il sabato sera andando al cinema. La programmazione del Cinema Imperiale offriva Venom e A star is born e ovviamente la mia scelta è ricaduta su quest'ultimo.
Come mi è sembrato questo remake del remake? E' da vedere? Lady Gaga sa recitare? Bradley Cooper sa cantare? E sa dirigere, visto che il film è il suo debutto alla regia? Tante domande... ecco le mie risposte! Partiamo dai fondamentali...

martedì 9 ottobre 2018

Brioche leggere di Holly Golightly (Colazione da Tiffany)


"Io vado pazza per Tiffany: specie in quei giorni in cui mi prendono le paturnie".
"Vuol dire quando è triste?"
"No... Uno è triste perché si accorge che sta ingrassando, o perché piove. Ma è diverso. No, le paturnie sono orribili: è come un'improvvisa paura di non si sa che. È mai capitato a Lei?
(...) 
In quel silenzio, quell’aria solenne, non può capitarti niente di brutto. Se trovassi un posto a questo mondo che mi fa sentire come mi fa sentire Tiffany… comprerei i mobili e darei un nome al gatto”.
Per parlare di questo film non posso che iniziare affidandomi alle eloquenti parole della protagonista, la giovane Holly Golightly: così descrive il suo posto preferito nella città di New York, Tiffany: la gioielleria che, con la pace e la bellezza del suo lusso, le fanno ritrovare la calma e il buonumore.

giovedì 12 luglio 2018

I film del weekend... commentati con Cannibal Kid e Mr James Ford!

12 soldiers... iniziamo male!

Oggi post speciale, ma che dico, specialissimo! I miei cari amici blogger Cannibal Kid, cinico dal cuore nerd e Mr James Ford, rocker dal cuore radical tenero, mi hanno invitato a commentare insieme a loro i film in uscita al cinema questa settimana.
E che fai, ti tiri indietro?
Premetto che questo weekend cinematografico non fa scintille, ma le nostre recensioni... sì! Quindi gustatevele tutte d'un fiato.. qui e sui loro blog Pensieri Cannibali e White Russian. Enjoy!

12 Soldiers

Elisa: Vedendo questo trailer mi è venuta voglia di avvolgermi in una bandiera americana e gettarmi da un ponte... Scherzi a parte, sento puzza di retorica populista, perfettamente in linea con gli USA dell'era trumpiana e le derive che stiamo vivendo oggi anche in Italia. L'inverosimile impresa di 12 superuomini che vanno in Afghanistan a compiere una vendetta nei confronti dei talebani dopo l'11 settembre... diciamo che può convincere ad andare al cinema qualche mandriano del Montana, io me ne guarderò bene nonostante la pazzesca possanza fisica di Chris Hemsworth su cui saranno d'accordo con me anche gli invidiosi Cannibal Kid e Mr Ford.

Cannibal Kid: Questa è la fordianata perfetta per tutti i patrioti che si credono ammeregani come Mr. James Ford from Lodi, Texas. Certo che se il possente, ma inespressivo, Chris Hemsworth vuole costruirsi una carrera all'infuori di Thor, titoli come questo non lo aiutano. Fuck off this shit!

Ford: probabilmente sarà un americanata devastante e terribile anche per un wannabe american come questo vecchio cowboy, eppure mi pare la tamarrata retorica perfetta per riempire qualche serata non appena sarà passata la sbronza calcistica dei Mondiali. Alla facciazza di Cannibal e di Elisa, che rosicheranno per qualche motivo da radical mentre berrò idealmente una bella birrona con Hemsworth.

lunedì 5 febbraio 2018

I motivi per cui amerete Chiamami con il tuo nome


Chiamami con il tuo nome è il racconto poetico, evocativo e sensuale di un amore destinato a rimanere relegato nei ricordi di una splendida estate degli anni 80, tra corse in bicicletta lungo viali assolati, bagni al fiume, radioline stonate che prendono Radio Varsavia di Battiato, il vento che sbatte le porte nella casa di famiglia e i pranzi all'ombra degli alberi in giardino
L'ho visto sabato sera al cinema Mexico, dove ospite in sala c'era anche il regista Luca Guadagnino, a dire il vero non troppo in vena di fare chiacchera (rispondeva con un po' di sufficienza alle domande non molto ben preparate della critica e della giornalista che lo intervistavano) e mi sono commossa per questa storia di educazione sentimentale e sessuale, dove protagoniste sono la bellezza e l'emozione della scoperta. 

domenica 28 gennaio 2018

A spasso con Bob: polpettine di tonno e ricotta


Ho un debole per i gatti. E' una passione che ho sviluppato da adulta: da piccola non ho mai fatto follie per gli animali e quando andavo a casa di mia nonna, dove c'era un cane, evitavo accuratamente incontri troppo ravvicinati (avevo pure un po' paura). I cani, per quanto ora mi facciano simpatia, non mi hanno mai del tutto conquistato, mentre i gatti mi piacciono proprio. Sarà che sono così buffi che basta guardarli per ridere, sarà che fanno un po' quel che gli pare e il loro amore te lo devi sudare. Sarà. Ora sono nel periodo "medito di prenderne uno". Per ora non ho avuto il coraggio: l'altra sera, però, ho guardato il film A spasso con Bob, tratto dalla storia vera di James Bowen, un ragazzo inglese la cui vita è stata letteralmente salvata dall'incontro con il gatto rosso Bob.

domenica 5 febbraio 2017

5 motivi per innamorarsi di La La Land

Il poster di La La Land
"Dedicato ai folli e ai sognatori". Così recita il cartellone di La La Land, il film di Damien Chazelle che ha portato a casa 7 Golden Globes e ora si presenta alla notte degli Oscar come superfavorito con ben 14 nominations. Ed è proprio perché tocca le corde dei sentimenti di chiunque abbia mai avuto un sogno, racchiusi in una scatola meravigliosa a livello visivo e musicale, che La La Land è un film che si fa amare. Io sono andata a vederlo e vi spiego perché mi è piaciuto.

giovedì 10 novembre 2016

Animali notturni: vendetta letteraria di un amore ferito



Susan (Amy Adams) è una gallerista di successo che vive in un mondo esternamente perfetto, lussuoso e opulento. Guida una macchina di lusso, indossa scarpe con tacco a stiletto e abiti firmati che le calzano a pennello e la sua casa è lo stereotipo delle ville di design di Beverly Hills. Dentro, però, sta crollando. Il suo matrimonio è in crisi, il suo lavoro non la soddisfa più e si sente come se la sua vita fosse diventata qualcosa di diverso dalle sue intenzioni. In più, da anni soffre di insonnia. A rompere la routine di questo vuoto interiore che ormai si è impadronito di lei, una mattina arriva un pacchetto.

sabato 3 settembre 2016

Venezia73: 5 film da segnarsi in agenda

Un frame da La La Land con Emma Stone e Ryan Gosling
La 73esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia è in pieno svolgimento: quest'anno lo dico con una lacrimuccia che mi solca il volto perché sfortunatamente non sono lì a godermi il Lido, l'atmosfera magica della kermesse e soprattutto i film. Questo non mi impedisce di parlare di alcune pellicole che mi ispirano di più tra quelle in concorso e che aspetto di vedere non appena usciranno nelle sale. Eccone 5 da segnarsi!

sabato 30 luglio 2016

La pazza gioia: hai mai trovato la felicità in un tramezzino?


Può un film drammatico farti commuovere e ridere -tanto- allo stesso tempo? Sì, se il regista si chiama Paolo Virzì e le protagoniste della pellicola sono due attrici bravissime come Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti. Ho visto con molto ritardo La Pazza Gioia, presentato a Cannes fuori concorso, e mi ha conquistato grazie agli intensi ritratti di due donne problematiche ma di animo generoso, che trovano nella loro improbabile amicizia il sostegno reciproco in un'esistenza difficile e a volte crudele.

Chi ben comincia... il mio parere sui film visti tra fine e inzio anno

Il tempo per scrivere dei film che guardo scarseggia sempre, così ho deciso di fare un post riepilogativo dei tioli visti nell'ultimo p...