domenica 22 novembre 2015

Cosa c'è da vedere su Netflix


In questi giorni di sgomento dopo i fatti di Parigi, seguiti poi dagli allarme bomba in mezza Europa e dall'attentato in Mali, non me la sono sentita di dire nulla. Quello che è successo è terribile e la questione è tanto complessa. Quasi tutti hanno fatto i loro commenti e a mio avviso nella maggioranza dei casi avrebbero fatto meglio a tacere. 
Faccio questa premessa solo per dire che anche oggi non parlerò degli attentati e, sebbene mi senta un po' dissonante a scrivere di quelle che in questo frangente possono sembrare minchiate, ho deciso di farlo ugualmente perché questo è un blog di cinema e cucina e deve continuare a esserlo. Incupirmi e incupire i pochi tra di voi che scelgono di leggermi non serve a niente, se non darla vinta a chi vuole che reagiamo alla violenza con il terrore, la tristezza e la rinuncia alle nostre passioni. Questo per dire che, chiusa parentesi, da adesso parlerò di Netflix, di cui sto terminando il mese di prova. Tenerlo o meno? Il verdetto a fine post!
Serie tv
Le serie sono il punto forte del servizio. Ce ne sono parecchie originali, di ottima qualità e tante altre più o meno nuove da scoprire. Io ve ne segnalo alcune degne di nota.
Narcos

Serie in 10 episodi che racconta l'incontrastata ascesa al potere del narcotrafficante colombiano Pablo Escobar, uomo che dal niente costruì un impero invincibile - o quasi-  grazie alla cocaina, alla corruzione e a un uso indiscriminato della violenza. La serie vede come protagonista l'attore brasiliano Wagner Moura, dai colombiani criticato per l'accento del suo spagnolo, ma stiamo veramente a guardà el capello. Nel cast anche Pedro Pascal (Prince Oberin, anyone?) e Boyd Holbrook nei panni di due agenti americani della DEA impegnati a contrastare i narcos e a inseguire l'astuto e spietato Escobar.
La serie segue  Escobar nel suo crescente delirio di onnipotenza, mentre costruisce il suo impero distruggendo chiunque si frapponga tra lui e i suoi obiettivi. Pensare che la storia sia ispirata a fatti reali, fa venire i brividi. Il ritmo della serie è ottimo, così come i riferimenti storici (introdotti con l'espediente di Holbrook narratore esterno della storia) che contestualizzano le vicende. Finale ovviamente aperto, che lascia spazio alla season 2.
Giudizio: per me assolutamente da vedere.

Marco Polo

Paesaggi mozzafiato tra steppe mongole e lussuose regge cinesi, costumi di bellezza minuziosa e grandi combattimenti sono il sale di Marco Polo, racconto romanzato delle avventure dell'esploratore veneziano, qui interpretato dall'italiano Lorenzo Richelmy. Il problema della serie è che non appassiona: Richelmy, che pure è un bel guaglione, ha una recitazione troppo guardinga e trattenuta per farci affezionare sul serio a Marco. E gli intrighi alla corte del Grande Khan della mongolia sono una pallida imitazione di quello a cui ci ha abituati una serie come Game of Thrones. L'idea di fondo c'è, la fotografia è stupenda, manca però quel quid che ti fa davvero venir voglia di divorare le puntate. Gli amanti delle bellezze asiatiche potranno però rifarsi gli occhi con una sfilza di stupende attrici cinesi e coreane, spesso desnude.
Giudizio: so and so. Ma se amate l'Oriente o le serie epiche, give it a try. 

Universo Marvel: Daredevil e Jessica Jones

Io per i supereroi non ho mai avuto una gran passione. Giusto Batman, un po' Superman, per il resto mi annoiano abbastanza. A sto giro Netflix propone come novità Jessica Jones, investigatrice privata dal passato oscuro con forza sovrumana e altre doti paranormali, per il filone dei "defenders", inaugurato dalla serie Daredevil, vendicatore cieco di Hell's Kitchen che nella vita fa l'avvocato. Dal poco che ho visto ribadisco che non è il mio genere, si tratta di quelle serie che terrei accese come riempitivo mentre mi faccio da mangiare, ma questo deriva più che altro dalla mia allergia al genere.
Giudizio: guardabili, senza troppa passione

Orange is the New Black


La serie non è più una novità, io sto ancora recuperando la seconda stagione ma siamo arrivati alla terza. Le vicende di Piper Chapman (Taylor Schilling), fighetta wasp che finisce dietro le sbarre 10 anni dopo aver trasportato ingenuamente droga per contro dell'ex fidanzata narcotrafficante Alex (Laura Prepon), e delle sue compagne di cella, sanno mixare bene dramma e commedia, con uno stile irriverente e originale. Senza contare che questa serie dipinge per la prima volta la vita dentro una prigione, con donne che appaiono "vere" o perlomeno verosimili e suscitano tanta empatia.
Giudizio: da non perdere.

Documentari



Netflix offre una ricca library di documentari molto interessanti. Biopic (Steve Jobs, per dirne uno), approfondimenti su personaggi sul mondo della cucina (Jiro e l'arte del sushi, Chef's Table), della musica (What happened Miss Simone?, Keith Richards, Tupac, Kurt Cobain), fenomeni di costume o politici (Anonymous, SuperSize Me, Chavez), doc ambientali (Planet Earth, The Cove). Ho avuto modo di guardarne alcuni di cucina e sono produzioni di alta qualità. Se vi piace documentarvi attraverso i film, mi sembra un'ottima sezione.
Giudizio: thumbs up!

Film

La library dei film non è ancora abbastanza varia e completa.
Prime visioni ce ne sono (Beast of no nation di Fukunaga, per esempio) ma sono proprio pochine. Per il resto qualche classico, pochi film "indipendenti" nonostante l'etichetta ad hoc, diversi  titoli famosi e di qualità di qualche anno fa (ma un appassionato di cinema probabilmente ne avrà visto la gran parte) e poi tante cose perdibili. La selezione delle commedie lascia a desiderare, ad esempio, mi sarei aspettata per questa sezione un'offerta più chic, se vogliamo, ricca di film da Sundance festival, per intenderci, che invece non ci sono.
Giudizio: si può migliorare, aspetto fiduciosa l'aggiornamento.

In definitiva, vale la pena abbonarsi a Netflix?
La risposta è dipende. Oltre alle serie che ho citato ce ne sono molte altre, l'offerta è vasta e di qualità (peccato per alcune produzioni Netflix già vendute a Sky e che continueranno a rimanere nel logo catalogo.. vedi House of Cards), così come quella dei documentari. Sui film invece c'è ancora da lavorare.
Quindi, se amate le serie non vi dovreste pentire dell'abbonamento e vi consiglio di provarlo.
Se invece guardereste solo film, il mio consiglio è di aspettare tempi di library migliori.
Per il resto lo streaming è ottimo, la qualità dei video molto buona e la fruizione dell'interfaccia è abbastanza intuitiva, nulla di difficile in cui destreggiarsi.
Io ho deciso di tenere l'abbonamento almeno per i prossimi mesi e vedere come evolve il catalogo. Insomma, Netflix per ora è promossa. Ne riparliamo nel 2016!

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