mercoledì 20 febbraio 2013

Noi siamo infinito: le gratificazioni di fare da tappezzeria e quelle dei brownies




Quel momento nella notte in cui ci perdiamo a guardare le luci della città. Quell'attimo di un pomeriggio di primavera in cui, mentre camminiamo nel parco ascoltando la nostra canzone preferita, ci sentiamo felici e pieni di energia. O l'istante in cui, ridendo con gli amici, ci accorgiamo che non siamo solo "una storia triste".
Sono queste piccole epifanie le rivelazioni del senso della vita, della consapevolezza che non importa quale sia il nostro passato o il futuro che ci attende, perché qui e ora siamo, esistiamo e siamo anche noi parte dell'infinito.
E' questa la rivelazione commovente che ci regala The Perks of being a Wallflower, in italiano rititolato con la frase "forte" pronunciata dal protagonista Charlie, ovvero Noi siamo infinito, anche se la traduzione letterale sarebbe "Le gratificazioni dell'essere uno che fa tappezzeria". Un film di Stephen Chbosky, autore anche dell'omonimo libro.





Wallflowers sono quei tipi che non vengono notati e finiscono a fare da tappezzeria alle feste: non particolarmente prestanti, non bravi negli sport, non popolari. Timidi, alla ricerca di se stessi, a disagio nei propri vestiti, indecisi quando entrano in una stanza e percepiscono gli occhi altrui su di sé. Oscillanti tra la tentazione di nascondersi dal mondo e la voglia naturale di farsi degli amici, piacere alla gente, trovare il proprio posto.
Charlie è uno così. E in più, sta cercando di riprendersi dagli effetti che la morte per suicidio del suo unico amico Michael ha avuto sulla sua mente. Charlie sta per cominciare il liceo e sa già che sarà un incubo. Ma, inaspettatamente, dopo i primi pranzi da solo in caffetteria e gli sberleffi dei giocatori di football, Charlie trova degli amici. Patrick, un ragazzo dell'ultimo anno che adora mettersi in mostra con scherzi e imitazioni, e la sua sorellastra Sam, bella, vitale e apparentemente sicura di sè. Charlie viene "adottato" dai due fratelli, in un trio inseparabile, e introdotto al loro gruppo di amici. Ma presto Charlie capisce di non essere l'unico ad avere dei segreti e dei dolori profondi con cui fare i conti.




The Perks of being a Wallflower ci porta nel mondo degli adolescenti negli anni 90 (tempo in cui lo ero anche io!), quando i ragazzi si regalavano musicassette mixate in casa con lo stereo e la scena grunge stava per esplodere. Lo fa in un modo delicato e autentico e, pur trattando tematiche come la droga, la solitudine, l'emarginazione, gli abusi sessuali, riesce a non diventare patetico e condiscendente. Sa farti innamorare dei protagonisti, personaggi sfaccettati, profondi, intensi e complicati come sono gli adolescenti negli anni del liceo. E arriva perfino a farti trattenere il fiato.
Ezra Miller è favoloso nel ritratto dell'effervescente e tormentato Patrick, Emma Watson finalmente si spoglia dei panni di Hermione Granger e, in un inedito accento statunitense, veste quelli della bella del liceo che nasconde mancanza di autostima, insicurezze e solitudine. Logan Lerman (uno che recita da quando era in fasce, pare.. qualcuno lo ha visto in Percy Jackson, ammetto di non aver avuto il piacere) è perfetto per la parte di Charlie, questo ragazzo dal cuore immenso, ferito, timido ma colmo di voglia di vivere, con dentro una forza che aspetta solo di uscire e di liberarsi di un vecchio, terribile peso.
Guardate questo film, tuffatevi nelle atmosfere dei vostri diciassette anni, nelle ansie, nelle insicurezze e nei batticuori più assoluti che si possono provare, ridete, commuovetevi e ricordatevi che "noi siamo infinito".




Charlie prova per la prima volta l'effetto delle droghe grazie a un brownie molto particolare. Un brownie "corretto", che lo rende improvvisamente loquace e sincero. Questo genere di brownies appare anche in Motel Woodstock, pare che quindi in America siano il dolce prediletto in cui infilare facilmente marijuana o altre sostanze da sballo. Io la ricetta di questi brownies miracolosi non ce l'ho, ma posso rimandarvi alla mia ricetta classica o alle alternative bionde e a quelli con lamponi. Le trovate tutte cliccando  qui. Buona visione!

Charlie assaggia il suo primo brownie.. stupefacente

11 commenti:

  1. non sembra il solito film adolescenziale ma molto più profondo, da vedere.

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  2. Sembra molto molto bello... se poi riesci anche a trovare la ricetta dei brownies truccati... ;)

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  3. Ho tantissima voglia di vedere questo film, mi ispira parecchio :)

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  4. Grande film, una sorpresa di questo inizio anno.
    E' riuscito a riportarmi indietro a tempi che anche io conosco molto bene.

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  5. Lo ammetto, anch'io avevo qualche preconcetto su questo film.
    Ma sei la seconda persona che me ne parla molto bene.
    Uhmmmm. Ci penso. ;)

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  6. Contentissimo di aver ricambiato la visita. Scrivi benissimo e mixi quelle che sono anche per me le due più grandi passioni, il cinema e il cibo. Guarda, se ricomincerò a vivere il mondo blogger con tempo e testa tu sarai una delle prime mete.
    Adolescente negli anni 90? Mi sa che siamo lì con l'età allora. '77, piacere :)

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