martedì 30 agosto 2011

Parlami d'amore: quando il troppo stroppia


Una delle regole sempre valide per chi scrive è rileggere a mente fredda, armarsi di accetta (e di coraggio) e cominciare a tagliare. Togliere, snellire, perché la prima stesura contiene spesso ripetizioni, inutili avverbi e aggettivi, particolari e informazioni che appesantiscono la narrazione invece che arricchirla. Quest'operazione non è facile. Tagliare per ogni scrittore è una sofferenza: tutti i pensieri buttati sul foglio appaiono ai suoi occhi ugualmente fondamentali. Ma un bravo scrittore sa guidare chi legge, suggerendo una sensazione, un concetto, dando il là a un'intuizione e lasciando tuttavia che sia il lettore ad arrivarci, attraverso la propria interpretazione personale. Lo stesso principio vale, a mio avviso, al cinema
Silvio Muccino non ha saputo far sua questa regola. Stasera, a casa da sola e quindi con un po' di tempo da perdere, ho voluto dare una chance a Parlami d'amore (in onda su canale 5), opera prima di Muccino jr, appunto, tratta dall'omonimo romanzo scritto dall'attore insieme a Carla Vangelista. Premetto di non aver letto il libro e, a questo punto, mi vien da dire, meno male. 
Il film pecca di manierismo e di presunzione, è un'accozzaglia di situazioni disparate (e disperate) che convergono in un improbabile quanto prevedibile triangolo amoroso. Si tuffa in un tema serio come la droga, e le dipendenze in genere, con sguardo superficiale, nutrito di luoghi comuni, lo trasforma in espediente per rendere il protagonista, Sasha (che poi, che nome è? Mica è russo!) una specie di "maledetto" (cosa difficile a credersi, data la faccetta da pesce lesso con occhietti all'ingiù di Silvio). Il tutto è condito da recitazione sopra le righe, sguardi intensi, forzature pseudoteatrali (qui Carolina Crescentini recita come il suo personaggio Corinna Negri di Boris); si salva solo Aitana Sanchez Gijon, che però non è aiutata dai dialoghi che rasentano l'assurdo (ma non surreali in modo consapevole e voluto, semmai si tratta di un verosimile mal riuscito, privo di alcun fascino).
La storia? Sfigato orfano cresciuto in comunità decide che deve prendere in mano la sua vita e conquistare la tizia che gli piace fin da bambino (ricca, insicura e ribelle). A chi chiede aiuto? A una quarantenne in crisi con il marito che conosce facendo un incidente d'auto. I due iniziano una specie di "scuola di seduzione". Ma entrambi hanno un pesante passato alle spalle che non possono ignorare. E tra amici tossici, partite a pocker e cocaina, Sasha diventa più sicuro di sé, si fa Benedetta (la Crescentini), ma abbassa la guardia e si perde. Era davvero quello che voleva? Ovviamente no, ma non vi rovino la fine (anche se dal minuto 10 del film avrete già capito qual è).


Insomma, il film ha il gusto sciapito di una pizza con la mozzarella finta, quelle fatte con la pizzottella o il fontal, che hanno gli occhielli di formaggio rigidi e insapori e frustrano profondamente quella voglia matta di fiordilatte filante. Ma assomiglia anche alle insalate di riso servite agli aperitivi, unte, con dentro tante, troppe cose, pesanti ed esagerate, che un semplice spaghetto al pomodoro era meglio. Citazioni culinarie all'interno del film? Praticamente nulle. E, anche per questo, non ci piace ;-)

19 commenti:

  1. Quel film ieri sera l'ho volontariamente by-passato e a quanto pare il sesto senso mi ha dato ragione di nuovo! Ora però, sempre il sesto senso, mi dice di andare a sbirciare la torta qui sotto...e di corsa :D! Un bacione, buona giornata

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  2. allora ho fatto bene a non guardarlo... sono contenta di non essermi persa un capolavoro!
    bacioni

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  3. Ciao Passiflora. Ho visto questo film poco tempo dopo la sua uscita perché avevo letto il libro ed avevo deciso di farmi del male una seconda volta, con la dubbia speranza che il film fosse meglio. Purtroppo Silvio Muccino ha cercato con questo film di costruirsi una sorta di immagine di bello e maledetto che invece fa tanta tenerezza per la pozza di stereotipi da cui attinge a piene mani. Leggo il tuo post e non solo mi trovo d'accordo con te, ma ti giuro, ho pensato esattamente le stesse cose. Circa la pizza, io direi che assomiglia a quelle povere margherite che ti attirano al primo sguardo, ma terribilmente mal lievitate, che dopo il secondo boccone già cominciano a gonfiarti nello stomaco, costringendoti a smettere prima di arrivare a metà. Ecco, questo film è "chiummoso", spesso imbarazzante per la gratuità di dialoghi inutili e prevedibili ed una storia pressocchè scontata. Mi dispiace per la Aitana, che amo molto come attrice e donna bellissima, qui assolutamente sminuita. Un abbraccio, Pat

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  4. no questo non se po' guardà...biglietto del cinema buttato non si può dire dove...ciao amica mia

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  5. Da quanto dici...un film degno della peggiore fiction!
    L'ho sempre snobbato e a quanto pare ho fatto bene ;)
    Grazie dei preziosi consigli, amo il cinema e passare da te è fondamentale!

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  6. Ciao Elisa!!!Concordo in pieno..a presto:)

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  7. Un film da depennare dalla mia lista! Un bacio

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  8. ho visto che lo davano in TV, ma i Muccino proprio non li digerisco! :)

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  9. "non è aiutata dai dialoghi che rasentano l'assurdo"...tipo,
    lei: non possiamo stare insieme.
    lui: perchè?
    lei: me lo dice LA MIA VOCE INTERIORE.
    ancora non ci dormo su questa frase...si trova più originalità e spontaneità in una telenovela!

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  10. Non ho visto il film, ma il tuo post mi ha divertito più di una prima visione :-)

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  11. Ho visto il film temo fa e sono d'accordissimo con te! Il tuo post mi ha fatto sorridere, blog molto interessante, ti seguo

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  12. Ma soprattutto non sono più riuscita a guardare seriamente Muccino dopo questo... http://www.youtube.com/watch?v=ctXHLauGhSc&feature=related

    Bellissimo post, adoro come scrivi,genio!

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  13. Concordo con te.. trooooppo forzato..
    Un bacione

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  14. quando inizio a vedere un film in genere, arrivo fino alla fine, anche se il film è brutto. ma qui ho resistito solo 10 minuti

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  15. non l'ho visto e a questo punto credo che non lo vedrò mai...

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  16. Film pessimo, concordo in pieno! Io, prima di andare al cinema a vederlo, avevo letto il libro...sono masochista, lo so, ma pensavo che potesse uscirne qualcosa di carino e invece....peccato!

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  17. ho visto solo i primi dieci minuto e poi non ho resistito e ho messo mano al telecomando!! come direbbe qualcuno "una cagata pazzesca"

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